laura boldrini

L'IMBARAZZANTE DIFESA DI LAURA BOLDRINI DOPO LE ACCUSE DI MALTRATTAMENTI DA PARTE DELLE SUE EX DIPENDENTI: "LA MIA ASSISTENTE PARLAMENTARE MI PRENOTAVA IL PARRUCCHIERE, ANDAVA IN FARMACIA E RITIRAVA LE GIACCHE DAL SARTO MA ERA NEI PATTI. SAPEVA CHE AVEVO ANCHE DELLE ESIGENZE PERSONALI E POI IO NON MI MUOVO IN AUTONOMIA, AVENDO UNA TUTELA, E VIVO SOLA. E' UNA CAMPAGNA D'ODIO CONTRO DI ME: UNA PARTE DELLA SOCIETÀ NON DIGERISCE LE DONNE ASSERTIVE E FA DI TUTTO PER AZZOPPARLE. SONO UNA PERSONA ESIGENTE. POSSO ESSERE DURA, MA RISPETTANDO LA DIGNITÀ DEI COLLABORATORI" - SELVAGGIA LUCARELLI, AUTRICE DELLO SCOOP: "L’INTERVISTA CONFERMA TUTTO. LA SUA REPLICA È PEGGIO DEI FATTI"

Concetto Vecchio per "la Repubblica"

 

laura boldrini presidente della camera

Laura Boldrini, la accusano di non aver versato la liquidazione alla ex colf. È così?

«No, non è vero. Lilia, con la quale ho avuto un rapporto sereno per otto anni, ha regolarmente ricevuto il trattamento di fine rapporto. Restano da saldare gli scatti di anzianità maturati».

 

Li aspetta da dieci mesi, «perché la commercialista di Boldrini è sparita», ha dichiarato al Fatto.

«Non è così. La scorsa estate avevo proposto a Lilia di lavorare anche il sabato, ma lei mi disse di non essere interessata. Abbiamo quindi deciso di interrompere la collaborazione. Era ovviamente messa in regola, e quindi bisognava fare gli ultimi conteggi per chiudere il rapporto di lavoro. I calcoli per gli scatti di anzianità si sono rivelati complicatissimi. "Mi faccio aiutare dal patronato", mi ha detto Lilia. E io mi sono rivolta alla mia commercialista».

 

Quindi Lilia è andata dal patronato subito, e non perché lei tardava con il pagamento, come invece affermato?

LAURA BOLDRINI 3

«Sì. Da settembre la commercialista ha provato a contattare la funzionaria del Caf che si occupava della pratica, ma non è mai riuscita a rintracciarla».

 

Le sembra una spiegazione plausibile?

«Sostiene di avere provato più volte, senza successo. È stato un periodo complicato per tutti. Però ammetto che sei mesi sono troppi».

 

Ha più sentito Lilia?

«Sì, anche ieri. Era dispiaciuta per l'eco mediatica. Oggi ci sarà un nuovo incontro per definire il tutto».

 

Sostiene che le spettano 3000 euro. Conferma?

«La commercialista dice che la cifra è un po' inferiore».

BOLDRINI

 

I giornali di destra titolano: "La Boldrini non versa la liquidazione alla colf".

«Figuriamoci, l'ho già pagata. Questi giornali mi definiscono "aguzzina", "padrona" "maschilista". È macchina del fango. Alla Camera anche alcune colleghe di destra mi hanno espresso solidarietà».

 

La sua ex collaboratrice parlamentare si è licenziata perché lei le avrebbe negato lo smart working.

«Ho conosciuto Roberta in campagna elettorale. È molto appassionata di politica e mi ha chiesto di entrare nella mia squadra. Abita a Lodi, con i tre figli. Le ho detto: "Sei sicura di potercela fare, facendo la spola con Roma?". "Ci tengo", mi ha detto».

 

laura boldrini

Che contratto aveva?

«Part time. Rimaneva a Roma tre giorni. Ha lavorato benissimo, facendo tanti sacrifici, perché con lo stipendio da 1300-1400 euro doveva coprire anche le spese. Poi è arrivato il Covid e da febbraio a maggio ha lavorato da casa, perché eravamo in zona rossa».

 

Quando ha chiesto di poter proseguire con lo smart working?

«A maggio. Voleva lavorare ancora da casa, perché era insorto un problema con il figlio. Le ho fatto presente che sarebbe stato complicato vista la complessità del lavoro da svolgere. Il mio ufficio ha ritmi serrati, avevo bisogno che fosse presente a Roma almeno alcuni giorni. Roberta ha capito. Abbiamo deciso di dividere le nostre strade. Ci siamo salutate con un abbraccio commosso».

laura boldrini a bruxelles

 

Roberta ora racconta un'altra storia.

