caos seggi palermo calcio

UN CALCIO AL SEGGIO E UNO ALLA LAMORGESE – CATASTROFE CIVILE A PALERMO DOVE GLI ELETTORI HANNO ATTESO ORE IN CODA PER POTER VOTARE DOPO CHE 90 PRESIDENTI E 84 SCRUTINATORI HANNO DATO FORFAIT PER POTER VEDERE LA PARTITA DEL PALERMO - 50 PRESIDENTI SONO STATI RECLUTATI A URNE APERTE, MENTRE QUALCHE VOLONTARIO È STATO ACCOLTO COME IL MESSIA AL SEGGIO. OVUNQUE SI SONO SEGNALATI DISAGI: SCHEDE INSUFFICIENTI, NOMI DI ELETTORI ASSENTI SUI REGISTRI, MATERIALI RICEVUTI CON ORE DI RITARDO, URNE MONTATE AL CONTRARIO...

1 - UNA FOLLE GIORNATA TRA AFA E CODE "LA PARTITA VIENE PRIMA DI TUTTO"

Giuseppe Salvaggiulo per “la Stampa”

 

caos seggi a palermo 9

«Arrivò u prisirienti!». Un'epifania nel corridoio dell'Istituto comprensivo Tenente Carmelo Onorato del quartiere Sferracavallo, a due passi dal mare più profumato di Palermo: con quasi dieci ore di ritardo apre la sezione 387, alla fine di un corridoio dove si è formata una fila inferiore solo a quella davanti allo stadio, per la partitissima che vale la serie B.

 

Neonati gementi abbarbicati a mamme in astinenza da doposole, gentildonne sventaglianti, tifosi terrorizzati di perdere il fischio d'inizio e sessantenni in patibolari bermuda attendono che Vanda Bucceri, poco più che ventenne ortottista («faccio la riabilitazione oculistica») reclutata alle due del pomeriggio da un'amica per garantire il diritto di voto di un migliaio di palermitani, rediga i verbali e insedi il seggio.

palermo sale in serie b 1

La sezione 387 è l'ultima ad aprire, alle quattro del pomeriggio, dando una grottesca parvenza di normalità alle elezioni nella sesta città dell'ottava potenza economica mondiale.

 

Vanda è uno dei 50 presidenti di seggio reclutati in extremis, a urne virtualmente aperte. Via chat, via mail, con telefonate da amici o semplicemente svegliati alle 8,15 da un vigile urbano motorizzato con la nomina da consegnare. Come Antonio Rere, funzionario comunale.

 

Una doccia e via, «è un nostro dovere, in fondo, e comunque il biglietto per lo stadio non l'avevo trovato».

luciana lamorgese

 

Lui no, molti altri sì. «Colpa della partita di calcio», spiegano in Comune già al mattino. Ma uno dei presidenti disertori, sotto richiesta di anonimato, aggiunge motivazioni vagamente marxiane: «Ci sono sette schede e nove scrutini da fare: cinque referendum, sindaco, consiglio comunale, presidente di circoscrizione, consiglio di quartiere. Sa quanto prendiamo? 288 euro. Gli scrutatori 208. Per quattro giorni di lavoro, senza orario. Sabato dalle 15,30 alle 2 di notte. Oggi dalle 6 e chissà quando si finisce. Domani si farà notte e probabilmente bisognerà tornare anche martedì. Almeno 40 ore. Cinque-sette euro l'ora, altro che salario minimo».

palermo sale in serie b 3

 

Si racconta di file ai pronto soccorso «per farsi refertare», di telefonate disperate a medici di base attovagliati o spiaggiati, per pietire un certificato giustificativo della defezione.

«Non condivido, ma li capisco - sbotta la scrutatrice Mary - qui è un delirio, se continua così chiamo il 118. Si rende conto del caldo che fa in queste aule? Non abbiamo nemmeno le sedie, ci danno quelle dell'asilo. Una vergogna».

