tensione alla manifestazione no vax a milano

UN ALTRO SABATO DI ORDINARIA FOLLIA – TENSIONE A MILANO DOVE UN GRUPPO DI MANIFESTANTI NO GREEN PASS HA TENTATO DI ENTRARE A PIAZZA DUOMO: UNA SESSANTINA SONO STATI IDENTIFICATI E CI SONO STATI ANCHE DEI FERMI – A ROMA IN 4MILA, QUASI TUTTI SENZA MASCHERINA, SI SONO RADUNATI A CIRCO MASSIMO: PRESENTI L’EX GENERALE DEI CARABINIERI ANTONIO PAPPALARDO E MARIANO AMICI, IL MEDICO NO VAX SOSPESO. SUL PALCO POVIA E…

1. NO GREEN PASS A MILANO, PIAZZA DUOMO BLINDATA: TENSIONI TRA MANIFESTANTI E FORZE DELL’ORDINE

Cesare Giuzzi per www.corriere.it

tensione alla manifestazione no vax a milano 9

 

Piazza Fontana blindata per la 18esima manifestazione dei No green pass a Milano. Camionette, lampeggianti e filtro di sicurezza. Fin dalle ore 16 di sabato 20 novembre la polizia ha fermato e identificato i manifestanti arrivati nell’area. Ogni gruppetto di persone è stato identificato e invitato a uscire dalla piazza. Alcuni militanti No pass hanno tentato di resistere e sono stati fermati dalla polizia. Diversi manifestanti che non erano riusciti ad arrivare in piazza Fontana, circa un centinaio, si sono diretti verso piazza Duomo in una sorta di corteo urlando «Libertà». 

tensione alla manifestazione no vax a milano 8

 

La polizia ha chiuso l’accesso alla piazza con un cordone davanti a Palazzo Reale. Ci sono state tensioni e contatti tra i manifestanti e le forze dell’ordine. Altri gruppetti di manifestanti si sono radunati alle spalle del cordone, quindi, in piazza Duomo: ci sono stati altri fermi da parte della polizia. In molti hanno insultato gli agenti e alcuni di loro sono stati portati via dalle forze dell’ordine.

tensione alla manifestazione no vax a milano 2

 

Gli identificati

Una sessantina di manifestanti sono stati identificati in piazza Duomo. Lo rende noto un comunicato della questura: «Oggi pomeriggio a Milano, senza che alcun preavviso di manifestazione sia stato presentato in Questura, alcuni dimostranti sono confluiti alla spicciolata in piazza Duomo e in piazza Fontana dove, tra le ore 16 e le ore 17, la Polizia di Stato ne ha identificati circa sessanta invitandoli ad abbandonare piazza Duomo».

 

tensione alla manifestazione no vax a milano 1

«Successivamente - prosegue la nota - alcune centinaia di manifestanti convenuti in piazza Fontana, incamminatesi lungo via Carlo Martini, sono state bloccate da parte del dispositivo predisposto dalla questura di Milano mentre tentavano di accedere alla piazza Duomo. Il dispositivo di ordine pubblico organizzato dalla questura sta monitorando i gruppetti confusi tra la folla presente in piazza Duomo».

 

Il dispositivo di polizia

Imponente lo spiegamento di mezzi e operatori di polizia, carabinieri e guardia di finanza anche in piazza Duomo, area interdetta alle manifestazioni secondo le disposizioni del Viminale. Pochi comunque i No pass che hanno cercato di radunarsi in piazza Fontana rispondendo così all’appello circolato nelle scorse ore attraverso le chat Telegram: «Giornata decisiva».

manifestanti no green pass a roma 1

 

Le forze dell’ordine invitano le persone ad allontanarsi dall’area e in caso di rifiuto procedono con l’identificazione. Tutti gli angoli e le strade intorno al Duomo sono presidiati dagli agenti. L’obiettivo della questura è quello di evitare che i manifestanti possano radunarsi nella piazza e, come visto già sabato scorso, stanno cercando di isolare i vari gruppi.

 

Sicurezza e disagi

manifestanti no green pass a roma 5

«Un ennesimo sabato difficile per i commercianti», ha affermato Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio, che ha stimato le possibili perdite in 4,2 milioni di euro, vista la vicinanza del Natale.

 

2. NO GREEN PASS, IN 4MILA DELLA «SQUADRA DI LIBERAZIONE NAZIONALE» AL SIT-IN AL CIRCO MASSIMO

manifestanti no green pass a roma 6

Rinaldo Frignani per www.corriere.it

 

Sono circa 4mila, ovvero 3 mila in più di sabato scorso, i manifestanti che si sono riuniti sabato pomeriggio al Circo Massimo per protestare contro il green pass. L’iniziativa è stata promossa da un gruppo denominato «Squadra di liberazione nazionale» che ha presentato il preavviso in Questura. Sul posto un nutrito cordone delle forze dell’ordine per evitare incidenti.

 

manifestanti no green pass a roma 4

Dalla folla, con pochissimi che indossano la mascherina, si levano cori e slogan come «La gente come noi non molla mai» e «Giù le mani dai bambini». Anche in quest’occasione palloncini e bandiere tricolori, tanti striscioni e il palco che ospita gli interventi. Come quello di un manifestante che ha urlato: «Bellissimo vedere la piazza senza mascherine. Sono il simbolo dell’oppressione».

manifestanti no green pass a roma 2

 

Ma c’è anche il medico no vax sospeso, Mariano Amici, che ha detto: «Visto il numero dei partecipanti qui qualcuno dovrebbe iniziare a preoccuparsi. Ci hanno fatto credere che questa malattia chiamata Covid fosse come la peste ma non è vero - ha aggiunto -. Un teatrino basato su presupposti assolutamente antiscientifici. I numeri sono non reali: il tampone non è strumento attendibile e soprattutto non è strumento diagnostico. Al governo non interessa la salute dei cittadini, ma gli interessa far vedere che ci sono i morti per governare in maniera dittatoriale. Tutti i morti sono contati come Covid».

manifestanti no green pass a roma 3

 

Tra i manifestanti, anche alcuni rappresentanti dei gilet arancioni, capeggiati dal fondatore del movimento, l’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo. «Stasera nasce un nuovo movimento che si deve opporre a questo regime - ha detto Pappalardo - Dobbiamo essere uniti perché il nemico è troppo forte». «Un leader lo deve scegliere il popolo e non Mattarella - ha aggiunto - a casa mia questa non è democrazia ma una volgare dittatura. Ci deve essere un movimento che dica ”ora dovete andare a casa”». A chiudere il sit-in il cantante Povia che dal palco ha improvvisato un concerto e cantando «I bambini fanno oh», ha accompagnato il deflusso dei manifestanti. «Dedicata a tutti i bambini e a quelli che si sentono bambini dentro» ha detto il cantante

tensione alla manifestazione no vax a milano 5

 

tensione alla manifestazione no vax a milano 4tensione alla manifestazione no vax a milano 7tensione alla manifestazione no vax a milano 3

 

Ultimi Dagoreport

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...