azzolina

AZZ…OLINA CHE IDEONA! MENTRE IL RIENTRO A SCUOLA È A RISCHIO, TRA PROFESSORI CHE MANCANO E INCERTEZZE SULL’ADEGUAMENTO DEGLI EDIFICI SCOLASTICI, LA MINISTRA PENSA SOLO AI "BANCHI DINAMICI", INCUBO DEI PRESIDI VISTO CHE OGNI POSTAZIONE COSTA 300 EURO – NON BASTA SVENTOLARE I 2,5 MILIARDI: "CI SONO FONDI PER ASSUMERE 50MILA PERSONE". PECCATO CHE LE CATTEDRE VACANTI SIANO 85.150...

Patrizia Floder Reitter per “la Verità”

 

LUCIA AZZOLINA AL MARE

Mentre il mondo della scuola cerca disperatamente di scongiurare una riapertura a settembre nel caos, senza docenti e numero di aule a sufficienza, il ministro dell'Istruzione insiste nel dare indicazioni che aumentano le incertezze. Ieri in Senato, durante l'audizione in commissione Cultura, Lucia Azzolina è tornata sul tema a lei caro dei banchi che vuole «più dinamici, in un'ottica di innovazione costante e della costruzione di ambienti didattici più moderni».

 

Il ministro li immagina colorati, singoli e adattabili, per recuperare spazio e consentire di rispettare il metro di distanza dagli allievi, ma i presidi hanno ben altre preoccupazioni per la testa che spendere soldi in nuove postazioni, ciascuna delle quali costa almeno 300 euro. Devono adeguare gli edifici scolastici alle normative sulla sicurezza, controllare con il metro le misure delle aule, pensare a dove mettere gli studenti che non riescono a sistemare, sanno che i bagni dovranno essere lavati a ogni utilizzo quindi ci vorranno altri bidelli e già questa organizzazione toglie loro il sonno.

 

AZZOLINA BOCCIATA

Poi, anzi ancor prima, c'è la questione irrisolta degli insegnanti che mancano. «Con i fondi possiamo assumere fino a 50.000 persone, tra personale docente e non docente con contratto determinato», sostiene il ministro Azzolina, sventolando i 2,5 miliardi di euro che sarebbero pronti per la scuola.

 

scuola mascherine

Peccato che per l'anno scolastico 2020-2021 le cattedre vacanti siano 85.150, quindi mancano i soldi per portare in classe altri 40.000 professori (più i 50.000 di sostegno) e non ci sarà il concorso facilitato per i precari previsto per quest' estate. Eppure una soluzione ci sarebbe: «Due nostri sub emendamenti al decreto Rilancio ora alla Camera, fotocopia di emendamenti al decreto Scuola bloccati dalla maggioranza, se approvati consentirebbero a settembre di stabilizzare fino a 100.000 insegnanti per titoli e servizio», sottolineava ieri il senatore Mario Pittoni, responsabile del dipartimento Scuola della Lega.

LUCIA AZZOLINA

 

L'Azzolina non dà risponde, è serena: «La scuola non ha mai abbandonato le studentesse e gli studenti». Assicura: «Le attività didattiche riprenderanno in presenza e in sicurezza su tutto il territorio nazionale. Le singole scuole saranno chiamate ad operare nel rispetto di un complesso equilibrio tra sicurezza, benessere socioemotivo di studenti e personale scolastico, qualità dei contesti e dei processi di apprendimento e rispetto dei diritti costituzionali alla salute e all'istruzione».

 

conte azzolina

I consueti slogan dell'Azzolina, che non tranquillizzano i genitori in ansia per lezioni ridotte, spacchettamento delle aule, incerti se i figli dovranno utilizzare o meno le mascherine ma ancor più spaventati dall'idea che centinaia di migliaia di alunni siano «a rischio» perché mancano aule. La visione della «nuova scuola» che anima il ministro pentastellato e modula il suo linguaggio, sembra attingere termini e suggestioni dalla task force che ha messo in piedi al Miur.

 

azzolina 3

Basta rileggersi l'intervista di poche settimane fa sulle tecnologie emergenti, rilasciata da Cristina Pozzi, amministratore delegato e cofondatore di Impactscool, per avere un'idea di cosa passa per la testa in viale Trastevere. La professionista è anche una degli esperti nominati dall'Azzolina e spiegava che «settembre è alle porte ma la scuola del futuro si può fare già da domani».

 

Precisava: «Il nostro goal è fornire un metodo attraverso cui dare modo a ragazzi tra i 14 e i 24 anni e insegnanti di leggere e scrivere il futuro. In due parole il futures literacies», cioè l'alfabetizzazione dei futuri. In quale accidente di modo, era descritto poche righe più sotto: «Puntiamo a introdurre competenze digitali di base ma anche avanzate, dall'intelligenza artificiale alla robotica, dalla realtà virtuale aumentata ai quantum computer, che coniughino tecnologia e scienze umanistiche in progetti interdisciplinari di gruppo.

LUCIA AZZOLINA

 

Guidati da competenze di futures literacies, in contesti progettuali, per gruppi di interesse e non solo di età e attraverso un'educazione al group thinking che insegna a discostarsi dall'opinione preponderante nell'ottica di una educazione ad una cittadinanza globale». L'esperta nemmeno prende in considerazione che siamo nel campo delle ipotesi spaziali rispetto alla realtà scolastica italiana, e insiste: «La scuola del futuro è illiberamente partecipativa, aperta e situata a livello locale nel proprio contesto, ma anche in quello planetario.

scuola mascherine

 

In un termine è "glocal" l'unica forma di globalizzazione che può funzionare». Se questo è il pensiero di un membro della task force voluta dall'Azzolina, si capisce perché il Miur non riesce a fare una semplice cosa: assicurare la ripartenza della scuola a settembre. Unica nota positiva ieri, nel clima di incertezza anche per gli atenei, è stata la notizia che sono aperte le iscrizioni per i bandi di ammissione per il prossimo anno accademico presso i Collegi universitari di merito, residenze che prevedono percorsi formativi d'eccellenza per i migliori studenti universitari.

azzolinalucia azzolina 4lucia azzolinalucia azzolina 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…