seconda guerra mondiale sesso prostituzione

ALL’ARRIVO DEGLI ALLEATI, L’ITALIA DIVENNE UN PUTTANAIO - DOPO LO SBARCO IN SICILIA DEGLI AMERICANI NEL 1943, LA MISERIA SPINSE LE DONNE ALLA PROSTITUZIONE DI MASSA - I SOLDATI DI COLORE SI “FIDANZAVANO” CON LE RAGAZZE DELLE FAMIGLIE AFFAMATE - A NAPOLI UNA 12ENNE FINI’ IN OSPEDALE PER LE BASTONATE CHE GLI DIEDE IL PADRE PERCHÉ, PROSTITUENDOSI, NON RIUSCIVA A GUADAGNARE PIÙ DI 2000 LIRE AL GIORNO - CINQUE SOLDATI MAROCCHINI STUPRATORI FURONO EVIRATI E DECAPITATI A CANCELLO, NEL CASERTANO - A ROMA SI DIFFUSERO I “TOSATORI” PER TAGLIARE I CAPELLI ALLE “GAGAFELLE E VENERELLE IDOLATRE” CHE GETTAVANO “IL DISCREDITO SULLE DONNE ITALIANE” PROSTITUENDOSI

Paola Zanuttini per “il Venerdì di Repubblica”

 

MARIO AVAGLIANO E MARCO PALMIERI - PAISA SCIUSCIA E SIGNORINE

«Cornuto, e come voleva vincere?». Turbatissimo, il venditore ambulante scappato fortunosamente dalla costa di Licata raccontava ai compaesani dell'entroterra l'apparizione delle navi alleate, così tante che il mare «non si vedeva più». E, quasi in trance, ripeteva: «Cornuto, e come voleva vincere?» anche quando si avvicinò il segretario del Fascio e gli fecero segno di tacere.

 

Così, in La guerra spiegata al popolo, Leonardo Sciascia raccontava lo sbarco alleato in Sicilia del 10 luglio 1943 visto, appunto, da un popolano che dopo un ventennio poteva pubblicamente dare del cornuto a Mussolini. Con questa citazione Mario Avagliano e Marco Palmieri aprono Il Sud e Roma dallo sbarco in Sicilia al 25 aprile (il Mulino, pp. 504, euro 26) corposissimo saggio che attinge dalle fonti ufficiali, ma anche dalle memorie più intime della corrispondenza privata e dei diari.

 

«UN BUCO INFERNALE»

Secondo la descrizione non proprio lusinghiera della Soldier' s Guide to Sicily, voluta dal generale Eisenhower per i militari americani - molti dei quali figli e nipoti di emigranti meridionali, quindi paisà, nel senso di compaesani - la Sicilia è «un buco infernale [...] abitato da gente troppo povera per andarsene o troppo ignorante per sapere che esistono posti migliori».

SECONDA GUERRA MONDIALE - SOLDATI BRITANNICI SI GODONO UN GELATO IN UNA CITTA IN SICILIA

 

Tanta finezza antropologica spegne rapidamente gli iniziali entusiasmi della popolazione invasa/liberata, stigmatizzati nel suo diario del 15 luglio da Roberto Suster, direttore dell'Agenzia di stampa Stefani: «Le cose in Sicilia vanno di male in peggio. I nostri non si battono, ma si arrendono. Il Paese è disgustato. I fascisti furibondi. Il mito del Duce è crollato. La molla patriottica sembra spezzata. Ognuno incomincia a vergognarsi di essere italiano, e di essere stato fascista».

 

Ma già l'8 agosto 1943 il generale britannico Rennell denuncia un «sostanziale cambiamento nello spirito pubblico» dei siciliani, ormai consapevoli che lo sbarco degli Alleati non ha «significato il regno dell'abbondanza». Quindi, dismesso l'iniziale «atteggiamento di cani bastonati e di cuccioli scodinzolanti» sono subito passati a chiedere e pretendere.

SECONDA GUERRA MONDIALE - SOLDATO AFROAMERICANO IN ITALIA

 

Gli inglesi, che hanno combattuto più a lungo gli italiani e non hanno con loro il legame dell'immigrazione, sono meno piacioni e ben visti degli americani ma, nonostante il tono sprezzante, qualche settimana dopo Rennell riconosce che malumore e lagnanze sono del tutto «giustificabili in quanto noi non abbiamo tenuto fede alla nostra propaganda». Nonostante il titolo del libro, su tredici capitoli solo il decimo si occupa di sciuscià, segnorine, stupri e spose di guerra.

 

Nelle centinaia di pagine che lo precedono, i bombardamenti, gli espropri, i saccheggi, la miseria, la fame, le umiliazioni, e la fuga del re a Brindisi, le insipienze del governo Badoglio, la dipendenza materiale e psicologica dagli occupanti, la borsa nera, la complicità criminale fra paisà - locali e in uniforme americana - contribuiscono massicciamente alla disfatta morale e civile della popolazione, allestendo l'apoteosi dei piccoli lustrascarpe, della prostituzione di massa, delle marocchinate, dei matrimoni d'interesse, ma a volte anche d'amore, fra American boys e segnorine che vogliono scappare dalla miseria.

