ANZIANO AL VOLANTE PERICOLO COSTANTE – UN 94ENNE HA INVESTITO UN PAPÀ E IL FIGLIO DI 2 ANNI CHE ATTRAVERSAVANO SULLE STRISCE PEDONALI A PIOVENE ROCCHETTE, IN PROVINCIA DI VICENZA – DOPO LO SCHIANTO L’UOMO HA TIRATO DRITTO: “NON MI SON ACCORTO DI NIENTE” HA DETTO IL NONNETTO CHE ADESSO È STATO DENUNCIATO PER OMISSIONE DI SOCCORSO – SULLE STRADE ITALIANE CIRCOLANO 60MILA ULTRA NOVANTENNI E…

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Massimo Sanvito per “Libero quotidiano”

 

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«Non mi sono accorto di niente». E forse forse c' è da credergli, perché a 94 anni suonati è fisiologico che la vista e l' udito perdano qualche colpo. I rischi, però, sono grandissimi quando di mezzo ci sono un volante e quattro ruote.

 

E ne sa qualcosa il papà investito martedì sera sulle strisce insieme al pargolo di due anni comodo nel passeggino, a Piovene Rocchette, ottomila anime in provincia di Vicenza. Il nonnino, dopo averli colpiti, ha tirato dritto come se nulla fosse. Pirata della strada più per caso che per colpa. Per fortuna, padre e figlio se la caveranno con qualche livido e tanto paura, ma il bilancio avrebbe anche potuto essere tragico. L' anziano, invece, è stato denunciato per omissione di soccorso.

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Senza alcun tipo di pregiudizio, diventa difficile non fare considerazioni sull' età del guidatore. Non che se ci fosse stato alla guida un ventenne sarebbe stato meno grave, ci mancherebbe, ma è chiaro che a oltre 90 anni i riflessi e la misura dello spazio possono giocare brutti scherzi.

 

Del resto, gli episodi non mancano. Anche perché, da nord a sud, sulle strade di tutta Italia circolano 60.000 ultra novantenni.

Un esercito di vecchietti, con la patente fresca di rinnovo, che si mettono al volante spesso e volentieri.

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IL TASSO DI INCIDENTI In Lombardia, secondo un' analisi del portale Facile.it sulla base dei dati del Ministero delle Infrastrutture, sono quasi 9.000, in Emilia Romagna 7.500, in Toscana quasi 6.000. E se un' automobilista di 40 anni spende in media 269 euro per assicurare il proprio mezzo, uno di 90 anni ne spende 484. È normale: le compagnie considerano principalmente il tasso presunto di incidentalità dell' assicurato e chi ha un' età così avanzata è ovviamente più esposto a rischio di "botti".

 

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Un caso simile a quello di Vicenza è capitato a fine luglio anche a Latina, dove un vecchietto di 90 anni a bordo della sua Mercedes classe A ha travolto due donne che stavano attraversando la strada. Ma oltre alle strisce pedonali tagliate come se non esistessero, a preoccupare sono casi ancor più gravi. Come i chilometri macinati in contromano su strade ad alto scorrimento, roulette russe che se non mietono morti è solo per pura casualità.

 

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È successo a inizio marzo sulla E45 che collega Arezzo a Perugia, quando un novantenne ha imboccato la strada nel senso sbagliato forse confuso dai lavori in corso e dal buio della notte. Si è fatto venti chilometri in contromano al volante della sua Punto senza che i clacson degli altri automobilisti riuscissero a frenarlo.

 

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Alla fine i Carabinieri sono riusciti a fermarlo all' altezza di Città di Castello: gli hanno appioppato una multa da mille euro, gli hanno ritirato la patente e pure sequestrato l' auto. Grazie a Dio non s' è fatto male nessuno, ma bisognare ringraziare che a quell' ora, per strada, non c' era praticamente anima viva.

 

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Peggio, invece, era andata un anno fa sulla tangenziale Sud di Padova. Una Hyundai, con a bordo un novantenne insieme alla moglie, aveva scambiato la rampa d' uscita per quella d' accesso facendosi poi due chilometri in contromano. Violentissimo e inevitabile lo schianto frontale con un' altra auto che percorreva il senso di marcia corretto, coi due nonnini ricoverati gravi all' ospedale.

 

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Non mancano poi i casi più curiosi. Come il vecchietto di 91 anni che a Monza sperona un motociclista, lo fa cadere sull' asfalto e gli provoca la rottura della clavicola. L' accusa non lascia spazio a dubbi: lesioni colpose. Si deve celebrare un processo per stabilire la pena da infliggere all' anziano automobilista, ma lui anticipa tutti. Non accetta di sporcarsi la fedina penale a 90 anni suonati e, insieme al suo avvocato, ricorre alla messa alla prova, quella pratica prevista dalla legge a favore delle persone incensurate per determinati reati. Ora, sta estinguendo la sua pena facendo volontariato in una cooperativa vicino casa.

 

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I RINNOVI Ma come funzionano i rinnovi delle patenti per chi non è più un ragazzino? Il codice della strada è chiaro: dopo gli 80 anni, ogni due anni, i vecchietti devono sottoporsi alla classica visita medica in autoscuola. "I medici sono molto fiscali e non si limitano alla semplice prova della vista, ma chiedono la lettura di tabelle colorate e testano anche la profondità.

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Al termine della visita possono anche chiedere certificati specialistici o rimbalzare gli anziani alla competente commissione medica", spiegano dall' Autoscuola Casati di Milano. La commissione è composta da un "pool" di esperti, quali neurologi, psicologi e tecnici della motorizzazione che hanno il compito di dare semaforo verde o rosso alle patenti.

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E in base alle diverse patologie possono anche optare per rinnovi limitati, anche di un solo anno anziché due come da prassi. "La maggior parte degli anziani che vengono "bocciati" ha problemi di vista, scarsa deam

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