vigilante eroe del viadotto

ALTRI 8 PONTI IN PIEMONTE E LIGURIA A "RISCHIO CROLLO MASSIMO" - ECCO IL VERBALE CHE SMENTISCE 'AUTOSTRADE' - IL SUPERTECNICO: "PERICOLO IMMINENTE CON QUEI DATI". MA DALLE ISPEZIONI NON EMERGEVANO E LA SOCIETÀ CONCESSIONARIA NON HA MAI CHIUSO I VIADOTTI – L’INCHIESTA PENALE CHE CONSOLIDA L'IPOTESI DI "FALSIFICAZIONI SISTEMATICHE" SU MOLTI VIADOTTI E LE INTERCETTAZIONI NEGLI ULTIMI MESI CHE DOCUMENTANO...

Matteo Indice e Giuseppe Salvaggiulo per “la Stampa”

VIADOTTO A RISCHIO CROLLO MASSIMO

 

Altri otto viadotti gestiti da Autostrade per l' Italia in Piemonte e Liguria, oltre a quelli chiusi ieri, sono «a rischio crollo» secondo la scala di valutazione fornita dalla stessa società alla commissione ministeriale d' indagine sulla strage del Ponte Morandi, dei cui verbali «La Stampa» è in grado di rivelare il contenuto.

 

Convocati dalla Procura di Genova, manager e tecnici del concessionario hanno sempre taciuto. Ma davanti alla commissione, due settimane dopo il disastro, non potevano avvalersi della facoltà di non rispondere. La loro versione mirava a negare ogni responsabilità, personale e aziendale, nello scempio che aveva causato 43 morti. Ma riletta oggi, alla luce delle nuove valutazioni sui viadotti compiute da aziende indipendenti anziché dalla controllata Spea, racconta un' altra verità.

 

L' uomo chiave è Michele Donferri Mitelli.

 

AUTOSTRADE PER L'ITALIA

Sessant' anni, uno dei vertici operativi di Autostrade dai tempi delle partecipazioni statali. Indagato a Genova per omicidio colposo plurimo e disastro, è stato licenziato un mese fa e la società non ha chiarito se a fronte di una buonuscita. Ma il 31 agosto 2018, quando si presenta davanti ai cinque esperti della commissione, è ancora «direttore maintenance investimenti esercizio». Supercapo delle manutenzioni. Un autentico generale sul campo.

 

Così illustra nei dettagli il dispositivo di vigilanza di Autostrade sull' intera rete, dal punto di vista sia giuridico (leggi e convenzione con lo Stato) che tecnico. «Considerate - premette - che parliamo di 3mila chilometri, 1976 viadotti e 1912 cavalcavia suddivisi in 9 direzioni di tronco. Ciascuna delle quali ha alle dipendenze, non gerarchiche ma funzionali, i nuclei ispettivi di Spea.

 

Tutte le ispezioni trimestrali vengono raccordate da un' ispezione unica a fine anno, da parte di un tecnico laureato».

Alle quali si aggiungono quelle straordinarie.

 

autostrade

La commissione ha in mano le schede sul ponte Morandi, compilate nei dieci anni precedenti dai controllori di Spea, l' impresa della galassia Benetton cui era delegato lo screening delle infrastrutture. Gli chiede il significato dei punteggi attribuiti al ponte, mai superiori a 30-40. «La scheda d' ispezione non è altro che una decodifica del difetto - risponde Donferri -. Di fatto assomiglia molto alla scala Mercalli (quella dei terremoti, ndr) e va da 10 a 70.

 

In termini di gerarchia di voti, 50 è una condizione in cui devi pianificare l' intervento in tempi ragionevoli; 60 significa compromessa la capacità statica; 60/70 crollo incipiente; 70 crollo, effettivamente. Il monitoraggio è esteso a tutte le opere della rete, indistintamente».

AUTOSTRADE PER L ITALIA

È la graduatoria del rischio per l' incolumità pubblica snocciolata da uno dei dipendenti più esperti della principale società autostradale italiana. In quel momento nessuno dei viadotti, stando ai dati Spea/Autostrade, ha una valutazione di rischio superiore a 50. Ma un anno dopo gli inquirenti dubitano che quei dati fossero veritieri. I pm genovesi, oltre a far luce sulle omissioni che hanno preceduto il crollo del Morandi, indagano venti dirigenti e tecnici, sia di Autostrade sia di Spea, per aver falsificato i report su una trentina di viadotti, concentrati in prevalenza fra Piemonte e Liguria.

