inizio del rogo nel grattacielo a milano in via antonini 2

È BASTATO UN GIOCO DA BAMBINI PER DEVASTARE UN GRATTACIELO - A SCATENARE IL ROGO NELLA TORRE DEI MORO DI VIA ANTONINI A MILANO POTREBBE ESSERE STATO “L’EFFETTO LENTE”: BOTTIGLIE O OGGETTI DI VETRO LASCIATI SUL BALCONE CHE SI SAREBBERO SURRISCALDATI COL SOLE INNESCANDO L’INCENDIO DOPO AVER BRUCIATO DEI RIFIUTI - I PM SEMBRANO BRANCOLARE NEL BUIO, MA L’IPOTESI DEL CORTOCIRCUITO È STATA SCARTATA: NEL FRATTEMPO SI CERCA DI CAPIRE COME SIA STATA SVOLTA LA MANUTENZIONE DAL 2011 AD OGGI...

Paola Fucilieri per “il Giornale

 

i danni del rogo al palazzo di via antonini a milano 9

Tornare indietro di oltre duemila anni per spiegare un dramma di appena una settimana fa. Si perché nel remoto caso in cui l'attuale ipotesi investigativa della Procura di Milano si rivelasse esatta, le cause dell'incendio del grattacielo «Torre dei Moro» di via Antonini - bruciato domenica scorsa lasciando senza casa circa ottanta famiglie - sarebbero da ricondurre in soldoni al principio delle «lenti di fuoco» escogitato da uno degli scienziati più famosi della storia, Archimede, nel II secolo avanti cristo per incendiare le navi romane nemiche durante l'assedio di Siracusa.

 

i danni del rogo al palazzo di via antonini a milano 8

Il matematico avrebbe utilizzato una vasta schiera di scudi di bronzo o rame lucidati per creare una fornace solare, attraverso la riflessione parabolica della luce del sole. E a provocare le fiamme nel bilocale al quindicesimo piano da cui sono partite per scatenare poi il mega incendio potrebbero essere stati sempre i raggi solari, ma dopo aver surriscaldato una o più bottiglie di vetro lasciate sul balcone dal proprietario assente da giugno e trasformatesi a loro volta in un innesco, incendiando prima un rifiuto e poi il grattacielo.

 

i danni del rogo al palazzo di via antonini a milano 18

Tra le opportune cautele e un conclusivo e assai prudente «vedremo» - molto condiviso dai vigili del fuoco piuttosto restii a sposare una tesi con chi sta ancora lavorando per esclusione su una serie di ipotesi - lo ha dichiarato ieri la pm Marina Petruzzella che lavora con l'Aggiunto Tiziana Siciliano a capo del sesto dipartimento della Procura «Tutela della salute, dell'ambiente e del lavoro», titolare dell'inchiesta per disastro colposo.

 

Ieri pomeriggio la squadra di polizia giudiziaria del dipartimento si è recata in via Antonini per un nuovo sopralluogo nel palazzo dopo che sui tavoli dei magistrati è arrivata la prima relazione conclusiva dei vigili del fuoco sui rivestimenti delle facciate del grattacielo, realizzati dalla Aza Corp di Fiorenzuola (Piacenza) e definiti «altamente infiammabili».

 

i danni del rogo al palazzo di via antonini a milano 19

Nei prossimi giorni i titolari verranno sentiti in Procura. Questa settimana è anche in programma un'audizione dei titolari della «Moro Costruzioni» (che nel frattempo è stata liquidata ed è confluita nella «Moro Real Estate»), la società che ha ultimato i lavori nel 2011.

 

i danni del rogo al palazzo di via antonini a milano 17

Sotto questo aspetto i punti da chiarire nell'inchiesta sono ancora diversi. Ad esempio come sia stata svolta la manutenzione dal 2011 ad oggi, l'esatto funzionamento del sistema antincendio e ovviamente la specifica composizione del rivestimento.

 

i danni del rogo al palazzo di via antonini a milano 14

Che dire? L'ipotesi di un cortocircuito ormai è già stata scartata ed è evidente che gli inquirenti non hanno più elementi a cui appigliarsi per sostenerla. Anche se la possibilità dell'«effetto lente» fa un po' pensare che l'inchiesta stia navigando a vista. Del resto anche il proprietario dell'appartamento dove il rogo ha preso il via è stato sentito e formalmente verbalizzato nei giorni scorsi dagli investigatori del Nucleo investigativo antincendi dei vigili del fuoco in videoconferenza da Siracusa. Insieme al figlio, l'uomo ha ribadito quanto aveva dichiarato sin dall'inizio di questa brutta storia.

 

Rogo via Antonini Interno 2

Ovvero di aver staccato l'interruttore delle luce prima di andarsene da casa e che il solo ad avere le chiavi per andare ad annaffiare periodicamente le piante era appunto l'uomo che da dieci anni è il portinaio del grattacielo, da tutti descritto come persona rispettabile e decisamente degna di fiducia.

 

Rogo via Antonini Interno 4

Nel frattempo in Procura si stanno presentando diversi avvocati, tra cui anche l'avvocato Solange Marchignoli che rappresenta il condominio; mentre gli inquilini hanno nominato come perito di parte per far luce sull'accaduto l'ingegner Massimo Bardazza che si è occupato di molti casi importanti: dal disastro di Linate (2001), alla strage di Viareggio (2009) fino aquella della palazzina esplosa in via Brioschi (2016) a Milano.

 

incendio torre del moro milano 2incendio torre del moro milano 4incendio torre del moro milano 3incendio torre del moro milano 1incendio torre del moro milano 14incendio torre del moro milano 15Rogo via Antonini Interno 7

Ultimi Dagoreport

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...