nicola tanturli

UN ANNO FA ANCHE IL FRATELLO DEL PICCOLO NICOLA TANTURLI ERA FUGGITO DALLA CASA DELLA COMUNITÀ DEL MUGELLO DOVE VIVE CON I GENITORI: AVEVA PERCORSO UN CHILOMETRO SU UN SENTIERO NEL BOSCO, FINCHÉ UN ABITANTE DELLA ZONA L’HA TROVATO – I SANDALI, LE MACCHIE DI SANGUE IN CASA, LE NOVE ORE PASSATE DALLA SCOMPARSA ALL’ALLARME: TUTTE I NODI DA SCIOGLIERE

 

 

Giuseppe Scarpa per www.ilmessaggero.it

 

nicola con la mamma e il papa'

Torna il silenzio fra i boschi della Romagna Toscana, riecheggia solo il belato delle capre al Mugello dove resta un presidio dei carabinieri che continua a raccogliere elementi sulla scomparsa e sul ritrovamento di Nicola Tanturli, il bimbo di 21 mesi che per 31 ore ha tenuto tutti in apprensione innescando domande che, una volta registrato il lieto fine, punteggiano i due fascicoli giudiziari, senza nomi e senza ipotesi di reato, aperti dalla Procura e dalla Procura minorile di Firenze.

 

Un atto dovuto, in questi casi. Ora il bimbo, trovato da Giuseppe Di Tommaso, giornalista de "La vita in diretta" di Rai 1, è di nuovo a casa, a Campanara di Palazzuolo sul Senio, dopo gli accertamenti effettuati per precauzione all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. In pratica si è trattato di dargli tanto da bere, non finiva più di chiedere acqua il piccolo fuggitivo.

nicola tanturli

 

Nicola Tanturli è tornato a casa, le 30 ore nei boschi

A nemmeno due anni non si può però andare in giro per due notti nei boschi fittissimi con roveti, dirupi, calanchi, rocce scivolose, il cuore dell'appennino tosco-romagnolo che resiste alla siccità e non perde nemmeno una tonalità del verde punteggiato dal giallo delle ginestre: siamo a poca distanza dal paese di Palazzolo a 450 metri metri sul livello del mare e il caldo torrido di questo periodo ha aiutato Nicola a superare le notti, ma poi poteva accelerarne la disidratazione e la stanchezza.

 

nicola tanturli

Nel sottobosco sono evidenti i sentieri dei caprioli, ma anche quelli dei cinghiali e sono frequenti gli avvistamenti del lupo, che non è cattivo, ma che non ha letto la favola di Mowgly. 

 

Un paradiso per gli escursionisti a piedi e in bici, anche se non proprio abituali in questo versante della montagna, e per la comunità di alcune famiglie che ha deciso di abitarvi. Una comunità che un anno fa non aveva fatto in tempo ad allarmarsi come in questi giorni: il fratello maggiore di Nicola, che ora ha 4 anni, era riuscito ad allontanarsi dalla casa di sassi di Pina e Leonardo Tanturli.

 

Aveva percorso un chilometro, sempre su un sentiero nel bosco per fortuna in una zona non impervia come quella "scelta" domenica notte da Nicola. Era stato un abitante della zona a imbattersi in quel bimbo di tre anni, nessun adulto nei dintorni: l'ha preso in braccio e l'ha riportato ai genitori che non si erano ancora accorti della scomparsa del figlio.

leonardo tanturli 3

 

Ecco, allora adesso, prima di avventurarsi in giudizi, bisogna immaginarsi la vita dei Tanturli che, insieme ad altre tre famiglie, ha deciso di insediarsi in questi boschi trovando infine anche un buon equilibrio con la comunità locale che in questi giorni, con la pendemìa che ha finalmente allentato la presa, comincia a lievitare oltre i 1.100 abitanti come accadeva fino all'estate 2019.

 

A Campanara si coltiva la terra per quello che questa terra può dare, e quindi discretamente poco visto che si è deciso di non utilizzare mezzi pesanti e additivi artificiali, poi si alleva qualche capra per il latte e la carne e infine, il core business, le arnie: tante, un centinaio, per miele, pappa reale e cera d'api. Il tenore di vita lo decidono queste voci del bilancio e potete provare a immaginarlo, non è detto che sia peggio di quello del posto fisso in città.

