cosulich

ARTISTI “FUORI” - APRE OGGI AL PALAEXPO’ LA QUADRIENNALE D’ARTE DI ROMA – LUCA BEATRICE: "LA MOSTRA TRASPIRA EROTISMO E L'EROTISMO È IL PRIMO PASSO DI UN'ESISTENZA FELICE - I CURATORI SARAH COSULICH E STEFANO COLLICELLI CAGOL OFFRONO UNA LETTURA INTERESSANTE DELL'ARTE ITALIANA, FUORI DALLA DICOTOMIA VECCHIO/GIOVANE" - I LAVORI FALLICI DI LYDIA SILVESTRI, LE FOTO DI LISETTA CARMI, LA RIVOLUZIONE IN TACCO 12 CINZIA RUGGERI – STRAORDINARIO OMAGGIO A SALVO E BUSSOTTI 

 

Sarah Cosulich michele-dottavio

LUCA BEATRICE per il Giornale

 

Mai più avrei pensato che andare a vedere una mostra fosse un'esperienza così emozionante e agognata quanto una partita di Champions League.

 

Segno dei tempi, dove tutto sembra più impossibile che difficile, e allora prendere il treno e farsi quattro ore di viaggio per arrivare a Roma acquisisce un significato finora impensato: alzare la testa, provare a non mollare, spiegare agli altri e a se stessi che la cultura è un bene primario, necessario più di tanti altri, e non va abbandonata a se stessa.

 

 

Apre oggi al pubblico la Quadriennale d'arte di Roma, presso la storica sede del Palazzo delle Esposizioni in via Nazionale, e il primo plauso va ai curatori Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, per averci creduto fino in fondo con pervicace insistenza. Altrove hanno gettato la spugna, qui quantomeno ci si prova, a esistere e resistere.

quadriennale di roma 2020 FUORI

 

La mostra resterà aperta fino al 17 gennaio 2021, ma c'è da augurarsi venga prorogata affinché in molti possano visitarla in momenti speriamo migliori. È un'edizione che scardina il consolidato sistema dei tanti commissari e di conseguenza dei tantissimi artisti, soluzione certo in grado di fornire un panorama molto ampio dell'arte italiana ma disordinato, fieristico, non più al passo con i tempi.

 

 

Cinzia Ruggeri Quadriennale 2020 FUORI

Questa invece è una mostra che, pur generosa, compie delle scelte riducendo a quaranta il numero delle presenze, con sale personali ordinate che permettono di capire e di leggere lo stato della ricerca. E una lettura interessante dell'arte italiana, fuori dalla dicotomia vecchio/giovane o dell'appartenenza ai gruppi storici Arte Povera, Transavanguardia e non solo.

 

Pittura e video, installazioni e disegni possono coesistere, non è certo dai linguaggi che passa la militanza. Molto dice il titolo, «Fuori», ricondotto alla trasgressione di un'arte che vuole agire oltre gli schemi. E il primo è proprio quello del «gender».

 

Quadriennale d’arte 2020 FUORI, In primo piano Chiara Camoni, sul pavimento Raffaela Naldi Rossano, alle pareti Diego Gualandris

Fuori è diventato per eccellenza l'acronimo del movimento omosessuale degli anni '70, ma vuole anche dire ciò che si sforza di andare oltre, lontano dall'accademismo e dall'ideologia, dalle convenzioni e dalla pigrizia. Indipendentemente dalle preferenze di ciascuno, la mostra traspira erotismo e l'erotismo è il primo passo di un'esistenza felice, una risposta alla pesantezza che ci viene imposta dalla cronaca. È una mostra rosa e celeste come i due grandi fiori del bouquet di Peter Halilaj e Alvaro Urbano, sposi gay che per convolare a nozze hanno dovuto superare ostacoli burocratici.

