laboratorio wuhan joe biden

AVEVA RAGIONE TRUMP: E' UN "VIRUS CINESE" – IL DIPARTIMENTO DI STATO USA, CON BIDEN PRESIDENTE, ATTACCA LA MISSIONE DELL’OMS A WUHAN: “I CINESI NON HANNO OFFERTO LA TRASPARENZA DI CUI LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE HA BISOGNO” – UN CONSIGLIERE DELL’OMS ROMPE IL MURO DI OMERTÀ: “I NOSTRI INVESTIGATORI SBAGLIANO NEL DIRE CHE NON DOVREMMO ESAMINARE TUTTE LE POSSIBILI IPOTESI, INCLUSA LA FUGA ACCIDENTALE DAL LABORATORIO…”

Maurizio Tortorella per “La Verità”

 

joe biden

La missione dell'Organizzazione mondiale della sanità a Wuhan è terminata da meno di 24 ore, e già si scatenano le polemiche. I 17 esperti scelti dall'Oms, del resto, non hanno risolto nessuno dei misteri sull'origine della pandemia di Covid-19.

 

Le ipotesi sul tavolo erano fondamentalmente tre prima della loro missione, ma tre restano anche dopo la sua conclusione: il virus potrebbe aver fatto un «salto» di specie da un animale all'uomo; ma potrebbe esserci stata anche una contaminazione attraverso cibi trattati lungo la catena del freddo; oppure il Covid potrebbe essere il frutto di esperimenti realizzati all'interno dell'Istituto di virologia di Wuhan, sul quale da tempo incombono allarmi e sospetti.

 

pipistrello

Nei laboratori di quell'Istituto i 17 scienziati dell'Oms hanno condotto una visita di poche ore, un sopralluogo che come tutta la missione s' è svolto sotto l'occhiuta sorveglianza di 17 tecnici cinesi, i «commissari politici» che il regime di Xi Jinping ha affiancato loro come ombre.

 

donald trump

Malgrado la fretta e l'opacità, ieri il team dell'Oms ha dichiarato «estremamente improbabile» la tesi di una fuga del virus dal laboratorio e ha addirittura «raccomandato di non condurre ulteriori studi al riguardo».

 

I 17 scienziati sembrano convinti che l'ipotesi più probabile sia che il Covid abbia avuto «un serbatoio naturale nei pipistrelli» venduti al mercato di Wuhan, ma hanno aggiunto che «è improbabile che questi animali vi fossero un anno fa». Insomma, un nulla di fatto.

 

Jamie Metzl

Il Dipartimento di Stato americano, che sotto l'amministrazione di Donald Trump aveva accusato la Cina di aver condotto esperimenti illeciti di guerra biologica nel laboratorio di Wuhan, e ipotizzato che il Covid ne fosse il frutto avvelenato, non ha cambiato idea sotto la nuova gestione di Joe Biden: ieri ha rimproverato a Pechino di «non aver garantito alcuna trasparenza alla missione» e ha chiesto di avere il rapporto dell'Oms per farlo analizzare da suoi esperti.

Peter Daszak

 

Il governo statunitense ha sostenuto che «i cinesi non hanno offerto la trasparenza di cui la comunità internazionale ha bisogno, in modo che si possano impedire nuove pandemie». Pechino ha risposto invitando Washington a «mantenere un atteggiamento aperto e scientifico».

 

Poi ha provocatoriamente chiesto agli esperti dell'Oms di condurre «studi sulle origini del coronavirus negli Stati Uniti» e ha aggiunto che «il Covid è emerso in varie parti del mondo nella seconda metà del 2019». Non è una novità: nei mesi scorsi i cinesi hanno sostenuto che anche l'Italia sia una delle potenziali «culle» del Covid.

la virologa shi zhengli laboratorio di wuhan

 

Anche l'Oms pare divisa. Al suo interno c'è chi si dice convinto che l'Istituto di virologia sia innocente: come Peter Daszak, uno degli esperti spediti a Wuhan dall'Oms, che ha invitato a «non fare troppo affidamento sulle informazioni dell'intelligence americana, sempre più superficiali sotto Trump e francamente sbagliate per molti aspetti».

 

Ma un altro consigliere dell'Oms, Jamie Metzl, ieri ha detto il contrario: «I nostri investigatori a Wuhan», ha scritto su Twitter, «sbagliano al 100% nel dire che non dovremmo esaminare tutte le possibili ipotesi, inclusa la fuga accidentale dal laboratorio».

 

il laboratorio di wuhan

Quel che oggi è evidente, comunque, è che la missione dell'Oms è riuscita solo a riportare al punto di partenza la battaglia propagandistica degli inizi della pandemia, quando Washington accusava Pechino di aver creato il virus, e Pechino accusava Washington di averlo introdotto in Cina con i suoi soldati, impegnati nell'ottobre 2019 nei «Giochi sportivi mondiali militari», svolti proprio a Wuhan.

 

mercato di wuhan

Resta il fatto che il team dell'Oms non ha avuto libertà d'indagine. E questa è soltanto l'ultima delle colpe rinfacciate al suo direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus, l'ex ministro etiope della Sanità più volte accusato di complicità con il regime cinese che nel 2017 aveva potentemente contribuito a eleggerlo in quel ruolo. La missione è anche iniziata troppo tardi, oltre un anno dopo la dichiarazione ufficiale della nuova malattia da parte delle autorità cinesi (era il 31 dicembre 2019).

 

pipistrelli

Il team dell'Oms è atterrato a Wuhan lo scorso 14 gennaio, ma ha potuto muoversi solo dopo due settimane per la quarantena imposta dalle autorità cinesi, così ha avuto solo una dozzina di giorni per sopralluoghi e verifiche sul campo. Ed è vero che i suoi 17 membri sono entrati nel laboratorio dei misteri. Ma un anno dopo lo scoppio della pandemia era ovvio che, se in quell'edificio ci fossero state prove di un incidente o ancor peggio di test di guerra biologica, la struttura militare che governa l'Istituto avrebbe avuto tutto il tempo di cancellarne le tracce.

 

trump xi jinping

Per di più, la missione dell'Oms s' è trasformata a tratti in un imbarazzante strumento di propaganda per il regime: nel secondo giorno di sopralluoghi, per esempio, i poveri 17 esperti sono stati trascinati alla mostra con cui il Partito comunista cinese ha reso omaggio «al personale sanitario che ha sconfitto il virus». Il team dell'Oms è stato accolto in uno stanzone affollato di macabri manichini in tuta da infermiera e costellato da mille bandiere rosse. Gigantografie del presidente Xi dominavano la sala, e grandi pannelli celebravano la memoria di medici e infermieri uccisi dal coronavirus. Non propriamente quel che avrebbe dovuto osservare una missione d'indagine.\

mercato wuhan 1laboratorio wuhanla famiglia rimasta nascosta al mercato di wuhan per due MESIil laboratorio di wuhananimali al mercato di wuhan nel laboratorio di wuhanpipistrelli e uominimercato wuhan 2

 

mercato di wuhanLABORATORIO DI WUHAN LABORATORIO DI WUHAN

 

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…