don giangiacomo ruggeri 5

BERGOGLIO, CONTROLLA I TUOI DIPENDENTI - SU “L’OSSERVATORE ROMANO” SCRIVE DON GIANGIACOMO RUGGERI, ARRESTATO PER MOLESTIE SU UNA TREDICENNE - ARRESTATO, HA SCONTATO QUATTRO MESI AI DOMICILIARI E POI E’ STATO CONDANNATO A UN ANNO E 11 MESI E NON HA MAI NEGATO I FATTI, ANZI HA CHIESTO SCUSA - BELPIETRO: “NON È STATO RIDOTTO ALLA STATO LAICALE, NÉ SOSPESO A DIVINIS. CHE FINE HA FATTO IL RIGORE PROMESSO DA BERGOGLIO?”

Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

ARTICOLO DI DON GIANGIACOMO RUGGERI SULL OSSERVATORE ROMANO

«Il silenzio a caro prezzo» è il titolo di un articolo uscito mercoledì sull' Osservatore Romano e dedicato agli effetti di Internet sulle persone. Ma il silenzio a caro prezzo è anche quello che ha comprato l' autore di quell' articolo per tacitare una vicenda che lo ha riguardato, ossia una storia di abusi nei confronti di una minorenne. Don Giangiacomo Ruggeri, questo il nome del prelato che l' altroieri ha scritto per il quotidiano vaticano, nel 2012 fu addirittura arrestato dopo una delicata indagine condotta dalla polizia.

don giangiacomo ruggeri

 

Ad accusarlo, non solo la denuncia di un bagnino di Fano, che lo aveva notato in spiaggia per alcuni atteggiamenti nei confronti di una ragazzina di 13 anni, ma i filmati con cui gli agenti documentarono il suo comportamento non proprio da educatore. Baci, carezze, il reggiseno fatto all' improvviso scivolare. Di fronte alle immagini, la Procura dispose l' arresto di quello che all' epoca era il portavoce della diocesi. E dopo il carcere e quattro mesi di domiciliari arrivò la sentenza di condanna: due anni e sei mesi. Pena poi ridotta in appello a un anno e 11 mesi. Don Ruggeri non negò i fatti, anzi chiese scusa, assicurando di non essere un pedofilo e di non avere intenzioni maliziose.

 

don giangiacomo ruggeri 4

Dopo l' arresto, il sacerdote fu sospeso dal vescovo da ogni funzione e per un po' sparì dalla circolazione, confinato, si disse, in un convento. Ma ora, l' esperto di comunicazione via Web è tornato e dalle Marche pare sia stato trasferito in Friuli, presso la diocesi di Pordenone. Il prete che sulle pagine del giornale del Papa riflette sul silenzio a caro prezzo, nonostante la condanna non è stato ridotto alla stato laicale, né sospeso a divinis. Il provvedimento preso dal vescovo di Fano, infatti, prevedeva solo che non potesse celebrare in pubblico la santa messa, ma poi, come si sa, il tempo passa e le cose cambiano. Anzi, si dimenticano.

 

Per cui ecco rispuntare don Ruggeri, il quale, oltre a compilare dotte osservazioni sull' uso dei social network, dall' Osservatore viene anche intervistato e se scrive un libro gode della prefazione nientepopodimeno che di padre Federico Lombardi, l' ex portavoce della Santa Sede. E la condanna? I baci e le carezze inappropriati? Le scuse pubbliche di don Giangiacomo, che arrivò a dirsi profondamente addolorato, chiedendo perdono alla vittima? Tutto dimenticato. Almeno sulle pagine dell' Osservatore romano e per i vertici della Chiesa.

don giangiacomo ruggeri 5

 

E dire che, appena pochi mesi fa, il Papa in persona aveva convocato i vescovi per richiedere un rigore assoluto verso quei sacerdoti che si fossero resi responsabili di reati nei confronti di minori. Sollecitato dalla denuncia pubblica di monsignor Carlo Maria Viganò, che con un dossier lo scorso agosto, proprio dalle pagine della Verità, arrivò ad accusare i vertici della Chiesa e lo stesso Bergoglio di aver saputo e coperto i comportamenti dell'ex cardinale di Washington, Theodore McCarrick, il Pontefice riunì i vertici della Chiesa per arginare lo scandalo, invitando alla denuncia senza sconti nei confronti di nessuno.

 

don giangiacomo ruggeri 7

Ebbene, a poche settimane dall' iniziativa di papa Francesco, l'Osservatore romano dimostra di considerare carta straccia una sentenza di condanna pronunciata da un tribunale italiano nei confronti di un sacerdote accusato di reati contro una ragazzina di 13 anni. E certo non si può credere che nella redazione del giornale vaticano la vicenda in cui è stato coinvolto don Ruggeri fosse sconosciuta. Quando scoppiò, il caso non rimase confinato nelle segrete stanze, ma venne pubblicato dalla stampa locale.

 

don giangiacomo ruggeri

Anche perché un portavoce del vescovo, quindi noto nel mondo dell' informazione, oltre che un esperto di Web, non viene arrestato ogni giorno. Dunque se ne parlò e non poco e altri articoli furono pubblicati a seguito delle sentenze di condanna. Tuttavia, nonostante i fatti siano stati resi pubblici e nonostante l' impegno del Pontefice per combattere gli abusi contro i minori, non pare che in Vaticano reputino grave pubblicare sul quotidiano della Santa Sede le lezioni di don Giangiacomo.

 

Preveniamo già le obiezioni che certo verranno mosse. Il sacerdote ha sempre negato di aver abusato della ragazzina. Sì, è vero, non ci fu stupro, ma baci, carezze e in generale un comportamento da meritare una condanna a quasi due anni di carcere. Per il Vaticano non è sufficiente?

don giangiacomo ruggeri 3

 

Per convincere l' Osservatore romano a evitare di pubblicare le riflessioni di un prete condannato ci vuole necessariamente la violenza sessuale? Lo chiediamo non per amore di polemica, ma per capire a quale grado di pericolosità si ferma la denuncia degli abusi. E soprattutto fino a che punto è condivisa la guerra annunciata da Bergoglio contro chi approfitta della Chiesa per altri scopi.

don giangiacomo ruggeri 6

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: HA SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” CHE AL QUOTIDIANO DI CONFINDUSTRIA RICORDANO PIÙ PER I CONTENZIOSI E LE RICHIESTE DI BONUS CHE PER I RISULTATI EDITORIALI O FINANZIARI...

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”