joe biden volodymyr zelensky

GLI AMERICANI STANNO PREPARANDO LA "RITIRATA" DALL'UCRAINA? – PER L’INTELLIGENCE AMERICANA GLI UCRAINI PASSANO INFORMAZIONI CONFUSE SULLA SITUAZIONE NEL DONBASS, NON CONSENTENDO DI VALUTARE L’ANDAMENTO DEL CONFLITTO - A WASHINGTON NON SI SA NULLA NEMMENO DEL NUMERO DI VITTIME UCRAINE - SI VIAGGIA A STIME, COME QUELLA FATTA DA ZELENSKY CHE HA PARLATO DI “CENTO MORTI AL GIORNO” – VUOI VEDERE CHE E' IL PRIMO SEGNALE PER PREPARARE L'OPINIONE PUBBLICA A UN'EVENTUALE SMARCAMENTO DAL CONFLITTO?

Alberto Simoni per “la Stampa”

                

BATTAGLIA IN DONBASS

L'intelligence ucraina passa agli americani informazioni con il contagocce sulla situazione sul terreno, specificatamente nel Donbass, complicando così il lavoro dell'Amministrazione Biden che si trova dinanzi a quelle che funzionari dell'intelligence statunitense hanno definito «blind spot», zone cieche.

 

A Washington insomma manca una visione d'insieme che consenta di valutare nel miglior modo possibile sia l'andamento del conflitto sia come recapitare sul posto gli armamenti che Zelensky continua incessantemente a chiedere.

 

cannoni m777 1

Nonostante questa mancanza di completezza, Biden ha proseguito nella strategia di armare gli ucraini anche se l'efficacia è messa in discussione. Ci sono intere unità dell'esercito di Kiev incapaci di utilizzare, ad esempio, i cannoni M777; altri pezzi di artiglieria - fondamentali nel conflitto quasi di trincea che si sta avvitando nel Donbass - arrivano ben prima che gli ucraini siano addestrati.

 

Quel che preoccupa ora negli ambienti diplomatici e soprattutto della Difesa è trovarsi dinanzi a sgradite sorprese sull'esito della guerra dopo aver - soprattutto in aprile - sposato la linea che «l'Ucraina può vincere la guerra». Al giorno 105 di conflitto, lo scenario è più complicato. Tanto che lo stesso Zelensky ha confermato che prima del conflitto Mosca controllava il 7% del territorio ucraino, ora il 20%.

 

UCRAINA - SOLDATO UCRAINO CON IL JAVELIN ANTI CARRO

Tuttavia se i servizi segreti europei ritengono quasi impossibile per l'Ucraina riconquistare le terre ora in mano ai russi, gli americani sono meno pessimisti e anche ieri, annunciando il viaggio in Europa del presidente, la Casa Bianca ha ribadito la sua posizione, ovvero quella di difendere l'integrità territoriale dell'Ucraina.

 

In un briefing con alcuni giornalisti, Karen Donfried, responsabile del dossier Europa e Eurasia al Dipartimento di Stato, ha confermato che Washington continuerà a potenziare i cannoni di Kiev perché l'obiettivo è quello di mettere gli ucraini in condizione di poter negoziare da una posizione di forza. Dal giorno dell'invasione, Washington ha investito 6,2 miliardi per la sicurezza dell'Ucraina, ha puntualizzato il sottosegretario di Stato Usa che dinanzi all'ipotesi di un negoziato ora con Mosca ha risposto in modo lapidario: «Dobbiamo essere realisti, non vedo negoziati dietro l'angolo».

 

Conflitto nel Donbass al 31 maggio 2022

A rivelare i buchi nel flusso di informazioni è stato il New York Times che ha trovato conferma alle preoccupazioni dell'intelligence Usa nelle parole di alti esponenti del governo di Kiev che hanno ammesso di non dire tutto agli americani. D'altronde qualche settimana fa il direttore dell'intelligence nazionale, Avril Haines, in un'audizione al Senato aveva accennato alla mancanza di certezze sul terreno: «Difficile dire cosa sta accadendo», aveva ammesso senza precisare ulteriormente.

 

Ma il suo monito di allora ha acquistato un significato più preciso in queste ore. Gli ambienti della Difesa Usa evidenziano che vi sono crepe nelle difese dell'Ucraina e dubbi sull'efficacia della strategia militare di Kiev nel Donbass. Mentre i piani russi sono chiari agli americani, quelli ucraini sono piuttosto oscuri. A Washington non si sa nulla nemmeno del numero di vittime ucraine. Si viaggia a stime, come quella fatta da Zelensky che ha parlato di «cento morti al giorno» in quella che è stata, domenica, una prima eppur significativa ammissione.

 

carri armati russi entrano nel donbass

 E' comunque un segnale, ha spiegato l'analista della Columbia University Stephen Biddle, un modo per preparare il terreno - e l'opinione pubblica - a un'eventuale ritirata da alcune posizioni nel Donbass. Non è un caso probabilmente che Serhiy Haidai, governatore dell'oblast di Lugansk, ieri abbia detto che i soldati ucraini «potrebbero ritirarsi da Severodonetsk» dove ormai i governativi controllano solo la periferia e i raid russi sono proseguiti incessantemente. Lì e nel resto del Donbass. Bombe sono cadute anche su edifici civili come una scuola e due ospedali.

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...