mondo di mezzo

UN AMORE COSÌ GRANDE - VILLE IN SARDEGNA, PALAZZI AI PARIOLI E TERRENI SEQUESTRATI: È IL TESORO DI FABRIZIO AMORE, L'IMPRENDITORE COINVOLTO NELL'INCHIESTA "MONDO DI MEZZO" SOTTO PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELLO STATO E TURBATIVA D'ASTA - L'UOMO AVEVA 430 PROPRIETÀ E GRAZIE AI SUOI RAPPORTI COL CAMPIDOGLIO ERA RIUSCITO A VINCERE APPALTI PER IL RESTAURO DELL'AULA GIULIO CESARE E PER LA MANUTENZIONE DELLE BUCHE NELLE STRADE DI ROMA...

Valentina Errante per "Il Messaggero"

 

MAFIA CAPITALE - MONDO DI MEZZO

Interi palazzi nelle strade dei Parioli, in via Luigi Luciani e in via Teodoro Monticelli. Poi immobili a Porto Cervo e a Olbia, conti bancari e società. Vale 40 milioni di euro il patrimonio di Fabrizio Amore sequestrato ieri dai militari del Comando provinciale di Roma impegnati nell'operazione Corolla.

 

Il provvedimento a carico dell'imprenditore di 64 anni coinvolto in diverse inchieste giudiziarie, da Mondo di Mezzo alle truffe ai danni del Comune di Roma, è stato emesso, su richiesta della procura dalla sezione misure di prevenzione.

 

VIRGINIA RAGGI E RAFFAELE MARRA

L'imprenditore, arrestato nel 2015, è stato coinvolto anche nell'inchiesta Mondo di Mezzo ed è sotto processo per associazione per delinquere, reati tributari, turbata libertà degli incanti e truffa ai danni dello Stato.

 

Quando Raffaele Marra, l'ex braccio destro della sindaca Raggi, già condannato per abuso d'ufficio, era al vertice delle Politiche abitative, Amore sarebbe riuscito ad affittare al comune 96 appartamenti in un residence fuori dal raccordo a 2,5 milioni all'anno. Circa 2.500 euro ad appartamento.

 

IL SEQUESTRO

Prendendo le mosse dall'esame degli atti dei diversi procedimenti penali, gli specialisti del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma hanno individuato il metodo utilizzato, per circa venti anni, dall'imprenditore per procurarsi profitti illeciti, poi reimpiegati in acquisizioni patrimoniali riferibili a società utilizzate come schermo giuridico e intestate a prestanome compiacenti.

 

guardia di finanza.

In particolare, secondo gli investigatori Amore «ha costituito e gestito una complessa galassia societaria, la cui riconducibilità all'effettivo dominus delle imprese italiane era ostacolata dall'interposizione fittizia di soggetti giuridici ubicati all'estero (tra l'altro, nelle Isole Vergini Britanniche, a Panama, in Lussemburgo e in Svizzera) al fine di far confluire su conti correnti oltre confine rilevanti disponibilità finanziarie frutto delle frodi fiscali e bancarotte poste in essere in Italia».

 

campidoglio

Per questo è ritenuto socialmente pericoloso ai sensi del cosiddetto Codice Antimafia. Il tesoro «assolutamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati» è costituito costituite da oltre 430 immobili, tra appartamenti, garage, fabbricati commerciali e terreni, ubicati a Roma, Pomezia, Rieti, Olbia e Porto Cervo che sono state, pertanto, sequestrate.

 

LE INCHIESTE

Amore si era aggiudicato una serie di appalti pubblici, per milioni di euro. Tra questi, anche alcuni lavori per la manutenzione delle strade di Roma, che invece sono erano rimaste drammaticamente piene di buche.

 

campidoglio mazzetta

Aveva amicizie ai piani alti del Campidoglio e sarebbe riuscito a manipolare la gara per l'affidamento delle opere di restauro dell'aula Giulio Cesare di Palazzo Senatorio, in cui si riunisce il consiglio comunale.

 

In quell'occasione su cinque società invitate a partecipare alla gara, tre erano riconducibili ad Amore: la Trevi Iniziative Immobiliari, la Restauri e Costruzioni e la Grandi Appalti.

 

buche nell asfalto roma

La Trevi Iniziative Immobiliari, aggiudicataria della commessa per il restauro dell'aula Giulio Cesare, operava per il Campidoglio dal 2008. Aveva curato i lavori di adeguamento di uffici comunali e di complessi edilizi nel IV e nel XII Municipio.

 

BUCHE ROMA

Dalle indagini è emerso che la maggior parte delle società riconducibili ad Amore, con sede in casa della sorella o dello stesso imputato, o ancora, nello studio di una consulente del lavoro «risultavano o risultano tutt'ora controllate da società di diritto estero, per lo più lussemburghesi.

 

È stato lo stesso commercialista dell'imprenditore, Giuseppe Bizzarri, a confermarlo alla Finanza. Secondo gli inquirenti Amore si sarebbe servito di prestanome per occultare il denaro ed evadere le imposte.

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...