 

 

 È una mostra il cui asse portante del pianoterra si regge interamente sulle donne e non a parziale risarcimento, ma proprio perché alcune bravissime le conoscevamo già, altre sono davvero delle scoperte. Cominciando dalla scultrice lombarda Lydia Silvestri la quale, pur in uno stile che riprende Marini e Brancusi, sembra anticipare di trent' anni Sarah Lucas nei suoi oggetti fallici di splendida fattura.

Sarah Cosulich in azione

 

Michele Rizzo, Quadriennale d’arte 2020 FUORI

O le fotografie di Lisetta Carmi scattate al cimitero monumentale di Staglieno a Genova, dove le statue mute parlano; l'art-fashion di Cinzia Ruggeri di cui si propongono gli Stivali Italia, tocco glamour e femminile perché alla rivoluzione si potrà anche andare, ma in tacco 12.

 

Altro elemento interessante è la considerazione che l'arte non è una sola, ma un insieme di cose, un «oggetto» ibrido cui partecipano il teatro, la musica, la scenografia, l'attivismo. Idee che giustificano l'inclusione in mostra di Sylvano Bussotti, della Societas Raffaello Sanzio, di Zapruder e dei Tomboys Don't Cry, divertenti militanti transessuali. Tanti giovani nati dalla seconda metà degli anni '80 e tra loro spunta la bella pittura di Guglielmo Castelli e Diego Gualandris e spicca uno dei lavori più interessanti prodotti nel primo regime di clausura la scorsa primavera, una volta tanto nulla di solipsistico e onanista.

 

Petrit Halilaj e Alvaro Urbano, veduta dell’allestimento, Quadriennale d’arte 2020 FUORI

 

Cosa ci è mancato di più quando eravamo soli in casa? si chiede Giulia Crispiani. Il contatto e le relazioni con gli altri, restituendolo però a una dimensione reale, oltre l'illusorio schermo del pc e le dirette sui social.

 

 

A sessanta persone l'artista ha scritto e spedito una lettera vergata a mano come si faceva un tempo che ora è stata stampata sui cartoni delle pizzerie d'asporto e gira a Roma tra le consegne a domicilio. Al piano superiore, da sottolineare il doveroso omaggio a Salvo, uno dei più importanti e talentuosi pittori del secondo '900 italiano, cui è dedicata una vera e propria retrospettiva. Giova a tutte le opere, anche quelle meno brillanti, l'allestimento di Alessandro Bava, giovane architetto napoletano che ha inventato una macchina espositiva con strutture in cartongesso a dare l'impressione di uno studiato non finito.

Sylvano Bussotti, Quadriennale d’arte 2020 FUORI

 

Se proprio devo trovare un limite, ma siamo al tecnicismo per addetti, poco rappresentata è la generazione dei nati negli anni '60, quegli over 50 che sembrano in effetti dimenticati o almeno trascurati nella lettura critica odierna. Forse non è ancora tempo, oppure il tempo è già passato, prima o poi lo capiremo.

 

60 ANNI DI CREATIVITÀ FUORI DAGLI SCHEMI

Laura Larcan per “il Messaggero”

 

Nanda Vigo, Quadriennale d’arte 2020 FUORI

Il pirata folletto che esce da una gigantesca fragola, le foto ravvicinate (troppo) sul corpo di una donna che partorisce, il pugno meccanico che guarda l' affresco di Giotto, i fiori titanici che invadono le architetture. Ma non c' è il gusto dell' effimero. Tutt' altro. C' è la pittura che sembra riscoprire la sua autorevolezza bidimensionale, la scultura declinata per linguaggi e tecniche e l' installazione multimediale.

 

Isabella Costabile

Signore e signori, ecco a voi la creatività italiana degli ultimi sessant' anni va in scena con la Quadriennale di Roma che si apre da oggi (al 17 gennaio 2021) al Palazzo delle Esposizioni all' insegna delle misure di sicurezza in tempi Covid. Titolo, Fuori.

