AH PARIGI PARIGI CHE PROMETTI SEMPRE E NON MANTIENI PIÙ… – QVIRINO CONTI: CON UN CALENDARIO ALLUNGATO COME UNA MINESTRINA OSPEDALIERA SI È APPENA CONCLUSA LA SETTIMANA DELLA MODA – TRA IMPREVEDIBILI SCAMBISTI (FENDI/VERSACE) E TROVATINE VECCHIE COME IL CUCCO – STUPISCONO DEMNA GVASALIA (BALENCIAGA) NICOLAS GHESQUIÈRE (LOUIS VUITTON) E LA NOSTRA MIUCCIA PRADA (MIU MIU) – CHANEL? LA SOLITA PAPPA - VIDEO

- -

 

-

Condividi questo articolo


 

 

Quirino Conti per Dagospia 
 

balenciaga ss22 red carpet balenciaga ss22 red carpet

Quanto a spropositi, pur di stupire e suscitare attenzione, la Moda davvero non si è mai fatta parlare dietro.
 
Ma dal “créateur” solitario, divo e monarca assoluto, al triste “scambista” in cerca di partner pur di mutare clima alla noia di ménage – fra produttore e stilista – ormai logori, bene, il salto stavolta è stato davvero arrischiato.
 
Dunque, ci si è scambiato il marchio. E al buio, in una notte di passione, Fendi si ritrovò tra le braccia Donatella Versace e questa il bel pasciuto nuovo autore del marchio franco-romano.
 
Quello che ne è venuto? Come per gli scambisti, una gran confusione con relativo mal di testa a copula troppo frettolosamente conseguita. Insomma, un pasticcio stilistico dove quello che la sparava più grossa – stampe e meduse vs. la storica “F” – si riconosceva con più facilità.
 

saint laurent saint laurent

Ma poi basta con queste trovatine vecchie come il cucco. Qualcuno, forse, ricorda ancora il gran parlare a suo tempo (i primi anni ’60) dell’abnorme sodalizio sentimentale e professionale tra una principessa romana (Simonetta Colonna Romano di Cesarò, sposata Visconti di Modrone) e un aitante sarto (Alberto Fabiani), ottimo tagliatore e possente scultore del cosiddetto “pesante”? Ne derivò per lei un tale stress che per riprendersi dopo il divorzio finì in India in un misticissimo ashram.
 

dries van noten 4 dries van noten 4

Cose dunque viste e straviste. Il cui unico risultato – compreso il recente omo-scambismo tra Balenciaga e Gucci – altro non ha procurato che l’interesse interessato della Wintour e di un crepitante clan di checchine, appassionate collezioniste di scarpe. A proposito delle quali (le scarpe) sorprendentemente Parigi ne diventa leader incontrastata; sostituendo a quella classica da “piedino” (antiquata tecnica seduttiva, sembrerebbe in disuso), scarponacci e consimili per un nuovo “piedone”; con evidente rischio di fratture alla tibia o al perone.
 
Infine, per quanto trascinate in calendari forzosamente allungati come minestrine ospedaliere e quindi insipide, le collezioni (“in presenza” o virtuali). 
 
Superba comunque la Balenciaga di Demna Gvasalia: seppure su creature ibride e inquiete appena dissotterrate da un ossario oltrecortina. Più umana Saint Laurent, filologica e sensuale. Ma il colmo della grazia è in un cartoon ancora di Balenciaga. Con i Simpson a raccontare il logo. 
 

delfina delettrez, silvia venturini fendi, kim jones, fendi delfina delettrez, silvia venturini fendi, kim jones, fendi

Che sia questa trovata una svolta? Irridente e fumettistica. Tanto la realtà in questa stagione si è come ormai vaporizzata.
 
Colpa anche dei video (la collezione di John Galliano per Maison Margiela e quella di Dries Van Noten, ad esempio), nei quali cineasti volenterosi hanno preso il sopravvento su qualsiasi comunicazione di Stile. Tanto al buio tutti i gatti sono neri. E arrivare a sapere cosa si vuole proporre è ormai questione da paragnosta.
 
Ah, Parigi, Parigi: che prometti sempre e non mantieni più… Persino Maria Grazia Chiuri, da Dior, è divenuta più saggia e meno verginale. Citazionista ripescatrice della Roma degli anni ’60. Ma Lei è così: reazionaria e zuccherosa, quindi femminista con il pugnale tra i denti.
 

dries van noten 2 dries van noten 2

Chanel? La solita pappa. I suoi tiratissimi proprietari hanno confuso la genialità di Karl Lagerfeld con surgelati da freezer: da scaldare e servire al momento. E così, mentre da Fendi si veniva a costituire un trittico di particolare efficienza (Kim Jones, il nuovo arrivato ben in carne, Silvia Venturini Fendi, l’unica autrice, fra tanti velleitari autocrati, della eternamente redditizia baguette, e Delfina Delettrez per la preziosa gioielleria), in casa di Mademoiselle, per taccagneria si è voluto andare avanti con Virginie Viard, l’assistente, certo operosa, dell’egotico trapassato. E così rischiando la noia (stavolta – nonostante gli intriganti video realizzati da Inez & Vinoodh con Lily-Rose Depp, Alma Jodorowsky & C. – tutto era persino più noioso di sempre).
 
Tutt’altra musica, invece, da Louis Vuitton: che al Passage Richelieu del Louvre, sotto un cielo di cristalli, toglieva il sonno con forme e decori mai tanto destabilizzanti. E anche qui con una certa forma di scambismo: ma questa volta con un partner segreto, presente come una grande ombra su tutto: il castigato John Galliano (l’ex-Dior, bandito – per sempre? – e assolutamente innominabile nel Gran Serraglio LVMH di Bernard Arnault). 
Per il resto, a risanare dagli sbadigli, una gloriosa connazionale: Miuccia Prada, che con questa Miu Miu è lei a dettare il nuovo decalogo dello Stile. Vita bassissima, gonnellini letteralmente inguinali, o, al loro posto lunghezze asciutte o scosse da pieghe. Al cuore di tutto – quasi un tardivo hommage all’ormai santa Raffaella Carrà – un netto revival dell’ombelico al vento.

dries van noten 3 dries van noten 3

 
Bella, semplice, umana. Per la nostra Miuccia, qui senza Raf Simons al fianco, un’altra vittoria.

miu miu miu miu miu miu 6 miu miu 6 fendi versace fendi versace balenciaga ss22 red carpet 4 balenciaga ss22 red carpet 4 balenciaga ss22 red carpet 3 balenciaga ss22 red carpet 3 louis vuitton 4 louis vuitton 4 balenciaga simpson 2 balenciaga simpson 2 balenciaga simpson balenciaga simpson louis vuitton 3 louis vuitton 3 dries van noten dries van noten louis vuitton 2 louis vuitton 2 balenciaga ss22 red carpet 2 balenciaga ss22 red carpet 2 miu miu 5 miu miu 5 maison margiela 2 maison margiela 2 miu miu 2 miu miu 2 miu miu 3 miu miu 3 balenciaga ss22 red carpet 5 balenciaga ss22 red carpet 5 viriginie viard con le modelle chanel viriginie viard con le modelle chanel louis vuitton louis vuitton balenciaga ss22 red carpet 6 balenciaga ss22 red carpet 6 saint laurent 2 saint laurent 2 dior dior maria grazia chiuri dior maria grazia chiuri dior fendi versace 4 fendi versace 4 fendi versace 2 fendi versace 2 fendi versace 3 fendi versace 3 maison margiela maison margiela

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)