BANDO ALLA PLASTICA! – DITE ADDIO A PIATTINI E BICCHIERI USA E GETTA! IL CONSIGLIO EUROPEO A DATO IL VIA LIBERA ALLA DIRETTIVA CHE VIETA DAL 2021 TUTTI I PRODOTTI IN PLASTICA MONOUSO, E PURE AI COTTON FIOC – GLI STATI SI SONO PURE IMPEGNATI A RECUPERARE IL 90% DELLE BOTTIGLIE DI PLASTICA – NEI MARI È EMERGENZA VERA: È COME SE OGNI ANNO 66MILA CAMION GETTASSERO LA SPAZZATURA IN ACQUA…

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Francesco Malfetano per “il Messaggero”

 

plastica mare plastica mare

Addio a piatti, posate e cannucce usa e getta. Ieri il Consiglio europeo ha dato il via libera formale alla direttiva che dal 2021 vieta gli oggetti in plastica monouso. A cambiare però non saranno solo le nostre abitudini a tavola, con il provvedimento di ieri l' Unione Europea ha bandito anche le aste per palloncini e i tanto chiacchierati bastoncini cotonati.

 

esagerare con gli imballaggi 8 esagerare con gli imballaggi 8

Più a lungo termine inoltre, le novità riguarderanno anche le bottiglie in plastica con gli Stati membri che si sono impegnati a raggiungere una quota di raccolta differenziata dei contenitori pari al 90% entro il 2029. Non solo, è stato anche stabilito che le bottiglie dovranno essere composte sempre più da materiali riciclati: almeno il 25% entro il 2025 e il 30% entro il 2030.

 

posate di plastica posate di plastica

NUOVO PERCORSO

Le nuove norme sono state accolte con entusiasmo da Greenpeace che ha commentato definendole «un grande primo passo per voltare pagina», e anche dal ministro dell' Ambiente Sergio Costa. «Queste regole segnano la fine ma anche l' inizio di un percorso - spiega - quello di un' Europa sempre più libera dalla plastica, grazie a nuove norme più stringenti. L' Italia, capofila nella grande battaglia, non abbasserà la guardia: vogliamo essere tra i primi paesi a recepire la direttiva».

 

D' altronde l' emergenza riguarda da vicino il nostro Paese. «Secondo alcuni studi - continua Costa - i livelli di contaminazione da microplastiche nella colonna d' acqua a Portici (golfo di Napoli) e alle Tremiti sono paragonabili a quelli riscontrati nei grandi vortici oceanici».

 

inquinamento plastica 1 inquinamento plastica 1

UN' EMERGENZA

Un' emergenza vera e propria esplosa a partire dagli anni Sessanta quando la produzione di plastica è aumentata di circa venti volte. Un' invasione che ha reso questo materiale indispensabile per molti aspetti della vita di tutti i giorni grazie al suo basso costo e alla sua multifunzionalità che però devono essere bilanciati con l' impatto negativo che ha sull' ambiente e sulla salute.

 

I RIFIUTI IN EUROPA

il generale sergio costa il generale sergio costa

Solo nel Vecchio Continente si producono circa 26 milioni di tonnellate di scarti di plastica all' anno di cui solo il 30 per cento al momento riciclabile. Di questi finiscono nel mare tra le 150 mila e le 500 mila tonnellate: in pratica è come se ogni dodici mesi 66 mila camion della spazzatura gettassero i loro carichi direttamente in acqua. Una situazione insostenibile che, come ha spiegato la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi commentando l' ok alla direttiva da parte del Consiglio europeo, colpisce soprattutto il Mar Mediteraneo.

plastica mare plastica mare

 

Nel nostro mare «sono 134 le specie vittime di ingestione di plastica - dice Bianchi - tra cui 60 specie di pesci, tutte le 3 specie di tartarughe marine, 9 specie di uccelli marini e 5 specie di mammiferi». Ad essere minacciato però non è solo l' ecosistema marino.

Come spiega Coldiretti anche mucche, pecore o cavalli degli allevamenti rischiano di restare soffocati dai residui plastici abbandonati nei prati a fine picnic o magari finiti lì per altre nostre cattive abitudini. Le campagne italiane infatti, sono piene di questo genere di rifiuti, al punto che l' associazione segnala episodi di animali morti per aver ingerito prodotti di moda come i resti delle lanterne cinesi che sempre più frequentemente vengono fatte volare in cielo.

dischetti di plastica dischetti di plastica

 

Nonostante ciò, secondo un' analisi elaborata da Coldiretti sulla base dei dati Eurobarometro, il tema della lotta alla plastica avrebbe un forte impatto sulla sensibilità degli italiani.

 

IN ITALIA

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Il 27% dei cittadini del Belpaese infatti, ha già evitato di acquistare oggetti come piatti, bicchieri o posate usa e getta. Mentre il 68% degli italiani ritiene che sarebbe opportuno pagare un sovra prezzo per questi prodotti, evidenziando così un comportamento virtuoso spinto da una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale.

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