BOLLETTINIAMOCI! – NUOVO RECORD DI CONTAGI NELLE ULTIME 24 ORE: OGGI 228.179 NUOVI CASI (IERI 83.403) CON 1.481.349 TAMPONI: IL TASSO DI POSITIVITÀ STABILE AL 15,4% - SALE IN MODO VERTIGINOSO IL NUMERO DEI MORTI: I DECESSI ODIERNI SONO 434 (IERI 287) – L’ALLARME DELL’OMS: “QUESTA PANDEMIA NON È AFFATTO FINITA…”

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Paola Caruso per www.corriere.it

 

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Sono 228.179 i nuovi casi di Covid in Italia (ieri sono stati 83.403). Sale così ad almeno 9.018.425 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 434 (ieri sono stati 287), per un totale di 141.825 vittime da febbraio 2020.

 

Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 6.314.444 e 220.811 quelle che sono diventate negative nelle ultime 24 ore (ieri 76.679). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 2.562.156, pari a +6.878 rispetto a ieri (+6.421 il giorno prima).

 

terapia intensiva covid 4 terapia intensiva covid 4

I tamponi e lo scenario

I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 1.481.349, ovvero 940.051 in più rispetto a ieri quando erano stati 541.298. Il tasso di positività è stabile al 15,4% (l’approssimazione di 15,40%); ieri era 15,4%.

 

tamponi tamponi

Record di contagi in 24 ore: superato quello di martedì scorso (11 gennaio), quando sono stati registrati +220.532 casi con tasso 16%. Potrebbe essere questo il «picco» della quarta ondata, visto che la curva rallenta la crescita. Ma si capirà meglio nei prossimi giorni. A «frenare» il dato dei nuovi contagiati è il trend in calo della Lombardia (lo scorso martedì segnava +45.555 casi, ma aveva toccato 52 mila/die il 6 gennaio), mentre altre regioni sono in crescita. Veneto e Marche oggi segnano il loro record regionale.

terapia intensiva covid 3 terapia intensiva covid 3

 

Per l’Oms bisogna ancora stare attenti. «Questa pandemia non è affatto finita e, con l’incredibile crescita di Omicron a livello globale, è probabile che emergano nuove varianti», dice il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. Aggiungendo: «Omicron può essere in media meno grave, ma dire che si tratti di una malattia lieve è fuorviante, danneggia la risposta generale all’epidemia e costa più vite».

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Le vittime

Picco di vittime della quarta ondata, che supera quello precedente di 360 decessi del 14 gennaio. Sono 434. Non si avevano oltre 400 morti nel bollettino dal 16 aprile (allora furono 429). Si sa che il dato dei decessi è l’ultimo a scendere, dopo casi e ospedalizzazioni.

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