 

Sotto la cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol (e la presidenza illuminata di Umberto Croppi) la rassegna espositiva gioca su un allestimento intelligente, perfettamente calibrato sugli spazi colossali del Palaexpo (tra l' altro, finalmente liberato dopo anni dai ponteggi incancreniti: era ora).

 

isabella costabile

Il percorso gustoso inanella (tra sale, corridoi, scale, livelli inferiori) maestri affermati, storici e nuovi talenti, che offrono suggestioni continue, nel bene e nel male (le opere non convincono tutte nello stesso modo). Ma la Quadriennale resta comunque una mostra da vedere.

Con calma, con lentezza, con attenzione per i dettagli.

 

SPONSOR GUCCI L' ingresso, poi, è gratuito, grazie alla sponsorizzazione della maison Gucci che ha sposato l' iniziativa. Se non è una buona ragione questa. In ogni sala bisogna soffermarsi e gustarsi lo spettacolo. Le fotografie femminili e femministe di Lisetta Carmi, la video-performance di Monica Bonvicini con i suoi No Head Men, uomini senza testa incastrati in spazi bianchi e spettrali.

 

lisetta carmi

I disegni di Bruna Esposito, divertissement sul design di una toilette come se fosse uscito fuori da un laboratorio di Archimede. I murales di Cuoghi Corsello. Il bello della Quadriennale è proprio la scoperta ravvicinata di talenti, artisti italiani che vivono tra Berlino e Amsterdam. Raffaela Naldi Rossano porta le sue ceramiche smaltate con l' installazione Siamo i Nipoti delle streghe che non avete potuto bruciare. E la bellezza colorata onirica sorniona dei quadretti in ceramica di Alessandro Pessoli.

 

Isabella Costabile Quadriennale d’arte 2020 FUORI

SCALE E FIORI Anche le scalinate monumentali diventano parte integrante del percorso con gli interventi artistici, tra pitture murali e i fiori giganteschi della coppia Petrit Halilaj e Alvaro Urbano. Spicca la pittura tradizionale di Salvo con le sue città metropolitane che sembrano uscire da epoche di inizio 900 tra suggestioni surrealiste e sguardi energici futuristi.

 

Salvo quadriennale

Non mancano exploit lungo il percorso, come l' installazione ambientale di Benni Bosetto in cui riecheggiano voci e rumori mentre a terra sembrano vivere creature organiche, e i video sulle colonie africane degli anni 30 di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi. Da non perdere la sala dedicata a Silvano Bussotti maestro della contaminazione delle Arti, tra grafica, musica e scenografia, dove spicca un disegno raffinatissimo che esegui all' età di 12 anni.

 

UNDER 28 Tra cripte ideali e racconti fantastici di gargoille, sfilano anche i creativi under 28 selezionati tra le Accademie di Belle Arti italiane grazie al premio AccadeMibact curato da Ilaria Gianni con l' obiettivo di indagare e svelare la scena attuale dell' arte italiana.

Salvo - Autoritratto come Raffaello

 

«Il ruolo della Quadriennale è ripensare il presente, l' attualità della creatività italiana», spiega Sarah Cosulich. Perché oltre le installazioni più teatrali e scenografiche, si trovano finalmente piccoli grandi disegni e quadri di una raffinatezza genuina.

 

Via Nazionale 194, mar-dom, 11-20, sab 11-22. Lun chiuso. Ingresso gratuito su prenotazione (www.quadriennale2020.com)

quadriennale - opera di Tomaso De Luca

Sarah Cosulich Anna Federici

luca beatricequadriennale 2lydia silvestri 2giulia crispianilisetta carmilydia silvestri monica bonviciniquadriennale 11

vetrugnoPetrit Halilaj e Alvaro Urbano -Quadriennale di Roma 2020 FUORI quadriennaleDago e Sarah Cosulich

 

Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol quadriennale 8Sarah Cosulich in azioneLISETTA CARMI

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…