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ALTRO CHE PACE FISCALE! ALLE CASSE STATALI MANCANO 35 MILIARDI - ASSIEME ALLA FLAT TAX, LA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE FISCALI È UNO DEI CAVALLI DI BATTAGLIA DEL CENTRODESTRA. MA IL TEMA NON DISPIACE NEMMENO AI 5 STELLE. PECCATO CHE SECONDO L'OSSERVATORIO PRESIEDUTO DA COTTARELLI DAL 2016 A OGGI LE ROTTAMAZIONI SONO SEGUITE L’UNA ALL’ALTRA E HANNO PORTATO ALLA RISCOSSIONE DI 18 MILIARDI (PIÙ 2 ANCORA RISCUOTIBILI) SUI 53 PREVISTI…

PAOLO BARONI per la Stampa

 

 

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Assieme alla flat tax la rottamazione delle cartelle fiscali è uno dei cavalli di battaglia del centrodestra. Ma il tema non dispiace nemmeno ai 5 Stelle, come dimostrano le scelte dei due governi guidati da Conte. Si dice rottamazione, ma forse si dovrebbe parlare di condono, quanto meno sotto mentite spoglie. La scusa è quella di fare pulizia nel magazzino dell'Agenzia delle entrate, che a tutt' oggi ha accumulato ben 1.100 miliardi di euro di tasse di non riscosse, ed al tempo stesso di aiutare chi non ce la fa salvo poi finire col blandire i tanti italiani che hanno conti in sospeso col Fisco e che tirano a campare in attesa del colpo di spugna vero e proprio, il condono tombale.

 

Le domande «Con l'avvicinarsi delle elezioni, si torna a parlare di "rottamazione" delle cartelle esattoriali. Non è una novità - segnala uno studio dell'Osservatorio dei conti pubblici italiani guidato da Carlo Cottarelli -.

 

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In realtà, negli ultimi anni le rottamazioni sono seguite una all'altra. Tuttavia, solo una piccola parte dei soggetti potenzialmente coinvolti ha presentato domanda e le riscossioni effettive sono state sistematicamente meno della metà di quelle previste». Complessivamente, tutti i provvedimenti di «rottamazione» dal 2016 ad oggi hanno infatti portato alla riscossione di 18 miliardi (più 2 ancora riscuotibili) sui 53 previsti.

 

I governi Tra la rottamazione varata nel 2016 dal governo Renzi e la Rottamazione bis si potevano estinguere i debiti fiscali rateizzando di pagamenti senza interessi di mora e sanzioni. Nel 2018, cambio di governo e di maggioranza, arriva il governo Conte 1 che apre una terza finestra con «Rottamazione-ter» aumentando per tutti il numero delle rate e soprattutto salvando anche quei contribuenti che dopo aver aderito alla rottamazione bis non avevano pagato le rate previste. Sempre nel 2018 arriva poi anche il cosiddetto «Saldo e stralcio», che consentiva ai soggetti in gravi difficoltà economiche (ovvero con un Isee familiare inferiore a 20.000 euro) di estinguere i debiti iscritti tra il 2000 ed il 2017, riducendo le somme dovute ed azzerando sanzioni e interessi. Si arriva all'anno scorso quando il governo Draghi, per far fronte alle difficoltà di liquidità dovute alla crisi pandemica, col decreto «Sostegni» differisce i termini di pagamento per le rate non ancora versate nel 2020 e per quelle da versare nel 2021 dei precedenti provvedimenti. Altra toppa, o se vogliamo un'altra sanatoria, arriva poi quest' anno col «Sostegni-ter» che ha riammesso ai benefici della «Rottamazione-ter» e del «Saldo e stralcio» i contribuenti che non avevano versato le rate del 2020/2021.

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Tornando al 2018, sempre il governo Conte 1, decide di annullare i debiti di importo residuo fino a 1.000 euro (comprensivo di capitale, interessi di mora e sanzioni) relativi al periodo 2000-2010. Nel 2021, con la scusa della crisi, il decreto «Sostegni» ha poi alzato l'importo a 5.000 euro (ma solo per chi nel 2019 aveva un imponibile inferiore a 30.000 euro).

 

Risultati? Scarsi, tanto che il monte di tasse arretrate è praticamente ancora tutto lì. Per «Rottamazione» e «Rottamazione-bis» - segnala infatti lo studio dell'Ocpi - hanno fatto domanda in 2,3 milioni per 45 miliardi di debiti. Al netto della «rottamazione», quindi senza interessi e sanzioni, era previsto un gettito di 26 miliardi: ma ne sono arrivati appena 11 perché dopo aver presentato domanda in molti non hanno versato le somme dovute nei termini previsti. Per «Rottamazione-Ter» hanno presentato domanda in 1,4 milioni per un debito di quasi 44 miliardi: riscossione prevista 26,3 miliardi, mentre quella effettiva è stata appena di 6,3, con 1,7 miliardi ancora riscuotibili nelle prossime rate. Infine, per «Saldo e stralcio»: 400.000 domande, incasso previsto 1,3 miliardi, incasso effettivo 700 milioni.

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Le quote inesigibili In sostanza, conclude l'Osservatorio, solo una piccola parte dei 19 milioni di soggetti con debiti fiscali ha fatto domanda. E anche per chi l'ha presentato, le riscossioni effettive sono state meno della metà del previsto. Ma oltre a questo i dati confermano anche che una quota consistente di tasse, come sostiene da tempo il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ruffini, non é più riscuotibile. Ps: entro domani vanno saldate le rate di «Rottamazione-Ter» e «Saldo e stralcio» scadute nel 2021. Ultima chiamata per mettersi in regola.

 

 

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