 

L' ipotesi della Procura, basata su decine di ore d' intercettazioni, è che le schede di rischio sulle infrastrutture fossero taroccate con valutazioni inferiori per restituire un quadro più rassicurante della realtà. Ed evitare, ridurre o rinviare costosi interventi di manutenzione.

 

CASTELLUCCI AUTOSTRADE

Il che pare confermato da una conversazione del 2017, registrata da un tecnico di Spea durante una riunione riservata e ora acquisita dalla Procura. Ignaro di essere registrato, Donferri Mitelli invita i controllori ad abbassare a tavolino i temutissimi voti: «Cosa sono tutti 'sti 50 - dice - mettete più 40, più 30, devono entrare i soci cinesi e non possiamo far vedere che c' è da spendere troppo (in manutenzione, ndr)».

 

Mentre l' inchiesta penale consolida l' ipotesi di «falsificazioni sistematiche» su molti viadotti, le intercettazioni negli ultimi mesi documentano un crescente allarmismo dentro Autostrade. Che induce a tre mosse: la sostituzione dei vertici più coinvolti; la pubblicazione online dei voti di ciascun viadotto, per dimostrare che anche i più critici non superano mai il muro del 50; l' esclusione di Spea da accertamenti sulle opere e sull' attribuzione dei punteggi.

 

DELEGAZIONE DI AUTOSTRADE ALLONTANATA DALLA COMMEMORAZIONE DEL CROLLO DEL PONTE MORANDI

L' autogestione dei monitoraggi, ripetutamente stigmatizzata dall' Autorità anticorruzione, non è più sostenibile.

Quando, un mese e mezzo fa, le valutazioni vengono aggiornate alla luce delle indicazioni dei nuovi ispettori, il risultato è stupefacente: alcune opere che per anni erano state classificate a rischio 50, all' improvviso diventano 60 o addirittura 70. Cioè entrano nella scala Donferri con il massimo rischio di crollo.

 

fratelli benetton

Nello specifico: ponte Scrivia (A7 in prossimità di Busalla, Genova, da 50 a 70); viadotto Coppetta (A7 tra Bolzaneto e Busalla, Genova, da 50 a 70); viadotto Bormida carreggiata Nord (A26 tra Ovada e Alessandria Sud, Alessandria, da 50 a 70); ponticello ad archi al km 16 (A10 tra Voltri e Arenzano, Genova, da 50 a 70); viadotto Vegnina (A26 tra Masone e Ovada, Genova/Alessandria, da 50 a 60); viadotto Biscione carreggiata Sud (A26 tra Masone e Ovada, Genova/Alessandria, da 50 a 60); sottovia Schiantapetto (A10 tra Albisola e Savona, da 50 a 60); ponte sulla Statale del Monferrato (A26 tra Alessandria Sud e Casale Monferrato, da 50 a 60).

 

viadotto a6 torino savona

Autostrade impone su quattro di queste infrastrutture limitazioni al traffico: sul ponte Scrivia chiusura della corsia di marcia e divieto di transito per i trasporti eccezionali oltre le 44 tonnellate; sul viadotto Coppetta chiusura della corsia di marcia, divieto di sorpasso per i mezzi oltre le 7,5 tonnellate, divieto di transito per i trasporti eccezionali oltre le 44 tonnellate; sul Bormida chiusura delle corsie di sorpasso, divieto di sorpasso per i mezzi oltre le 7,5 tonnellate, divieto di transito per i trasporti eccezionali oltre le 90 tonnellate; sul ponticello ad archi chiusura della corsia di marcia, divieto di sorpasso per i mezzi oltre le 7,5 tonnellate, divieto di transito per i trasporti eccezionali oltre le 44 tonnellate.

 

SAVONA - IL CROLLO DEL VIADOTTO SULLA A6 PONTE

Misure parziali. Compatibili con la valutazione del rischio fornita da Donferri Mitelli? Autostrade spiega che «nel manuale di manutenzione programmata delle opere d' arte stradali di Spea e Aspi, il voto 70 è così definito: il difetto provoca una riduzione dei coefficienti di sicurezza e sono previsti provvedimenti immediati quali limitazioni di traffico, fino alla chiusura della carreggiata, seguiti generalmente da interventi di tipo provvisionale e quindi da un intervento in somma urgenza». Una risposta indipendente arriverà dalla Procura, che ha acquisito verbali e audio di Donferri Mitelli.

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…