marat gabidullin ex mercenario wagner 7

ANCHE I MERCENARI DEL GRUPPO WAGNER SI ROMPONO LE PALLE - LA TESTIMONIANZA DI MARAT GABIDULLIN, 50 ANNI, L’UNICO EX COMANDANTE DELL'ARMATA SEGRETA E PRIVATA DI PUTIN CHE SI È PENTITO E HA RACCONTATO LA SUA ESPERIENZA IN UN LIBRO: “IL DONBASS È LA NOSTRA CAUSA SBAGLIATA, L’ESERCITO NON ERA ALL'ALTEZZA DEL COMPITO. È STATO COLTO DI SORPRESA DAL FATTO CHE GLI UCRAINI ABBIANO RESISTITO COSÌ FEROCEMENTE. LA NUOVA TENDENZA È SCAMBIARE IL PATRIOTTISMO CON I DOLLARI…”

Riccardo De Palo per “Il Messaggero

 

marat gabidullin ex mercenario wagner 9

«Non volevo più combattere contro i miei fratelli. Soprattutto, avevo capito che l'Ucraina era lontana dall'aver completamente torto e la Russia dall'essere irreprensibile».

 

È stato nell'estate del 2015, in missione come mercenario a Lugansk, nel Donbass, che Marat Gabidullin comincia a porsi delle domande.

 

il libro io comandante di wagner

Sta per salire sull'Iliushin che lo riporterà a Mosca, quando si rende conto «di quanto fosse falsa e illusoria la presunta nobile causa che sosteneva di difendere gli interessi della Russia di fronte alle ingerenze di una potenza straniera ostile».

 

Gabidullin, 50 anni, è il primo e unico mercenario del Gruppo Wagner - l'armata segreta e privata di Putin di cui nessuno a Mosca riconosce l'esistenza, accusata di ogni sorta di violenze nel mondo - che abbia deciso di raccontare le sue esperienze in un libro (Io, comandante di Wagner, Libreria Pienogiorno, 288 pagine, 18,90 euro), senza trincerarsi dietro l’anonimato.

 

marat gabidullin ex mercenario wagner 2

«Difficile prevedere cosa sarà del mio Paese, e di me - scrive - Temo forse per la mia vita o la mia libertà? Non sono una figura di spicco come Aleksey Naval'nyi o Boris Nemcov (il primo il capo del dissenso incarcerato, e il secondo il politico assassinato nel 2015 vicino al Cremlino, ndr). Non lancio appelli per salire sulle barricate e non dirigo alcun movimento di opposizione. Non faccio altro che parlare apertamente e con conoscenza di causa».

 

marat gabidullin ex mercenario wagner 5

In servizio presso un ospedale di Lugansk, il mercenario scopre che il reparto più impegnato non è la traumatologia, come ci si potrebbe aspettare, ma la chirurgia maxillo-facciale. «Quando il marito torna dal fronte di pessimo umore - gli spiegano - si imbottisce di alcol, e comincia a picchiare tutto ciò che si muove». Così trova «camere piene di donne, con delle stecche alle mandibole e delle bende a coprire le ferite».

 

marat gabidullin ex mercenario wagner 4

LA PROMESSA

«Questa guerra noi non la volevamo, siete stati voi a scatenarla e ad alimentarla», gli dice un ragazzo a cui vende una stecca di sigarette al mercato. Così promette a se stesso: «Se mi spediranno di nuovo nel Donbass, per di più magari per combattere, allora no, non andrò».

 

marat gabidullin ex mercenario wagner 3

Gabidullin ha tenuto fede a questo suo proposito. Nel 2019, ha lasciato la divisa di un'organizzazione che, ufficialmente, non esiste. Oggi sostiene, in dichiarazioni alla Reuters, che il fallimento delle forze russe in ucraine si poteva prevedere: «L'esercito non era all'altezza del compito».

 

marat gabidullin ex mercenario wagner 7

Lui la chiamata per tornare al fronte l'aveva ricevuta, ma aveva rifiutato di tornare a combattere, e aveva avvertito che stavano sottovalutando il nemico. «Sono stati colti di sorpresa dal fatto che l'esercito ucraino abbia resistito così ferocemente».

 

L'ex mercenario nel libro spiega di essersi accorto che la Russia stava preparandosi a questa guerra da molto tempo, investendo miliardi di dollari mentre nel suo Paese «le persone anziane sono costrette a vivere di pensioni umilianti».

 

marat gabidullin ex mercenario wagner 1

Oggi, scrive, sono tre distaccamenti di Wagner a partecipare ai combattimenti, a Mariupol e Kharkiv. «La nuova tendenza è scambiare il patriottismo con i dollari». Ma Gabidullin non è un pentito, né un delatore, come spiegano i curatori del volume, Ksenia Bolcharova e Alexandra Jousset. È un soldato, che si porta dietro tutte le contraddizioni dei russi contemporanei, che ha cominciato a scrivere ispirato dalla lettura dei Racconti di Sebastopoli di Tolstoj. Ex militare, poi passato alla criminalità, e infine alle operazioni militari segrete.

 

marat gabidullin ex mercenario wagner 8

Nel suo libro racconta la gavetta, la nomina a comandante, gli assalti alle città mentre le truppe di Assad restavano nelle retroguardie, la ferita provocata da una granata, proprio mentre stavano liberando Palmira dall'Isis. Tutti i fatti - sostiene - sono veri, solo i nomi sono cambiati. Così, il capo dell'organizzazione, il tenente colonnello Dimitrij Utkin, detto Wagner, è diventato Beethoven.

marat gabidullin ex mercenario wagner 6

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...