leodori d'amato

ALLEANZE E MAL DI PANZE – IN REGIONE LAZIO CON UN PATTO PD-CALENDA-RENZI (SENZA M5S) PRENDE QUOTA IL NOME DI ALESSIO D'AMATO, ATTUALE ASSESSORE ALLA SANITÀ. IN CASO DI  UNA (DIFFICILE) RICUCITURA TRA DEM E M5S UN NOME IN LIZZA È QUELLO DEL VICE DI ZINGARETTI, DANIELE LEODORI – PER IL CENTRODESTRA IPOTESI GASPARRI - BASE RIFORMISTA IN SUBBUGLIO AL CAMPIDOGLIO: GLI EX RENZIANI DEL PD CHIEDONO A GUALTIERI DI FARE ENTRARE CALENDA IN MAGGIORANZA...

Estratto dell'articolo di Francesco Bechis per “il Messaggero”

 

Per Pd e Cinque Stelle è l'ultimo treno. 

 

(..)

 

ALESSIO D AMATO

IL CAMPO LARGO Poi le strategie. E qui la nebbia intorno a via Cristoforo Colombo inizia a diradarsi. Il voto regionale sarà anzitutto un verdetto sul campo largo, anzi larghissimo. Sì perché in Regione oggi Zingaretti governa sia con i 5 Stelle sia con Azione e IV. Difficile ripetere l'incanto, dopo due mesi di campagna elettorale di stilettate reciproche.

 

E infatti a calare il sipario su un asse con il Movimento di Giuseppe Conte ci ha già pensato il leader del Terzo polo Carlo Calenda: «Noi non facciamo alleanze con il M5S». Ma tra i grillini i dubbi sul ritorno dell'asse rossogiallo nel Lazio non sono da meno. Con dei distinguo, i soliti. Da una parte l'assessora Roberta Lombardi, che un pensiero a una candidatura lo ha fatto da un pezzo e tiene aperta una porta con un monito al capo politico, «la decisione arrivi dal basso». Dall'altra Conte. L'avvocato prende tempo, aspetta le mosse della dirigenza dem, raccontano i suoi.

 

E ascolterà attentamente la relazione del dimissionario Enrico Letta nella direzione Pd di oggi, da cui potrebbe arrivare un segnale ai territori. È un fatto che la frattura Pd-M5S, a livello nazionale, è profonda come non mai. Tanto da insinuare in Conte un'idea: la corsa in solitaria.

alessio d amato nicola zingaretti foto di bacco

 

Se il voto del 25 settembre qualcosa insegna, nel Lazio potrebbe giovare al Movimento più di un patto con il Pd, ragionano dal suo cerchio. Dove sfogliano divertiti le tabelle del Viminale sui risultati al Collegio plurinominale Lazio 2 - per il Pd era capolista Bruno Astorre, tra i campolarghisti in regione- M5S 16,58, Pd 13,76. Ma preoccupa anche lo spettro di una possibile candidatura civica di Virginia Raggi, ventilata in caso di un accordo fra Pd e Cinque Stelle. A seconda del bivio che imboccheranno al Nazareno, cambierà anche il toto-candidati.

 

Con un patto Pd-Iv-Azione prenderebbe quota il nome di Alessio D'Amato, assessore alla Sanità che si è conquistato una centralità con la gestione della pandemia e al leader azionista piace da tempo.

 

D'Amato e Zingaretti

Se invece si arriva ad una difficile ricucitura tra Pd e M5S - ipotesi a cui lavorano dall'alto big come Francesco Boccia ma caldeggiata anche dai leader di SI e Verdi, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli - un nome in lizza è quello del vice di Zingaretti Daniele Leodori. Quanto a una corsa in solitaria del Movimento, tra le file contiane - ma sono ancora ipotesi - circolano i nomi del professore ed esperto di sostenibilità Livio De Santoli e di Alfonso Pecoraro Scanio.

 

(...)

 

ORA È UFFICIALE: GLI EX RENZIANI DEL PD CHIEDONO A GUALTIERI DI FARE ENTRARE CALENDA IN MAGGIORANZA

Enrico Tata per www.fanpage.it

 

LEODORI ZINGARETTI

 

Prima del voto del 25 settembre, nessuno tra i democratici aveva il coraggio di chiederlo apertamente. Ma adesso, dopo la sconfitta e in vista delle elezioni regionali che probabilmente si terranno a febbraio, tutto è cambiato. Con un comunicato diffuso ieri i dirigenti romani di Base Riformista, in pratica gli ex renziani del Pd, l'area che fa riferimento all'ex ministro Lorenzo Guerini, hanno chiesto al sindaco Gualtieri di allargare la sua maggioranza anche all'alleanza Azione-Italia Viva di Carlo Calenda e Matteo Renzi.

 

daniele leodori foto di bacco

Da Roma, si legge nel comunicato, "deve partire la spinta propulsiva utile a realizzare una reale politica di governo di centro sinistra nel Paese, attraverso l'azione visibile e concreta anche delle forze politiche che hanno sostenuto la elezione di Roberto Gualtieri a Sindaco della Capitale ed il coinvolgimento di realtà sociali, culturali ed imprenditoriali della città". Le grandi sfide che dovrà affrontare la città, e cioè l'attuazione del Pnrr, il possibile Expo 2030, il Giubileo del 2025 e la realizzazione del nuovo termovalorizzatori, debbono essere affrontate, è il ragionamento dei membri di Base Riformista, rafforzando "le risorse politiche a disposizione del Primo Cittadino avviando un processo che preveda il coinvolgimento e la partecipazione di quanti ebbero a votare Gualtieri al ballottaggio e di tutti coloro che credono alla necessità del rispetto di detti appuntamenti ed alla realizzazione delle opere ad essi collegate".

 

LOMBARDI RAGGI 3

Per questo, scrivono i dirigenti della corrente dem che a Roma fa riferimento soprattutto all'ex deputata Patrizia Prestipino e al consigliere capitolino Mariano Angelucci, è arrivato il momento "di allargare la maggioranza che sostiene il Sindaco di Roma, a quelle realtà che, come già detto, lo hanno sostenuto nella vittoria. Per questo riteniamo che il Sindaco dovrebbe valutare seriamente l'opportunità e la possibilità di invitare tutti coloro che condividono le citate necessità ed in particolare i Consiglieri ed i Dirigenti della lista che sosteneva la candidatura a Sindaco di Carlo Calenda e di chi si riconosceva comunque in questa linea politica, ad affrontare nel più condivisibile dei modi la crisi economica incombente, a conferire il vigore necessario a superare le difficoltà che abbiamo davanti, a fornire risposte adeguate alle domande dei cittadini ed a mettere in atto le misure anticicliche indispensabili per contrastare la depressione delle attività politiche ed economiche della Capitale. Riteniamo infatti che, come diceva Aldo Moro, sia arrivato il momento di ‘aprire le finestre del castello e fare entrare aria fresca"'.

giuseppe conte chiusura campagna elettorale m5s 9

 

Un posizionamento, quello di Base Riformista, non di poco conto, dato che nelle prossime settimane il Pd dovrà fare i conti con la costruzione dell'alleanza che si presenterà alle regionali dell'era post-Zingaretti. Insieme al Movimento 5 Stelle o divisi? Con Calenda e Renzi oppure no? I giochi sono ancora aperti.

maurizio gasparri foto di bacco

 

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…