dahlia sky dakota skye

ANCHE I PORNODIVI SI SUICIDANO MA IL PORNO NON C'ENTRA NULLA - BARBARA COSTA: "DAHLIA SKY, ATTRICE 31ENNE, SI È SPARATA UN COLPO DI FUCILE. LOTTAVA CONTRO UN CANCRO AL SENO CON METASTASI DI QUARTO STADIO - AVVOLTA NEL MISTERO LA MORTE DI DAKOTA SKYE, PORNOSTAR 27ENNE E DA UN ANNO FUORI DAL PORNO, TROVATA SENZA VITA IN UN CAMPER IL 9 GIUGNO. SI VOCIFERA DI OVERDOSE DA FENTANYL, MA UNA SUA ZIA SU FACEBOOK HA RIVELATO CHE LA RAGAZZA SI È UCCISA DUE ANNI ESATTI DOPO IL SUICIDIO DI SUA MADRE…"

DAHLIA SKY E MANUEL FERRARA:

https://bit.ly/3kJmuWV

 

JAKE ADAMS E SCARLIT SCANDAL

https://bit.ly/3zq0B32

 

DAKOTA SKYE

https://bit.ly/3xZB2FV

 

Barbara Costa per Dagospia

 

dahlia sky tw

Dahlia Sky. Jake Adams. Dakota Skye. Il porno uccide? No. Se non nella misura del giudizio che da fuori gli si dà. Nel porno si muore, anche per suicidio, come si può morire in ogni altro ambiente, solo che quando qualcuno si ammazza nel porno tali tragiche notizie vengono usate dai media secondo la loro imposta narrazione che serve a puntare il dito contro un settore bollato come il male, da contrapporre a chi nella vita fa altro sicché fa il bene.

dahlia sky tw 1

 

La decisione di porre fine alla propria vita da parte di un attore porno va giudicata – qualora la si voglia giudicare – quale decisione ultima, definitiva ma personale di una singola psiche sconquassata da problemi privati empaticamente impossibili da condividere. Così è fuori luogo il clamore che si è fatto intorno al suicidio di Dahlia Sky, attrice porno morta il 30 giugno: questa 31enne si è sparata un colpo di fucile, nella sua macchina, in California, in San Fernando Valley.

 

dahlia sky gonzo girls 3

Dahlia era nel porno da 10 anni, mieteva successi, e era una ragazza sfortunata che lottava contro un cancro al seno con metastasi di quarto stadio. Non lo sopportava più, non ha visto vie d’uscita, e si è tolta la vita. La sua è stata presenza porno sfolgorante, con decine di nomination agli Oscar per 600 film tra cui spiccano quelli con Rocco Siffredi ("Rocco’s Coming in America"), Axel Braun (porn-parody di Star Trek, e Terminator), Manuel Ferrara ("Bailey Blue Wide Open"). 

 

jake adams 2

Fonti giornalistiche rilevano che era in povertà. Con quello che costa curarsi in America, c’è niente da stupirsi se aveva finito i soldi. Era una senzatetto? Vi sono foto social recenti di lei che distribuisce cibo ai poveri davanti ai centri di assistenza.

 

La tragedia di Dahlia Sky c’entra nulla con il presunto squallore che i media additano al porno. Come nulla c’entra la morte del regista e attore Jake Adams, perito in un incidente stradale il 14 luglio, a Los Angeles. La sua moto, sulla superstrada 101, presso Encino, si è scontrata con altri veicoli, e Jake è morto sul colpo. Aveva 29 anni, era nel porno da 5, nell’ultimo anno anche da produttore.

jake adams 1

 

E sempre nell’ultimo anno il suo nome era brillato nel gossip porno poiché fidanzato con Scarlit Scandal, la giovane e promettente vincitrice di premi Oscar 2021, tra cui Best Porno Novità. Seppur da ultimo gossip in crisi, Jake e Scarlit erano la coppia porno più glamour, scritturati per girare insieme fetish di dominazione. Jake Adams era un ragazzo laureato in economia, con un breve passato come gestore di ristoranti prima di iniziare a uscire con la pornostar Penny Brooks, e con lei e grazie a lei fare il salto nel porno.

 

La carriera di Jake somma 700 film e 263 milioni di views. I suoi social sono ora "incantati", eternamente fermi al lancio del suo ultimo porno del 14 luglio. Rimane invece avvolta nel mistero la morte di Dakota Skye, pornostar 27enne e da un anno fuori dal porno, trovata senza vita in un camper il 9 giugno. Si vocifera di overdose da Fentanyl, ma una sua zia su Facebook ha rivelato che Dakota si è uccisa due anni esatti dopo il suicidio di sua madre. Dakota era cresciuta con questa sua zia, la sua vera madre era tossicodipendente.

 

dakota skye

Anche Dakota per un periodo aveva fatto uso di droghe, ma sua zia attesta che da mesi era pulita, e che il gesto estremo è da mettere in correlazione a una Dakota da poco mollata da suo marito. Ma c’è pure chi dà la colpa ai social, a haters perseguitanti Dakota Skye per un suo topless davanti a un murales in onore di George Floyd. Foto hot postata sui social, e qui giudicata ferocemente irriguardosa.

 

dakota skye my brother's point of view

È corretto e necessario quanto scritto da Rocco Siffredi nel suo "Sex Lessons": negli ultimi tempi sono in aumento, nel porno – e non solo – i suicidi scatenati anche dall’odio social. Dalle ferite che provoca. Dall’incapacità di reagirne. Rocco è nel porno dal 1984 e, nei primi 30 anni della sua carriera, lui annota il suicidio di 5 colleghi: Pavel, ceco, per anni porno numero uno, e che un giorno si è sparato un colpo in testa in un bagno su un set perché era il terzo giorno consecutivo che non riusciva a ottenere una erezione; la pornostar americana Savannah, che si è uccisa dopo un incidente d’auto che le aveva sfregiato il viso; la francese Karen Lancaume, dopo le polemiche scatenate da un suo film; gli americani Jon Dough, dipendente da droghe, e Cal Jammer, uccisosi per una delusione d’amore.

 

dakota skye goes nuts

Oggi la media è salita: a fine 2017 in cronaca sono finiti ben 5 suicidi in 3 mesi, di attrici che non hanno retto l’odio haters. C’è chi sottovaluta tale pressione, dicendo che bisogna fregarsene, ma la fa troppo facile. Come ogni persona, chi fa porno cerca nei social sostegno e approvazione di ciò che fa.

 

Ma, coi social, basta un piccolo errore, una minima caduta, e il fallimento, minimo o grande che sia, è sotto gli occhi di chiunque, e chiunque si sente autorizzato a dire la sua, senza appello. Per alcune persone particolarmente fragili, la vergogna e il senso del ridicolo che si sentono piovere addosso, a valanga, virali, diventano un macigno impossibile da sostenere.

 

dakota skye 2

Ha detto Valentina Nappi: “Nel porno non ci sono più persone instabili e problematiche rispetto a altri settori lavorativi. Forse è il contrario. Ma la pornostar, con la sua arte, rappresenta il sesso senza sentimento, e questo è malvisto dalla nostra società, dove vale la regola che il sesso – specie per le donne – è giusto se è associato all’amore. Di conseguenza la pornostar è dipinta come una folle, una che ‘per forza’ non sta bene. E che ha meno diritto di esistere”. E Valentina Nappi ha perfettamente ragione.

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