«Sono colpita e dispiaciuta dal suo risentimento».

 

Lei le ha chiesto di andare in farmacia e di ritirare le giacche dal sarto?

«Sì, ma era nei patti. Sapeva che avevo anche delle esigenze personali».

 

Roberta sostiene il contrario.

«Con me non si è mai lamentata. Vivo sola, mia figlia è all' estero, non mi muovo in autonomia avendo una tutela».

 

LAURA BOLDRINI E ASIA ARGENTO

Le prenotava anche il parrucchiere?

«Può essere capitato. Si occupava anche delle visite mediche. Gestiva la mia agenda e riusciva così a incastrare questi impegni con quelli pubblici».

 

Lei si è lamentata con telefonate notturne perché il suo albergo era rumoroso?

«No! È successo che io me ne sia lamentata educatamente all' indomani, perché non avevo chiuso occhio».

 

Ha un carattere difficile?

«Sono una persona esigente. Ma lo sono anche con me stessa. Posso essere dura, ma sempre rispettando la dignità dei collaboratori».

laura boldrini h partb

 

Rientra tra i compiti di un'assistente parlamentare prenotare il parrucchiere ?

«Non accade solo a me, ma a tutte le persone che hanno agende complesse: dispongono di persone di fiducia per simili incombenze. Un uomo può chiedere aiuto alla compagna, una donna sola no».

 

La sua immagine di paladina dei diritti delle donne ne uscirà ammaccata?

«Non credo. Da anni sono oggetto di campagne di odio. Ci hanno fatto anche le tesi di laurea».

laura boldrini con gianni pittella

 

Questa storia lei la chiama una campagna di odio?

«Il modo in cui la storia è stata trattata dalla stampa di destra sì. C'è una parte della società che non digerisce le donne assertive e fa di tutto per azzopparle. Non mi farò intimidire».

 

SELVAGGIA LUCARELLI RINCARA CONTRO LAURA BOLDRINI: "UN'ASSISTENTE PER IL PARRUCCHIERE? LA SUA REPLICA È PEGGIO DEI FATTI"

Da www.liberoquotidiano.it

 

selvaggia lucarelli

Selvaggia Lucarelli rincara la dose contro Laura Boldrini. Dopo aver visto pubblicati sul Fatto Quotidiano i maltrattamenti subiti da collaboratrici e colf, ecco che la paladina delle donne finisce di nuovo nel tritacarne. Tutta colpa delle giustificazioni rilasciate a Repubblica. Qui la deputata del Pd ammette quanto fatto emergere dalla Lucarelli, dando però una versione tutta sua. Una a caso? A suo dire la colf non avrebbe ricevuto gli scatti di anzianità maturati, perché "la commercialista ha provato a contattare la funzionaria del Caf, ma non è mai riuscita a rintracciarla". Poi in merito alle accuse rivolta dalla sue collaboratrice chiamata spesso e volentieri a ritirare i vestiti dal sarto, a prenotare il parrucchiere e ad andare in farmacia: "Vivo sola, mia figlia è all'estero, non mi muovo in autonomia avendo una tutela".

 

selvaggia lucarelli

E ancora: "Gestiva la mia agenda e riusciva così a incastrare questi impegni con quelli pubblici". Ma rientra tra i compiti di un'assistente parlamentare prenotare il parrucchiere? Viene lecito chiedersi. Ed ecco che la Boldrini ha già la risposta pronta: "Non accade solo a me, ma a tutte le persone che hanno agende complesse: dispongono di persone di fiducia per simili incombenze. Un uomo può chiedere aiuto alla compagna, una donna sola no".

 

Uscite che aizzano la Lucarelli. "Credo che l’intervista di oggi della Boldrini confermi tutto - tuona all'Adnkronos -. A questo punto mi pare che spetti al sindacato dei collaboratori parlamentari intervenire, visto che lei ritiene normale che un assistente parlamentare prenoti il parrucchiere, le visite mediche e vada in lavanderia a ritirare i vestiti. Il collaboratore è pagato dai cittadini che non credo siano felici di pagare un assistente personale, perché queste sono mansioni da assistente personale e non da collaboratore parlamentare".

