cibo aiuti famiglia caritas

AUMENTANO LE FAMIGLIE SENZA SOLDI E CIBO: DA MILANO A PALERMO LE RICHIESTE DI AIUTO SONO CRESCIUTE ANCHE DEL 50% - I FONDI E I BUONI SPESA ASSEGNATI AI COMUNI NON BASTANO - NEL PIENO DELL’EMERGENZA CI SONO OPERAI IN NERO, PRECARI, LAVORATORI ATIPICI, COMMERCIANTI…

Laura Anello per “la Stampa”

 

LEOLUCA ORLANDO

Lo aveva detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il primo a lanciare l' allarme dopo il tentativo di razzia organizzato in un supermercato. «Il problema non è solo della mia città, e non è solo del Sud, i miei colleghi del centro e del Nord Italia se ne sono resi conto».

Certo è che da un capo all' altro della penisola, i Comuni sono impegnati in una lotta contro il tempo per distribuire pacchi e buoni spesa a poveri e nuovi poveri che si sono ritrovati con la dispensa e il portafoglio vuoto.

 

Un mondo trasversale: operai in nero, precari, ma anche lavoratori atipici e commercianti costretti a fare i conti con zero introiti. La nuova emergenza Il tema del cosa mettere a tavola sembrava questione che non apparteneva più agli italiani - se non alle fasce più fragili e marginali - ma la paralisi del Covid-19 ha riportato le lancette della storia molto indietro.

LEOLUCA ORLANDO

 

Secondo Caritas italiana, le richieste di aiuti alimentari sono aumentate in tutto il Paese dal 20 al 50 per cento. Richieste alle quali la Conferenza episcopale ha risposto mettendo a disposizione due dei dieci milioni utilizzati dalle 218 Caritas diocesane per interventi di prima emergenza, con pacchi da asporto, pacchi a domicilio e buoni spesa. Altri quattro milioni sono stati destinati ai territori più colpiti dall' epidemia. I Comuni, invece, sono impegnati nella distribuzione della loro quota dei 400 milioni messi a disposizione dal governo.

 

pasti caritas

A Palermo, epicentro simbolico dell'emergenza alimentare, in quattro giorni sono arrivate 15 mila domande al bando promosso dall' amministrazione: un boom che ha costretto il Comune a sospendere l' accoglimento di nuove richieste fino a lunedì per esaminare intanto quelle già arrivate. Oggi saranno contattate le prime famiglie: importante dare un primo segnale, per disinnescare la bomba sociale. Le risorse sono quelle messe a disposizione dallo Stato (a Palermo sono andati circa 5 milioni euro), cui si aggiungono quelle della Regione, che ha stanziato cento milioni per i Comuni dell' Isola.

 

Il supporto Il tema è come dare questi aiuti e in che forma. «Non è ipotizzabile stampare e mettere in circolazione buoni pasto cartacei per oltre cinque milioni di euro - dice l' assessore ai Servizi sociali, Giuseppe Mattina - e c' è un problema di livello di alfabetizzazione digitale dei beneficiari, per cui non sono ipotizzabili soluzioni interamente basate su strumenti digitali dematerializzati». In sostanza bisognerà che i cittadini vadano fisicamente in una delle postazioni che il Comune sta per allestire nelle circoscrizioni, per completare la procedura e ritirare successivamente il buono pasto. Non sarà facile.

mensa caritas

 

A Milano, invece, dove il Comune potrà spendere poco più di sette milioni, l'obiettivo è di raggiungere tra le 50 e le 60 mila famiglie con circa 150 euro per due mesi. Tre le strade individuate: potenziare la distribuzione del pacco alimentare già attivata in città da un mese, intercettare le famiglie in maggiore difficoltà economiche che nei mesi scorsi avevano fatto richiesta di un sostegno e per le quali non c'erano risorse, infine individuare i nuovi poveri scaturiti dall' emergenza.

 

MENSA CARITAS

E se Bologna, con i suoi due milioni di euro a disposizione, si attrezza per dare buoni spesa dematerializzati tra i 150 e i 600 euro, a seconda del nucleo familiare, per una platea di 6.700 persone, a Roma - la città che ha avuto più di tutte le altre, circa 15 milioni - il presidente e alcuni consiglieri della Terza circoscrizione lanciano l' allarme: «I municipi sono stati estromessi dalle procedure - dice il presidente, Giovanni Caudo - è stato tutto accentrato su Roma Capitale. Fatto sta che le richieste si chiuderanno il 16 aprile e poi partirà la disamina. Probabilmente il buono spesa arriverà alla fine di aprile mentre l' urgenza è adesso».

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”