parnasi -b11bcf5b38f0_78698bd3d8d6d33bc99a0b061224c660-kyqh-u11101573655881oid-1024x576@lastampa.it

BUFERA SUL GRUPPO PARNASI DOPO L’ISTANZA DI FALLIMENTO PER VARIA AEDIFICA. SI TEME UN ‘EFFETTO DOMINO’ CHE RISCHIA DI COINVOLGERE ANCHE EURNOVA, PROPRIETARIA DEI TERRENI SU CUI DOVREBBE SORGERE IL NUOVO STADIO DELLA ROMA DI TOR DI VALLE. A RISCHIO IL PASSAGGIO DI PROPRIETA’ DELLA SOCIETA’ AL MAGNATE VITEK -  L’AFFAIRE DEL PALAZZO DELLA PROVINCIA E L’OPERAZIONE CHE COINVOLGE ZINGARETTI

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/zinga-beccate-lsquo-sto-cetriolo-ndash-chiuse-indagini-palazzo-260678.htm

 

 

Carlotta Scozzari  https://it.businessinsider.com/

 

 

parnasi

L’istanza di fallimento appena domandata per la società Varia Aedifica getta ombre sul gruppo Parnasi. Innescando un pericoloso “effetto Domino” che rischia di coinvolgere anche Eurnova, proprietaria dei terreni su cui dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma di Tor di Valle, e Parsitalia, le due società che non appena giungerà dal tribunale l’omologa ex articolo 182 bis della legge fallimentare dovrebbero finalmente passare dal gruppo Parnasi a Cpi property group di Radovan Vítek. Mentre risulta essere già di proprietà di Vítek la maggioranza di Capital Dev, ex società del gruppo Parnasi nel novembre del 2016 entrata a far parte del perimetro di Unicredit a seguito del maxi indebitamento da 460 milioni.

vitek

 

“Egregi signori azionisti – scrive l’amministratore giudiziario di Varia Aedifica, Tiziano Onesti, in una comunicazione del 3 febbraio 2021 – vi informo che ho depositato ricorso per la dichiarazione di fallimento in proprio della società Varia Aedifica spa in liquidazione. Tale determinazione di natura tecnica (…) trae origine dalla situazione di totale illiquidità e dal fatto che a oggi non siano state ancora prospettate concrete soluzioni che possano consentire di proseguire in bonis la liquidazione della società. Anche le ultime comunicazioni pervenute allo scrivente da parte dell’azionista di maggioranza – aggiunge Onesti – seppur apprezzabili in linea generale, non sembrano rispondere esaustivamente a quanto precede”.

 

LUCA PARNASI

Il socio di maggioranza di Varia Aedifica, con il 75% del capitale, è la Capital Holding dell’immobiliarista Luca Parnasi, mentre azionista di minoranza al 25% è Paolo Raeli. Ed è stato proprio il ricorso di Raeli, che aveva denunciato gravi irregolarità commesse nella gestione della società sulla base dell’articolo 2.409 del codice civile, a condurre, nel febbraio del 2020, al provvedimento del tribunale di Roma che aveva nominato appunto Onesti amministratore giudiziario e sospeso i poteri del liquidatore.

vitek

 

Numerose le “gravi irregolarità” segnalate da Raeli, tramite una perizia firmata da un esperto di contabilità. A cominciare dalla concessione, risalente al 2010, da parte di Varia Aedifica di un’ipoteca (quale terzo datore) sul terreno di Vicovaro di proprietà, dove sarebbe dovuto sorgere un outlet. È stata proprio la concessione di tale garanzia a consentire l’erogazione di un finanziamento da 8 milioni da parte di Banca Mb (poi finita in liquidazione) a Eco Village srl, un’altra società controllata dalla Capital Holding di Parnasi. Mentre nel 2011 Varia Aedifica ha stipulato un mutuo da 8,7 milioni con Unicredit che è stato “veicolato” proprio a Eco Village per consentire a quest’ultima di chiudere il finanziamento con Banca Mb. “Non appaiono evidenti – scrive l’esperto incaricato dal socio di minoranza di Varia Aedifica Raeli – le convenienze economiche e finanziarie dell’operazione” che “sembra appositamente strutturata per le esigenze di Eco Village”.

TORRE PARNASI - PALAZZO DELLA PROVINCIA DI ROMA

 

 

Ma, poiché quest’ultima non ha proceduto “ad alcun rimborso a favore di Varia Aedifica a fronte del finanziamento ricevuto”, si arriva all’operazione successiva: nel gennaio 2017 il terreno di Vicovaro di Varia Aedifica viene trasferito a Capital Dev, come visto consolidata da Unicredit, per un corrispettivo di 9,5 milioni, pagato appunto tramite compensazione del debito. In questo modo, osserva il perito incaricato da Raeli, Varia Aedifica viene “spogliata dell’unico asset di sua proprietà per far fronte, di fatto, a un debito contratto da altra società”, ossia Eco Village.

 

Ecco che così, nella perizia di settembre 2018 commissionata dall’azionista di minoranza al 25%, si giunge alla conclusione che, a seguito delle operazioni contestate, Varia Aedifica abbia un valore corrente nullo, pari a zero. Se invece tali operazioni non si fossero concretizzate, lo stesso valore sarebbe stato positivo per 5,7 milioni. All’inizio del 2015, invece, Colliers International aveva valutato Varia Aedifica 19,9 milioni in termini di valore del capitale economico, dopo avere attribuito all’area di Vicovaro un valore di mercato di 30,8 milioni.

parnasi e salvini allo stadio

 

 

I contenuti della perizia vengono sostanzialmente condivisi dalla successiva relazione ispettiva firmata dall’esperto nominato dal tribunale, Daniele Umberto Santosuosso, che il 30 settembre 2019 termina il proprio incarico e, accogliendo le richieste di Raeli, domanda la nomina di un amministratore giudiziario che possa lavorare “nell’esclusivo interesse della società”.

 

luca parnasi

Santosuosso giunge a questa conclusione dopo avere evidenziato per Varia Aedifica, tra le altre cose, “perduranti omissioni di adempimenti doverosi per legge; bilanci predisposti e approvati nonostante il parere negativo dei sindaci e verosimilmente non attendibili; una situazione patrimoniale che potrebbe essere fortemente negativa ove l’attivo fosse opportunamente depurato e/o quantomeno ricalcolato da poste di dubbia consistenza; palese conflitto di interessi in capo all’amministratore unico”.

vitek

 

Si arriva così al provvedimento di un anno fa con cui è stato nominato Onesti e alla recente istanza di fallimento. Se Varia Aedifica venisse dichiara fallita, considerate le operazioni infragruppo finite sotto i riflettori del tribunale, non si possono escludere ripercussioni anche pesanti su altre società del gruppo Parnasi, in un momento in cui si attende il passaggio definitivo di alcune di esse a Vítek.

LUCA PARNASI - MAURO BALDISSONI - SIMONE CONTASTA - MARCELLO DE VITO - LUCA BERGAMO - VIRGINIA RAGGIZINGARETTIparnasi e salvini allo stadioluca parnasiPARNASI

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?