 

Una cosa è certa, dopo l'articolo qualcosa si è mosso. Almeno per la colf Lilia. "Dice che ha parlato con la colf e oggi avranno un incontro - spiega -. Mi chiedo: come mai tutto così fluido e rapido dopo l’articolo? Credo che dopo un rapporto continuativo di otto anni la Boldrini avrebbe potuto chiamare prima la colf che invece ha sentito soltanto ieri, dopo il mio articolo. Temo - conclude - che la sua replica sia peggio dei fatti. Ma la cosa importante è che lei conferma tutto quello che ho scritto io".

laura boldriniLAURA BOLDRINILAURA BOLDRINI SU "D" DI REPUBBLICALAURA BOLDRINI ALLA CERIMONIA DEL VENTAGLIO A MONTECITORIO ignazio marino laura boldrini

Ultimi Dagoreport

pietrangelo buttafuoco phica.net fimmini

DAGOREPORT - FANNO SCANDALO L’AUDIO SOTTRATTO A RAOUL BOVA E IL SEXY-TAPE RUBATO A STEFANO DE MARTINO. SE NE ESCE CON AFFANNO LEGGENDO DI PHICA.NET E DELLA PAGINA FB “MIA MOGLIE”, INFARCITE DI COMMENTI SCORREGGIONI ANCHE PER IL PIÙ ZOZZO CESSO PUBBLICO - È IMPRESSIONANTE PERÒ, COME NEL CORSO DEL TEMPO, LA PERCEZIONE DELLA SESSUALITÀ DA PARTE DELLA MASCHIETUDINE, SIA CAMBIATA. QUANTO TEMPO È PASSATO DA SILVIO BERLUSCONI CHE AFFERMAVA CHE “LA PATONZA DEVE GIRARE”? - NESSUNO SOLLEVÒ IL SOPRACCIGLIO DELL’AMORALITÀ QUANDO NEL 2009 MONDADORI PUBBLICÒ UN LIBRO DI PIETRANGELO BUTTAFUOCO, DAL TITOLO “FIMMINI”, SOTTOTITOLO “AMMIRARLE, DECIFRARLE, SEDURLE”, IN CUI  L'ATTUALE PRESIDENTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA AFFERMAVA: “I FIANCHI MORBIDI, E CON QUESTI I SENI DELL’ORGOGLIO MAMMIFERO, SONO ESCHE ESIBITE PER LA RACCOLTA DI SPERMA” – CHISSÀ COSA NE PENSANO I MASCULI INFOIATI DI PHICA.NET DELLA SUA INTERPRETAZIONE DELL'ARCANO MONDO FEMMINILE: “LA DONNA NON VUOLE ESSERE COMPRESA, BENSÌ PRESA’’? - VIDEO

tiziana rocca giulio base venezia alberto barbera mollicone federico

CIAK, VENEZIA S'E' DESTRA! - IL MIGLIOR FILM (DA RIDERE O DA PIANGERE) ALLA MOSTRA DEL CINEMA L’HA SCODELLATO L’INARRESTABILE COPPIA DI POTERE GIULIO BASE E TIZIANA ROCCA SUL PALCO DELL’ITALIAN PAVILLION, SPAZIO FINANZIATO DAL MINISTERO DI GIULI E DA CINECITTÀ SPA DELLA CACCIAMANI - SI VIENE COSÌ A SAPERE CHE BASE, GIÀ A CAPO DEL FESTIVAL DI TORINO, È STATO NOMINATO, NELLA SORDINA AGOSTANA, DIRETTORE DEL FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO DI MADRID – DAL CANTO SUO, LA ROCCA SI È DATA DA FARE PER ALIMENTARE LA SUA RETE DI RELAZIONI INVENTANDOSI “FILMING ITALY VENICE AWARD” E DISTRIBUENDO PREMI ALLA QUALUNQUE, CON LA BENEDIZIONE DI MOLLICONE E ALBERTO BARBERA... - IL VIDEO-POMPA DEL TG1

gian marco chiocci giampaolo rossi alfredo mantovano giorgia meloni giovambattista giovanbattista fazzolari tg1

