bambino sigaretta

BABY CONTRABBANDIERI PIENI DI BIONDE - BAMBINI DI DIECI ANNI PER STRADA A VENDERE SIGARETTE, SONO LORO A CONSIGLIARE LA MARCA MIGLIORE ALL'ACQUIRENTE. SIAMO NEL CENTRO STORICO DI NAPOLI MA  LE IMMAGINI RIPRESE DA ''STRISCIA'' (VIDEO) NON VALGONO SOLO IN QUESTA CITTÀ: SOLO LO SCORSO ANNO NEL NOSTRO PAESE SONO STATE FUMATE QUATTRO MILIARDI DI SIGARETTE CONTRAFFATTE O CONTRABBANDATE

 

 

Daniela Uva per “il Giornale

 

SIGARETTE DI CONTRABBANDO

Bambini di dieci anni per strada, vendono sigarette, sono addirittura loro a consigliare la marca migliore all' acquirente. Siamo nel centro storico di Napoli e le immagini riprese di recente da Striscia la notizia ricordano i film del neorealismo, gli Sciuscià di un tempo. E allo stesso tempo raccontano una storia che è tornata ordinaria amministrazione. Non solo a Napoli.

 

I nuovi soldati semplici del commercio illegale delle «bionde» sono minorenni, spesso in tenera età. Il modello di business è quello messo in luce da un' operazione della Guardia di finanza di Roma di qualche tempo fa: sotto i riflettori degli investigatori è finita una banda di contrabbandieri che, fra Milano e Novara, faceva entrare sigarette illecite in Italia utilizzando come corrieri, nei principali aeroporti, ragazzini insospettabili. Il fenomeno si sta diffondendo, conferma Francesco Marigliano, presidente provinciale dei tabaccai di Napoli:

 

SIGARETTE DI CONTRABBANDO

 «Le tabaccherie abusive allestite in case o garage stanno aumentando in modo esponenziale racconta -. In molti (...) (...) casi dietro i banconi ci sono minorenni usati dai loro genitori. Questi ultimi spesso incassano il reddito di cittadinanza, gli ultimi arresti sono di pochi giorni fa, e non vogliono rischiare di perderlo apparendo di persona». Questo crea un paradosso: «In Italia c' è una legge, sacrosanta, che impedisce ai tabaccai di vendere pacchetti ai ragazzini. Poi però dobbiamo fare i conti con contrabbandieri in erba, che gestiscono il traffico al posto degli adulti».

 

Il traffico è sempre più florido, complice la depenalizzazione del reato, diventato ormai solo un illecito amministrativo. Insomma chi pensava che il contrabbando delle sigarette fosse relegato nel passato, in quegli anni Ottanta e Novanta caratterizzati da un boom senza precedenti del fenomeno, deve ricredersi.

 

SIGARETTE DI CONTRABBANDO

Dopo l' Operazione Primavera condotta alla fine degli anni Novanta, la guerra vinta dallo Stato contro il contrabbando fra le due sponde dell' Adriatico, il business è tornato a crescere. E oggi rappresenta una voce importante nel «bilancio» della malavita.

 

QUESTIONE DI PREZZO

Solo lo scorso anno nel nostro Paese sono state fumate quattro miliardi di sigarette contraffatte o contrabbandate. Alle casse dello Stato tutto questo è costato circa 750 milioni di euro, 90 milioni in più rispetto al 2017. I dati, contenuti dello studio Project Sun di Kpmg, dimostrano che, a fronte di un costante calo dell' utilizzo di tabacco, quello di provenienza illecita è cresciuto costantemente fino a raggiungere il 5% dei consumi, pari a oltre quattro miliardi di bionde. Ma la percentuale cambia molto da città a città, e arriva al record del 30 per cento registrato a Napoli. Il che equivale a dire che nel capoluogo campano tre sigarette su dieci sono illegali. «A spingere gli affari è l' enorme differenza di prezzo.

 

Un pacchetto venduto in tabaccheria costa mediamente cinque euro, per uno illecito ne bastano due spiegano dal Comando generale della Guardia di finanza, terzo reparto operazioni -. Nel nostro Paese arrivano le cosiddette sigarette cheapwhite, sono quelle prodotte in alcuni Paesi extra Ue come per esempio Cina e Malesia. Hanno costi molto bassi e quindi possono essere vendute a meno della metà delle altre, anche se sono estremamente pericolose per la salute: oltre a essere dannose in quanto sigarette, non rispettano i requisiti comunitari. Queste rappresentano circa il 60% dei sequestri.