Alla scuola Antonio Ugo, quartiere Zisa, c'è il presidente di seggio più giovane d'Italia: Angelo Lucia, appena maggiorenne, cerca di arrangiarsi con registri e verbali.

«È la prima volta, per me».

 

caos seggi a palermo 7

Da presidente? «No, da elettore, voterò per la prima volta». Imberbe studente di corno francese al conservatorio, quando ha letto che c'erano problemi ai seggi s' è presentato come volontario. Arruolato nella sezione 440. Accolto come un salvatore. Invano scrutatori e funzionari comunali avevano atteso il presidente designato per tutta la notte. Maria Guddo ha gli occhi pesti. «E dire che a noi dipendenti pubblici riconoscono 30 ore forfettarie di straordinario. Ne faremo almeno il doppio».

 

palermo sale in serie b 2

Anche Antonino Ciaccio, commissario di polizia municipale in pensione, è un volontario. Ha chiamato gli ex colleghi, s' è reso conto del disastro, ha rinunciato alla Formula 1 bussando alla scuola Gregorio Russo, a Borgo Nuovo. Nominato presidente della sezione 550, dove alle 2 del pomeriggio c'era ancora un gran tramestio di timbri, scotch e cartoni. Fuori decine di elettori a sacramentare con paragoni geografici i più disparati: neanche in Africa, neanche in India, neanche in Colombia.

Quasi due ore per votare alla scuola del quartiere Pallavicino, sulla strada per Mondello. Scuola La Rosa, centro. «Qui tutto bene, i presidenti c'erano. Però mancava un'urna e abbiamo dovuto aspettarla per due ore».

caos seggi a palermo 5

 

Ovunque segnalazioni di disagi: schede insufficienti, nomi di elettori assenti sui registri, verbali con errori macroscopici, materiali ricevuti con ore di ritardo, urne montate al contrario. «Siamo stati letteralmente abbandonati», sospira Marco Giunta, presidente della sezione 78, scuola Cocchiara-Veneto. A tarda sera Sferracavallo è un luccichio ininterrotto. Ultimi gelati sul lungomare, ultimi elettori in coda da due ore. Nel seggio 387 il voto è come un bagno a mezzanotte. Chi alla fine entra, chi rinuncia, chi esce dicendo «mai più».

 

2 - IL VERO DISINCANTO DELLA DEMOCRAZIA

Estratto dell’articolo di Annalisa Cuzzocre per “la Stampa”

 

caos seggi a palermo 6

[… ] Com'è possibile che nel 2022, a 30 anni dall'uccisione di Falcone e Borsellino, siamo capaci di accettare che un candidato sindaco a Palermo raccolga voti con l'aiuto esplicito di due persone condannate per reati connessi alla mafia come Marcello Dell'Utri e Totò Cuffaro? Com' è possibile che ancora si scambi "il diritto con il favore", come ha scritto ieri su questo giornale Gian Carlo Caselli a proposito dei due candidati di centrodestra indagati per scambio di voti politico-mafioso?

 

caos seggi a palermo 4

E come possiamo essere certi che su quei 90 presidenti di seggio che non si sono presentati, proprio a Palermo, non pesi l'ombra di un voto così pesantemente inquinato dalle rinnovate ambizioni di Cosa nostra? Secondo il Comune, hanno disertato per via della partita. Insieme a 84 scrutatori avrebbero dimenticato il loro dovere per andare a tifare rosanero sperando nel passaggio in serie B. Sarebbe, in entrambi i casi, una catastrofe civile. Che è davanti ai nostri occhi, serve solo il coraggio di affrontarla. 

sergio mattarella luciana lamorgese

caos seggi a palermo 2caos seggi a palermo 1palermo sale in serie b 4franco miceli roberto lagalla palermo calcio 3palermo calcio 2seggio elettorale 1caos seggi a palermo 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?