DAGOREPORT- CHE FRATELLI D’ITALIA, DOPO TRE ANNI DI PALAZZO CHIGI, NON SIA PIÙ IL PARTITO MONOLITICO NELLA SUA DEVOZIONE E OBBEDIENZA A GIORGIA MELONI È DIMOSTRATO DALL’ULTIMO SCAZZO NEL POLLAIO RAI TRA CHIOCCI E ROSSI - COL DIRETTORE DEL TG1 CHE SPUTTANA IN PIAZZA, CON APPOSITO COMUNICATO, I SUOI CONTATTI RISERVATI CON LA DUCETTA: ‘’NEI GIORNI SCORSI LA PREMIER MI HA SONDATO INFORMALMENTE PER CAPIRE UNA MIA EVENTUALE, FUTURA, DISPONIBILITÀ NELLA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE” - CON MASSIMO CINISMO E MINIMO RISERBO, CHIOCCI AGGIUNGE: “UNA CHIACCHIERATA, COME TANTE ALTRE IN QUESTI MESI...” - S'AVANZA "FRATELLI SERPENTI", UN PARTITO VITTIMA CRESCENTE DI INTRIGHI DI POTERE, CHE VIVE SCHIZOFRENICAMENTE LA PROPRIA EGEMONIA COME SABOTAGGIO DEL CAMERATA RIVALE - DALLA NOMINA DI FOTI A MINISTRO AL MURO DI IGNAZIO LA RUSSA A PROTEZIONE DI SANTANCHÉ FINO AL SUO ENDORSEMENT PER MAURIZIO LUPI PER IL DOPO-SALA IN BARBA AL MELONIANO FIDANZA, DAGLI SCAZZI CROSETTO-MANTOVANO A LOLLOBRIGIDA “COMMISSARIATO”, DALLA NOMINA DI GIULI ALLO SCONTRO SCHILLACI-GEMMATO. ESSI': A VOLTE IL POTERE LOGORA CHI CE L’HA….

antonio barbera giulio base monda buttafuoco borgonzoni mantovano

FLASH! – BIENNALE DELLE MIE BRAME: IL MANDATO DI ALBERTO BARBERA ALLA DIREZIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA TERMINA FRA UN ANNO MA DA MESI SI SUSSEGUONO VOCI SULLE ASPIRAZIONI DI ANTONIO MONDA (SPONSOR MANTOVANO) E DI GIULIO BASE, SUPPORTATO DALLO STRANA COPPIA FORMATA DALLA SOTTOSEGRETARIA LEGHISTA LUCIA BORGONZONI E DA IGNAZIO LA RUSSA (GRAZIE ALLO STRETTO RAPPORTO CON FABRIZIO ROCCA, FRATELLO DI TIZIANA, MOGLIE DI BASE) - IL PRESIDENTE ‘’SARACENO’’ BUTTAFUOCO, CHE TREMA AL PENSIERO DI MONDA E BASE, NON VUOLE PERDERE LA RICONOSCIUTA COMPETENZA INTERNAZIONALE DI BARBERA E GLI HA OFFERTO UN RUOLO DI ‘’CONSULENTE SPECIALE’’. RISPOSTA: O DIRETTORE O NIENTE…

peter thiel narendra modi xi jinping donald trump

DAGOREPORT - IL VERTICE ANNUALE DELL'ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE DI SHANGHAI (SCO), SI AVVIA A DIVENTARE L’EVENTO POLITICO PIÙ CLAMOROSO DELL’ANNO - XI JINPING ATTENDE L’ARRIVO DEI LEADER DI OLTRE 20 PAESI PER ILLUSTRARE LA “VISIONE CINESE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE – ATTESI PUTIN, L’INDIANO MODI (PER LA PRIMA VOLTA IN CINA DOPO SETTE ANNI DI SCAZZI), IL BIELORUSSO LUKASHENKO, IL PAKISTANO SHARIF, L’IRANIANO PEZESHKIAN E IL TURCO ERDOGAN - SE DA UN LATO IL SUMMIT SCO RAPPRESENTA IL TRIONFO DEL DRAGONE, CHE È RIUSCITO A RICOMPATTARE MEZZO MONDO, DALL’INDIA AL BRASILE, MINACCIATO DALLA CLAVA DEL DAZISMO DI TRUMP, DALL’ALTRO ATTESTA IL MASSIMO FALLIMENTO DELL’IDIOTA DELLA CASA BIANCA – L’ANALISI SPIETATA DELL’EMINENZA NERA, PETER THIEL, A “THE DONALD”: "A COSA SONO SERVITI I TUOI AMOROSI SENSI CON PUTIN PER POI RITROVARTELO ALLA CORTE DI PECHINO? A COSA È SERVITO LO SFANCULAMENTO DELL’EUROPA, DAL DOPOGUERRA AD OGGI FEDELE VASSALLO AI PIEDI DEGLI STATI UNITI, CHE ORA È TENTATA, PER NON FINIRE TRAVOLTA DALLA RECESSIONE, DI RIAPRIRE IL CANALE DI AFFARI CON LA CINA, INDIA E I PAESI DEL BRICS?” – "DONALD, SEI AL BIVIO’’, HA CONCLUSO THIEL, "O SI FA UN’ALLEANZA CON LA CINA, MA A DETTAR LE CONDIZIONI SARÀ XI, OPPURE DEVI ALLEARTI CON L’EUROPA. UNA TERZA VIA NON C’È…”