frontalieri svizzera italia

ABBIAMO PRESO UNA BELLA CANTONATA - LA SVIZZERA FERMA I TRENI VERSO L’ITALIA: “NON SIAMO IN GRADO DI FAR RISPETTARE LE NORME ANTI CONTAGIO RICHIESTE DALLE AUTORITÀ ITALIANE” - È UN GROSSO CASINO, SOPRATTUTTO PER I LAVORATORI FRONTALIERI, CHE INFATTI SONO INCAZZATI NERI: “IL GOVERNO ITALIANO, FACENDO DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO, RISCHIA DI APPIEDARE 5000 PERSONE”

 

 

Covid: frontalieri, con stop treni svizzeri 5000 a rischio

treni svizzera 1

(ANSA) - Lo stop dei treni tra Svizzera e Italia, annunciato oggi dalle Ferrovie Federali Svizzere (FFS) in relazione alle norme dell'ultimo Dpcm, riguarda anche il traffico regionale tra Canton Ticino e Lombardia e quindi molti lavoratori transfrontalieri. "Un servizio su un giornale del Ticinese ha agitato le acque - accusa il referente dei frontalieri del VCO, Antonio Locatelli - si accusavano i frontalieri di essere la causa del nuovo aumento di contagi in Ticino. E ora ci si mette anche il governo italiano che, facendo di tutta l'erba un fascio, rischia di appiedare 5000 frontalieri".

confine italia svizzera

 

 

Covid, la Svizzera ferma i treni verso l’Italia e inasprisce le norme anti contagio

Claudio Del Frate per www.corriere.it

 

La Svizzera è costretta a inasprire ulteriormente le misure anti Covid di fronte a un indice di contagiosità che non arretra. Gli ulteriori irrigidimenti riguardano in particolare il Canton Ticino - regione al confine con l’Italia dove la curva epidemiologica desta ancora preoccupazione - che ha anticipato il coprifuoco dei locali pubblici di alcune ore.

 

confine italia svizzera 1

A questo si aggiunge un’altra forma di lockdown conseguenza del Covid: le Ferrovie Federali svizzere hanno annunciato che da giovedì fermeranno al confine una serie di treni diretti in Italia non essendo in grado di far rispettare alcune norme anti contagio richieste dalle autorità italiane contenuto nell’ultimo Dpcm. Con possibili gravi ripercussioni sul movimento dei lavoratori pendolari lungo il confine tra Lombardia e Ticino.

 

Il Ticino sotto pressione

Il ministro della salute Alan Berset lunedì , di fronte ai dati epidemiologici ancora preoccupanti e dopo le polemiche suscitate dagli assembramenti in alcuni impianti sciistici, ad esempio a Verbier, ha sollecitato un giro di vite nella lotta al Covid. Non in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale ma nelle singole regioni dove il virus continua a mordere. Tra queste c’è il Canton Ticino: nella fascia di frontiera ancora ieri si registravano 116 casi e 9 morti (su una popolazione di poco superiore ai 300.000 abitanti). Più significativo un altro dato: in Ticino il tasso di positività dei tamponi resta altissimo, il 22% contro il 16,3 dell’intera Svizzera (in Italia oscilla tra l’11 e il 12).

 

Norman Gobbi

Bar e ristoranti anticipano la chiusura

Viste le pressioni arrivate da Berna, il «governatore» ticinese Norman Gobbi ha comunicato ieri le ulteriori misure che scatteranno nel territorio di sua competenza (dove il lockdown, fino a oggi, è stato piuttosto blando): i bar abbasseranno la serranda alle 19, i ristoranti alle 22. Idem dovranno fare casinò, sale bingo, night club e case per appuntamenti a luci rosse. Le autorità sanitarie del Ticino registrano ancora un Rt superiore a 1 e casi tendenzialmente in aumento. «La situazione non è soddisfacente, c’è pressione sulle strutture sanitarie» ha concluso Norman Gobbi.

 

Il lockdown ferroviario

treni svizzera

All’orizzonte (un orizzonte di 24 ore non di più) si profila poi un’ulteriore pasticcio: il paventato stop dei treni. La Ferrovie Federali Svizzere hanno informato che da giovedì 10 dicembre tutti i convogli verranno fermati sul confine italiano data l’impossibilità (da parte degli addetti) di far rispettare alcune norme richieste dalle autorità italiane, ad esempio la misurazione della febbre a tutti i passeggeri o il fatto che, a chi arriva dalla Svizzera, verrà chiesto dal 10 dicembre un tampone negativo. Un chiarimento è atteso in giornata da parte dell’azienda elvetica ma il lockdown ferroviario pende in queste ore sul capo degli Eurocity per Milano da Basilea, Berna e Zurigo ma soprattutto sui frequentatissimi treni pendolari per Como e Varese. In teoria i lavoratori transfrontalieri dovrebbero, arrivati al confine scendere dal treno e risalire su un convoglio svizzero al di là del confine e viceversa al ritorno.

 

La conferma delle Ferrovie svizzere

confine italia svizzera 2

La chiusura dei confini ferroviari è stata confermata da un comunicato ufficiale delle FFS: «A partire dal 10 dicembre 2020 fino a nuovo avviso le FFS e Trenitalia interrompono i collegamenti tra Svizzera e Italia. La decisione è legata a un decreto (Dpcm) delle autorità italiane. Sia il traffico a lunga percorrenza che quello regionale TILO sono interessati dal provvedimento. I treni delle FFS/TILO circolano fino al confine. I treni nel traffico regionale tra Briga e Domodossola continuano a circolare. Dal 10 dicembre 2020 fino a nuovo avviso, l’offerta dei treni EuroCity tra la Svizzera e l’Italia sarà sospesa».

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…