mimmo lucano

AMARO LUCANO – IL SINDACO DI RIACE È STATO RINVIATO A GIUDIZIO PER LA GESTIONE DEI MIGRANTI. I REATI CONTESTATI A MIMMO LUCANO SONO FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA E ABUSO D’UFFICIO – IL DIVIETO DI DIMORA ANNULLATO DALLA CASSAZIONE E I DUBBI SUL TANTO DECANTATO “MODELLO RIACE” – A PROCESSO ANCHE GLI ALTRI 26 INDAGATI DELL'INCHIESTA "XENIA"

Pietro Bellantoni per www.ilgiornale.it

 

MIMMO LUCANO

Mimmo Lucano dovrà affrontare il processo e dimostrare la sua innocenza davanti a un tribunale. Il gup di Locri, Amelia Monteleone, dopo una camera di consiglio durata circa cinque ore, ha disposto il rinvio a giudizio del sindaco di Riace, accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di abuso d'ufficio. Il dibattimento inizierà il prossimo 11 giugno. A processo anche gli altri 26 indagati coinvolti nell'inchiesta “Xenia”, che si è concentrata sulla gestione dei migranti nel paesino calabrese diventato simbolo dell'accoglienza.

 

mimmo lucano ospite di che tempo che fa 5

Per il gup, però, il tanto decantato modello di integrazione voluto da Lucano deve passare al vaglio di un tribunale. Gli avvocati Antonio Mazzone e Andrea Daqua avevano chiesto il non luogo a procedere per il sindaco. La stessa richiesta era stata avanzata anche per la compagna di Lucano, Lemlem Tesfahun. Il gup ha però deciso diversamente.

 

MIMMO LUCANO - FOTO DI LIDIA BARATTA (LINKIESTA)

Lucano è sottoposto al divieto di dimora a Riace dal 16 ottobre. La Cassazione, lo scorso 26 febbraio, aveva annullato con rinvio la misura cautelare e sottolineato l'assenza di comportamenti fraudolenti che il sindaco avrebbe “materialmente posto in essere” per assegnare alcuni servizi, tra cui quello della raccolta di rifiuti. Gli atti, secondo le motivazioni degli ermellini, sarebbero stati adottati in modo collegiale e con i “prescritti pareri di regolarità tecnica e contabile da parte dei rispettivi responsabili del servizio interessato”.

 

mimmo lucano

Discorso diverso, invece, rispetto al tentativo di Lucano di favorire la permanenza a Riace della sua compagna. Su questo punto, infatti, esistono elementi di “gravità indiziaria”, ma per la Cassazione bisogna comunque tenere in considerazione la “relazione affettiva” tra il sindaco e Lemlem.

 

daniela maggiulli mimmo lucano

Lucano, subito dopo la diffusione delle motivazioni della Suprema corte, in un'intervista concessa a Radio Capital aveva lanciato dure accuse al ministro dell'Interno: “Io mi difendo nel processo e non dal processo, non sono scappato come Salvini. Io non ho nessuno, lui invece è forte ma ha avuto paura di farsi processare”.

 

mimmo lucano

Lucano, in poco più di un decennio, è riuscito a trasformare Riace nella cittadina dell'accoglienza e dell'integrazione per antonomasia, diventando un simbolo per la sinistra italiana, i media e i commentatori internazionali. Nel 2010 si era piazzato al terzo nella World Mayor, concorso mondiale sui migliori sindaci del mondo organizzato da City Mayors Foundation. Nello stesso anno era poi finito nell'elenco delle 50 personalità più influenti del pianeta, curato dalla rivista Fortune.

 

mimmo lucano 2

Più o meno nello stesso periodo, tuttavia, la Prefettura di Reggio Calabria ha iniziato a concentrare le proprie attenzioni sul 'Modello Riace', oggetto di diverse relazioni che hanno poi portato il ministero dell'Interno alla chiusura del progetto di accoglienza e al trasferimento degli immigrati. Quelle relazioni hanno attivato anche la Procura di Locri, che ha infine chiesto e ottenuto il processo a carico di Lucano.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."