principe ernst di hannover

BOTTE, MINACCE E FINESTRE SFONDATE CON CARTELLI STRADALI: IL 2020 DA ROCKSTAR DEL PRINCIPE ERNST AUGUST DI HANNOVER, 67 ANNI, EX MARITO DI CAROLINA DI MONACO E LONTANO CUGINO DELLA REGINA ELISABETTA, CONDANNATO IN AUSTRIA A 10 MESI CON LA CONDIZIONALE PER AVER FERITO UN POLIZIOTTO E MINACCIATO UN ALTRO AGENTE CON UNA MAZZA DA BASEBALL – LA BATTAGLIA LEGALE CON IL FIGLIO PER IL CASTELLO DI FAMIGLIA SVENDUTO ALLO STATO TEDESCO E…

DAGONEWS

 

principe ernst di hannover

Il 67enne Principe Ernst di Hannover, ex marito di Carolina di Monaco, è stato condannato a 10 mesi in carcere con condizionale dalla polizia austriaca per aver ferito un agente di polizia e minacciato un altro poliziotto con una mazza da baseball.  

 

Lo scorso luglio il principe Ernst August di Hannover, cugino distante della regina Elisabetta II, era sotto l’influenza di alcol e medicinali quando ha ferito un agente di polizia in seguito ad un intervento nella sua tenuta di caccia a Gruenau, in Austria.

 

La polizia era stata chiamata dallo stesso principe perché temeva, secondo le ricostruzioni, che un suo dipendente volesse ucciderlo. Una volta intervenuti nella tenuta, gli agenti di polizia sono stati accolti dal principe con insulti e minacce verso le loro famiglie, prima di aggredire e ferire uno degli agenti presenti. 5 giorni dopo, il principe è stato accusato di avere minacciato un altro agente con una mazza da baseball, minacciandolo di “colpirlo in testa e in faccia.”

principe ernst di hannover 1

 

Ma non finisce qui, nel settembre dello scorso anno il principe è stato arrestato per aver minacciato alcuni suoi dipendenti alle 3 di notte. Accusato di aver rotto una finestra con un cartello stradale in una casa di proprietà della fondazione familiare, il principe ha minacciato il personale dicendo che avrebbe mandato “una banda di delinquenti” a cacciarli dalla tenuta se non se ne fossero andati per conto loro.

 

In seguito agli eventi dell’estate del 2020, il principe rischiava tre anni in prigione, poi ridotti a 10 mesi con condizionale. In risposta alle accuse, Ernst August si è scusato per i suoi comportamenti ma si è dichiarato non colpevole dei reati a lui attribuiti; e i suoi avvocati hanno annunciato che il nobile ha iniziato un processo di cure dopo gli incidenti, avvenuti durante un “lungo periodo di isolamento ed in seguito ad un tradimento da parte del figlio”.

il castello di marienburg

 

Infatti, il principe Ernst August, a capo di una delle più grandi e antiche famiglie aristocratiche europee, è da diversi anni in un contenzioso legale con il figlio “ingrato” anch’egli chiamato Ernst August, Duca di Braunschweig e Lüneberg.

 

Il padre accusa il figlio di aver sperperato le proprietà della famiglia in Bassa Sassonia, in particolare il castello di Marienburg. Una nota attrazione turistica tedesca, il castello venne affidato al figlio del principe a metà degli anni 2000 e poi venduto al governo tedesco nel 2018 per una cifra simbolica.

 

principe ernst di hannover 3

Si pensa che la motivazione principale per la vendita sia stata principalmente economica, visto che il castello necessitava di ristrutturazioni il cui costo si aggirava intorno ai 23 milioni di euro. Il parlamento federale tedesco ha contribuito con circa 12 milioni di euro per la ristrutturazione, mentre circa 100 dipinti e altri cimeli da un valore complessivo di circa 7 milioni di euro sono stati donati al museo nazionale di Hannover.

 

Negli atti giudiziari della causa il principe di Hannover accusa il figlio di aver gravemente violato i suoi diritti e interessi, essendosi impossessato indebitamente di dipinti, sculture e altri cimeli di famiglia; oltre ad essere stato tagliato fuori dagli affari di famiglia ed essere obbligato a vivere in una tenuta nella foresta austriaca di proprietà famigliare. 

 

ernst di hannover

In difesa alle accuse, il Duca di Braunschweig e Lüneberg dice che le accuse del padre sono senza fondamento ed era fiducioso che sarebbero state respinte di fronte a una giuria, sentendosi sereno riguardo qualsiasi eventuale disputa in tribunale.

hannoverle nozze di ernst di hannover jrErnst August von Hannover junioril castello di marienburg 1il castello di marienburg 3il castello di marienburg 2CASTELLO Schloss Marienburg il castello di marienburg 4Ernst August von Hannoveril castello di marienburg 5il castello di marienburg 6il castello di marienburgultima foto pubblica di carolina e ernst di hannover (2009)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…