Giuseppina Paladino

 

A ogni modo i due Tanturli lavorano dall'alba al tramonto, con il sole a fare da orologio. Tra le famiglie di Campanara ci si dà sempre una mano, anche per badare i bambini che crescono in fretta guadagnandosi, tra ginocchia sbucciate e "murloni" (lividi, in romagnolo) sulla fronte, una notevole antonomia.

 

 Anche troppa, in certi casi, perché poi un cancelletto, un recinto, un box, una cruna per i pulcini d'uomo, bisogna averli per fronteggiare il rischio di "fuga" che i piccoli evasori hanno sempre nell'indole. Sconfina, quello che è accaduto a Nicola, in una colpa di profilo penale per i genitori? Lo decideranno le procure: il rischio è quello di un'incolpazione per abbandono di minore. Inoltre verrà fatta, da parte degli esperti della procura minorile, una relazione sulla situazione dei bambini della famiglia Tanturli. Ripetiamo, sono atti dovuti in queste circostanze. Al momento si può intanto escludere la partecipazione di altre persone nella vicenda.

ricerche nicola tanturli 8

 

La ricostruzione più attendibile e molto terrena potrebbe essere questa, come ripetono in tanti in paese assecondando il racconto dei genitori che godono di massima comprensione, anche per rispondere ad esempio alle domande sul fatto che il bimbo sia stato ritrovato con i sandali e con appena una maglietta addosso, relativamente pulito, solo piccole escoriazioni.

 

leonardo tanturli 4

La sera di domenica, verso le 19, Nicola "ha finito le pile" ed è crollato addormentato. La mamma, con ancora due ore di luce da sfruttare, l'ha messo a letto così com'era: maglietta, sandali forse con un pannolino, forse no che non è ecologico, forse con uno di quelli di stoffa che non inquinano e che Nicola potrebbe avere perso o levatosi di dosso mentre caracollava oltre la soglia.

 

ricerche nicola tanturli

Al bambino sarebbe stato messo il pigiama più tardi, quando sarebbero stati terminati i lavori con il bestiame, l'orto e le api, lavori per i quali domenica è un sempre un giorno feriale, Da pochi giorni, ha detto il papà, Nicola era cresciuto al punto di poter arrivare alla maniglia della porta. Forse cerca di raggiungere la mamma che stava governando le capre (l'aveva fatto anche il giorno prima) a una cinquantina di metri dalla cascina, forse sente il fratello maggiore che gioca in cortile, poi perde l'orientamento e si avventura nel bosco - il bosco che fa da "recinzione" ai giardini delle case di montagna - prendendo un sentiero in discesa che poi non riesce più a seguire, si aggrappa ai rami, si punge le dita con le acacie,  trova passaggi fra i rovi.

 

nicola tanturli

Cammina fin che ce la fa, inciampa nelle pietre, si fa qualche graffio alle ginocchia e alle braccia, poi magari piange, chiama la mamma e infine ricrolla addormentato nella nicchia alla base di un albero. All'alba si sveglia e riprende a camminare, sempre in discesa, evitando grazie all'angelo custode dirupi e calanchi. E' un bimbo forte come tutti quelli che crescono in questi scenari, ma al levare del sole di martedì, dopo la seconda notte nel bosco, gli resta solo la voce per rispondere agli urli del giornalista Giuseppe Di Tommaso.

 

nicola tanturli 9

I genitori si sono accorti della sua scomparsa solo a mezzonotte di domenica e qui magari sono troppe quelle nove ore durante le quali hanno sperato di ritrovare Nicola con le loro forze e con quelle dei vicini, "battendo" la zona a ridosso della casa, chiamando Nicola, facendo rumore con pentole e stoviglie. L'episodio dell'anno scorso, terminato senza danni, con ogni probabilità, invece di alzare la soglia della preoccupazione ha finito per diventare una fonte di speranza: Nicola sarebbe stato facilmente e in fretta ritrovato nei pressi di casa. Non è stato così e ora il papà, a caldo, stravolto dall'emozione, promette di cambiare vita.      

 

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….