emanuele d'apice

ABBIAMO TOCCATO IL D’APICE – IL COMUNE DI CASTELLAMMARE DI STABIA NELLA BUFERA: IL NEOPRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE EMANUELE D’APICE RINGRAZIA IL DEFUNTO PADRE LUIGI, MEGLIO CONOSCIUTO COME "'O MINISTRO", CONDANNATO NEL 2004 PER ASSOCIAZIONE CAMORRISTICA. LUI REPLICA ALL’OPPOSIZIONE CHE LO ATTACCA: “PAPÀ E' IL MIO FARO. CI HA CRESCIUTI NELLA LEGALITÀ, CHI STRUMENTALIZZA MI FA SCHIFO” - IL SINDACO: “LE COLPE DEI PADRI NON RICADANO SUI FIGLI” - VIDEO

 

 

Dall'account Facebook di Sandro Ruotolo

Guardate questo video. E’ stato girato ieri pomeriggio nel consiglio comunale di Castellammare di Stabia. Non aggiungo altro se non fermatevi ad ascoltare la dichiarazione del neo presidente dell’organo comunale. Qui di seguito è la mia nota. Leggetela dopo aver ascoltato Emanuele D’Apice: “È inaccettabile quello che è accaduto ieri pomeriggio nell'aula del Consiglio comunale di Castellammare di Stabia, la maggioranza guidata dal sindaco Gaetano Cimmino elegge presidente del consiglio Emanuele D'Apice, figlio del pregiudicato di camorra, deceduto Luigi D'Apice conosciuto con il soprannome di 'o ministro.

emanuele d'apice

 

Il neo presidente prende la parola e tra gli applausi e la commozione dice '...infine

permettetemi di ringraziare la mia famiglia in particolar modo mio padre, il mio faro che mi ha insegnato tutto : i valori, l'educazione, il rispetto oggi devo a lui l'uomo che sono'. Concetto ribadito dal neopresidente anche sui social. Ciò che è accaduto rappresenta un vero insulto alle istituzioni, alle persone perbene. Il ministro dell'Interno, il Prefetto di Napoli non devono attendere un minuto in più per la nomina della commissione d'accesso al comune di Castellammare di Stabia come più volte abbiamo richiesto in

SANDRO RUOTOLO IN SENATO

interrogazioni e question time. Già a fine marzo un'ordinanza di 16 arresti emerse in alcune intercettazioni che il clan D'Alessadro avrebbe sostenuto Forza Italia alle ultime amministrative. Occorre fare chiarezza e capire attraverso la commissione d'accesso se la camorra condiziona le scelte politiche dell'amministrazione”.

 

 

D'APICE

 

Gimmo Cuomo per corrieredelmezzogiorno.corriere.it

 

 

gaetano cimmino

Nella bufera il Comune di Castellammare di Stabia in particolare la maggioranza di centrodestra che sostiene l’amministrazione del sindaco Gaetano Cimmino. A far scoppiare il caso le dichiarazioni nell’aula consiliare del neoeletto presidente dell’assemblea civica Emanuele D’Apice che ha ringraziato il defunto padre Luigi. Il fatto è che quest’ultimo, nel 2004, è stato condannato per associazione camorristica.

 

Durante il discorso pronunciato dopo l’elezione il figlio ha dedicato il traguardo raggiunto al genitore, attribuendogli il merito di avergli trasmesso «valori ed educazione». A quel punto dai banchi della maggioranza si è levato un applauso. Tanto è bastato per suscitare lo sdegno dell’opposizione.

 

E le parole di spiegazione pronunciate successivamente dal sindaco non hanno riportato la serenità. «Le colpe dei padri - ha detto il primo cittadino - non cadano sui figli. Non ho dubbi sulla trasparenza, sul senso delle istituzioni, sui valori morali e professionali di Emanuele D’Apice. Gli errori di un genitore non possono e non devono ricadere sui figli. Emanuele è un giovane serio e perbene, cresciuto con valori sani, ed è un professionista stimato da tutti. Il vero insulto alle istituzioni arriva da chi strumentalizza l’antimafia per ragioni politiche. Queste accuse sono infamanti nei confronti di una persona che si è sempre battuta per il bene dei cittadini e si è conquistato passo dopo passo, con onestà e impegno, il suo spazio nel mondo della politica».

 

Le opposizioni

gaetano cimmino

Ma l’interpretazione di Cimmino non è bastata a placare gli animi. In prima linea contro le esternazioni del presidente del Consiglio comunale, il Movimento 5 Stelle, nelle persone dei consiglieri Francesco Nappi e Laura Cuomo, del consigliere regionale Luigi Cirillo e delle deputate Carmen Di Lauro e Teresa manzo.

 

«È vero — ricordano — che le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, ma pur comprendendo l’affetto umano che lega un figlio al proprio genitore, tali dichiarazioni all’interno di uno spazio istituzionale e i successivi applausi da parte della maggioranza risultano assolutamente inopportuni a fronte di comportamenti estremamente gravi, sanzionati dalla comunità». Il senatore del gruppo Misto, Sandro Ruotolo, che già nelle scorse settimane aveva invitato il prefetto di Napoli ad inviare la Commissione di accesso in Comune, ora reitera la richiesta anche inconsiderazione delle inchieste che pendono sull’ente.

 

d apice

La replica

D’apice cerca di spiegare. ma alla fine non fa un solo passo indietro. «Sono grato — ripete — a mio padre per gli insegnamenti che mi ha dato nel segno del riscatto: non cedere mai all’illegalità, andare sempre a testa alta. Sono fiero di ciò che questa amministrazione sta mettendo in campo. Non temiamo alcunché, i nostri sforzi in materia di trasparenza, cultura e lotta a ogni tipo di malaffare sono sotto gli occhi di tutti. Chi strumentalizza queste posizioni mi fa solo schifo. Sono questi i mezzi che usano per fare politica? Siamo veramente stufi».

 

L’episodio è destinato ad avere delle ripercussioni inevitabili sul clima che si respira in Consiglio comunale. Il consigliere di Italia Viva Andrea Di Martino confida: «È stato molto imbarazzante ascoltare quelle parole pronunciate subito dopo l’elezione. Sinceramente non sapevo cosa fare. La prima pulsione che ho avuto è stata di abbandonare l’aula. Poi mi sono accontentato di mostrare che non ero tra quelli che applaudivano. Non si è trattato di una bella pagina della vita pubblica cittadina». L’ipotesi dell’invio a Castellammare della Commissione di accesso prende, insomma corpo. E se arrivasse lo scioglimento sarebbe la prima volta.

emanuele d'apicegaetano cimmino 8gaetano cimmino 2

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...