 

SECONDA GUERRA MONDIALE - UN SOLDATO INGLESE IMBOCCATO DA UNA RAGAZZA ITALIANA

E se i tedeschi in rotta si sono macchiati di eccidi e rappresaglie, anche gli alleati che distribuivano Camel e caramelle non sono sempre stati gioviali come sosteneva la propaganda. Una delle prime stragi si registra a Vittoria il 10 luglio, il giorno dello sbarco: una dozzina di civili, tra cui il podestà di Acate in fuga con la famiglia, allineati e falciati dai mitra. D'altra parte, il generale Patton aveva ammaestrato così le sue truppe: «Se si arrendono quando tu sei a due-trecento metri da loro, non badare alle mani alzate. Mira tra la terza e la quarta costola, poi spara. Si fottano, nessun prigioniero!».

 

I soli cento giorni di occupazione tedesca della Campania hanno prodotto 1.406 morti in 499 episodi di violenza. Eroica nelle sue Quattro giornate, con l'arrivo degli Alleati Napoli diventa l'epicentro della scostumatezza. Se già nel giugno del 1943 il mercato nero in città assorbiva il 66,95 per cento della spesa alimentare, nel marzo del 1944 la quota aumenta all'86,25.

 

Un soldato semplice americano guadagna l'equivalente di 6.000 am-lire al mese, mentre un prefetto come quello di Taranto solo 2.500. L'occupazione, arenata per mesi sulla linea Gustav, tra le foci del Garigliano e del Sangro, gonfia i prezzi, la piccola borghesia fa la fame, i lazzari si organizzano come hanno sempre fatto. Fruttuosissime le joint venture criminali fra militari e civili: quasi un terzo dei viveri che vengono scaricati a Napoli, sparisce già durante il tragitto dal porto ai depositi.

SECONDA GUERRA MONDIALE - SOLDATI AMERICANI A POLLINA IN PROVINCIA DI PALERMO

 

E qui si innesta anche la questione dei «negri». Dopo anni di propaganda razzista del regime, ai benpensanti risulta intollerabile vederli a spasso con le italiche fanciulle. Ma i soldati di colore sono adibiti soprattutto ai servizi logistici, a contatto con generi alimentari e ogni altro bene, dai farmaci agli pneumatici, quindi a una famiglia affamata fa comodo fidanzare una figlia a uno di questi ragazzi, senza dar peso al colore della sua pelle.

 

spie britanniche durante la seconda guerra mondiale

«Durante la guerra, la gente diceva: "Poi ci faremo pulire le scarpe dagli inglesi". Adesso siamo ridotti a chiedere l'elemosina ai negri», scrive la borghesissima Elena Canino nel suo diario. In altre famiglie si va più per le spicce: una dodicenne finisce in ospedale per le bastonate che gli ha dato il padre perché, prostituendosi, «non riesce a "guadagnare" più di 2000 lire al giorno, mentre la sorella quattordicenne ne guadagna da 4 a 5 mila. Ma essa, la dodicenne, non sa vincere la ripulsione di lasciarsi avvicinare dai negri».

 

La paura e la morte si combattono con il sesso, i soldati lo sanno e si sfrenano senza ritegno. Molestano, stuprano, e uccidono anche. Soprattutto i marocchini dei reparti coloniali francesi, che considerano bottino di guerra le ragazze, ma violentano e massacrano anche uomini, preti, vecchi, nonne, bambini. I superiori fanno finta di non vedere, ma a Cancello, nel Casertano, cinque di loro vanno incontro a una terribile giustizia di popolo.

 

SECONDA GUERRA MONDIALE - BORDELLO A NAPOLI

Riporta il giovane ufficiale inglese Norman Lewis nel suo splendido Napoli '44: «Li hanno attirati offrendo loro delle donne, poi del cibo e del vino che conteneva un veleno paralizzante. Quando erano ancora pienamente in sé li hanno prima evirati, poi decapitati».

 

L'UNIONE TOSATORI

A Roma i castigatori dei costumi ricorrono alle forbici. Da parrucchiere. Il 29 luglio 1944 appaiono sui muri della città dei manifestini dell'Unione Tosatori Romani. C'è scritto: «Abbiamo un programma unico: desideriamo con tutte le nostre forze tosare. Chi?... Non bianche pecorelle, ma le numerosissime gagafelle di nostra e vostra conoscenza, che gettano il discredito sulle donne italiane. Non siamo mossi da benché minima ostilità verso gli Alleati; il mal costume è di quelle venerelle idolatre solo di cioccolato e di sigarette esotiche».

SECONDA GUERRA MONDIALE - BORDELLO A NAPOLI

 

La colpa della decadenza morale è quindi delle donne che, se possono permettersela, ricorrono alla parrucca per evitare la tosatura. L'autorità costituita non sa bene come porsi rispetto a questi exploit moralizzatori dell'orgoglio virile. Da una parte auspica il ritorno all'ordine, anche sessuale, dall'altra teme di compromettere le relazioni con il comando alleato.

 

E la moda dei tosatori si estende. Il 7 aprile 1945, con incerta proprietà di linguaggio, il capo della polizia di Napoli allerta il ministero degli Interni: «I militari della marina italiana persistono nell'arrecare disturbo ai militari alleati che si accompagnano con donne italiane nei cui confronti essi si abbandonano a deprecabili atti tra cui quello di tagliare la capigliatura delle donne». La guerra sta finendo, comincia il battibecco.

SECONDA GUERRA MONDIALE - DONNA ITALIANA E SOLDATO AMERICANOSECONDA GUERRA MONDIALE - DONNA ITALIANA E SOLDATO AMERICANO

Ultimi Dagoreport

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...