luca petrucci

E' MORTO L'AVVOCATO LUCA PETRUCCI, SEGUI' I CASI DI MARTA RUSSO E DELLA VEDOVA D'ANTONA, E SI OCCUPO' DELL'INCHIESTA "MONDO DI MEZZO" - ERA UNO DEI PENALISTI PIU' QUOTATI A ROMA, AVEVA RICOPERTO ANCHE RUOLI NELL'AMMINISTRAZIONE CAPITOLINA - GLI AMICI: "ERA SEMPRE GENTILISSIMO, MOLTO TOSTO IN AULA, MA SEMPRE CORDIALE E DISPONIBILE CON TUTTI" - MESSAGGI DI CORDOGLIO ANCHE DA ZINGARETTI E MORASSUT

Mic. All. e A. Mar. per “il Messaggero”

 

Luca Petrucci

Un punto di riferimento a piazzale Clodio: un avvocato serio, capace, risoluto in aula, capace di vincere processi di qualunque tipo. È morto ieri l'avvocato Luca Petrucci, penalista di lungo corso e in prima linea in numerosi casi giudiziari, anche di rilevanza nazionale: vicende di terrorismo, cronaca nera e reati contro la pubblica amministrazione. Avrebbe compiuto 63 anni a novembre.

 

LE VICENDE Un penalista tra i più quotati e stimati tra i palazzi di Giustizia romani. Uno dei processi simbolo della sua carriera è quello per l'omicidio di Marta Russo, e nel quale difese Aureliana Iacoboni, la mamma della studentessa uccisa «per caso» mentre camminava tra i viali della Sapienza.

 

Luca Petrucci 3

Una vicenda umana, prima che giudiziaria, che lo aveva profondamente toccato, tanto che quel processo gli era rimasto particolarmente nel cuore. L'avvocato Petrucci aveva preso parte, inoltre, al procedimento legato all'uccisione da parte delle Brigate Rosse del professore Massimo D'Antona, nonché alla vicenda dell'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi e al maxiprocesso Mondo di mezzo. Aveva difeso con successo, infine, l'ex governatore della Lazio Piero Marrazzo nella vicenda del tentato ricatto. Dal novembre 2018 era stato docente di diritto penale presso la Accademia della Pubblica Amministrazione.

 

Luca Petrucci 2

Ricoprì ruoli anche nell'amministrazione capitolina. Dal giugno 1995 al novembre 2003, infatti, era stato consigliere di amministrazione della Società Risorse per Roma e dal 2005 al 2010 aveva rivestito la carica di presidente dell'Ater del Comune di Roma, impegnato in una opera di risanamento delle casse dell'ente e di riqualificazione della macchina amministrativa.

 

Chi gli era vicino ricorda che l'avvocato «ha lavorato fino all'ultimo» tanto era attaccato alla professione che amava. E nessuno immaginava il tormento che stesse vivendo perché aveva tenuto nascosta il più possibile la sua malattia. «Era sempre gentilissimo, molto tosto in aula, ma sempre molto cordiale e disponibile con tutti, sorridente», rammentano i colleghi a piazzale Clodio.

 

MAFIA CAPITALE - MONDO DI MEZZO

LA COMMEMORAZIONE Petrucci faceva anche parte della commissione per gli esami da avvocato e la camera penale di Roma, per ricordarlo, organizzerà in settembre una commemorazione in suo onore. Ieri per lui ha espresso parole di amicizia e cordoglio anche il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. «La notizia della morte di Luca Petrucci mi colpisce profondamente. Oggi per me è un giorno di grande dolore perché con Luca ero legato da un rapporto di amicizia e profonda stima».

 

olga d'antona moglie di massimo 5

Così in una nota, che prosegue: «Lo avevo incontrato all'inizio dell'estate nella sede della Regione - aggiunge - e sempre con grande voglia di fare mi aveva parlato di progetti e attività da portare avanti. Di lui ricorderemo sempre proprio questo, la grande passione civile unita a correttezza e alla professionalità con la quale svolgeva ogni giorno il suo lavoro. Ai suoi familiari vanno le mie sincere condoglianze e un grandissimo abbraccio».

 

Il vicepresidente del gruppo Pd, Roberto Morassut ha voluto ricordarlo come «uomo di sinistra, uomo di legge irreprensibile». Il senatore Bruno Astorre, segretario del Pd Lazio ha voluto inviare un messaggio di condoglianze «alla moglie, Maria Teresa, e ai tre figli. Ciao Luca, ci mancherai moltissimo».

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