SIGARETTE DI CONTRABBANDO

 

Poi arrivano i prodotti di marca contrabbandati e quindi privi del sigillo del monopolio. Infine ci sono le bionde contraffatte, che hanno l' aspetto delle più note marche multinazionali ma il cui contenuto esula da qualunque controllo. Stiamo parlando del 10% dei rinvenimenti».

 

Nel complesso il traffico genera un giro d' affari globale di circa 10 miliardi di euro l' anno, che ha ricadute non solo sulle casse erariali ma anche sui guadagni delle rivendite autorizzate. «Mediamente in Italia le tabaccherie perdono il 30 per cento del fatturato annuo prosegue Marigliano -. Mentre ad aumentare sono i punti vendita illegali, ricavati nelle abitazioni, nei garage e nei sottoscala. Da anni chiediamo un intervento normativo, anche perché dal 2015 il reato è declassato a illecito amministrativo».

SIGARETTE DI CONTRABBANDO

 

Nel frattempo il business è tornato nelle mani della malavita, che lo usa per fare cassa in modo facile e senza rischi. «Le organizzazioni criminali di grandi dimensioni subappaltano gli affari a piccoli clan, spesso a conduzione familiare. In cambio chiedono una percentuale degli introiti confermano le Fiamme gialle -. Per le mafie il contrabbando di sigarette è diventata un' attività collaterale, ma comunque redditizia».

 

La situazione è diversa dagli anni Novanta, quando in molte città italiane i banchetti di bionde spuntavano a ogni angolo di strada e i centri di Regioni come la Puglia vedevano colonne di blindati della Guardia di finanza pronti a speronare i contrabbandieri appena sbarcati, mentre i motoscafi carichi di pacchetti facevano la spola fra le due sponde dell' Adriatico. Oggi il commercio è più sommerso e silenzioso. «Siamo di fronte a una professionalizzazione delle attività criminali riferiscono dal comando delle Fiamme gialle -. Il grosso non arriva più da Albania e Montenegro, ma in container che viaggiano attraverso l' Oceano per raggiungere i principali porti italiani, soprattutto La Spezia, Genova, Trieste, Ancona, Bari e Gioia Tauro.

 

Arrivano dagli Emirati Arabi, dalla Cina e dal Sud Est asiatico. Ma anche da Paesi dell' Ue come Bulgaria e Polonia, o extra Ue come Ucraina, Bielorussia e Russia. In questo caso le bionde viaggiano via terra, nascoste nei tir, verso Trieste o il Trentino Alto Adige».

SIGARETTE DI CONTRABBANDO

 

ARRIVANO LE MACCHINE

Anche lo sforzo delle Forze dell' Ordine è cambiato. «Le operazioni sono diventate mirate, chirurgiche dicono i finanzieri -. I carichi dei tir vengono studiati attraverso i documenti di circolazione e i tracciati Gps. Contano indagini, intercettazioni e pedinamenti». Eppure arginare il fenomeno è sempre più difficile.

 

Anche perché la malavita è diventata sofisticata. Lo dimostra il sequestro di alcune fabbriche di sigarette contraffatte all' interno del territorio italiano. «Fino a qualche anno fa gli stabilimenti abusivi erano concentrati nei Paesi dell' Est Europa, oggi sono anche in Spagna e da noi. Di recente ne abbiamo scoperto uno nella provincia di Pavia e un altro non lontano da Caserta. Entrambi sono stati chiusi, ma al loro interno sono state trovate 40 tonnellate di sigarette, pronte per essere commercializzate».

SIGARETTE DI CONTRABBANDO

 

Lo scorso anno un' altra fabbrica illegale era stata intercettata ad Acerra, in provincia di Napoli. Era ricavata all' interno di un capannone di mille metri quadrati, anche qui sono state sequestrate trenta tonnellate di tabacco lavorato, e poi filtri, cartine e materiale di confezionamento, oltre a prodotti per la lavorazione e moderni macchinari per la fabbricazione delle sigarette. «Ovvio, tutto questo preoccupa - conclude il rappresentante dei tabaccai napoletani -, questi prodotti contengono additivi nocivi, banditi all' interno dell' Unione europea. Sono sostanze in grado di rendere ancora più dannose le sigarette, già di per sé pericolose. Ma a colpire è soprattutto il fatto che nel nostro Paese l' attenzione intorno a questo tema è calata.

 

Negli anni Novanta c' è stata la volontà politica, molto forte, di fermare il contrabbando e i traffici illeciti sull' Adriatico, considerato in quel momento strategico anche dal punto di vista militare. Oggi la situazione è diversa, la politica è distratta. E da sole le Forze dell' Ordine non riescono a fermare il fenomeno: possono effettuare sequestri ma non hanno gli strumenti per colpire la rete di vendita».

SIGARETTE DI CONTRABBANDO

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…