roberto fittirillo

CAPITALE CRIMINALE – CADE UN ALTRO EX COMPONENTE DELLA BANDA DELLA MAGLIANA, ROBERTINO FITTIRILLO. ERA IL RE DEL TUFELLO E IL FORNITORE DI FABIETTI, SOCIO DI "DIABOLIK": VENTI ARRESTI. RIUSCIVANO A FATTURARE CIFRE DA CAPOGIRO: FINO A 5 MILIONI AL MESE. AD INCASTRARE GLI INDAGATI LE INTERCETTAZIONI: “ABBIAMO FATTO UN MILIONE IN 10 GIORNI...”

Michela Allegri per “il Messaggero”

 

roberto fittirillo

Non era cambiato niente dal 1992, da quando Maurizio Abbatino, l' ex boss della Banda della Magliana, aveva descritto agli inquirenti la suddivisione del mercato romano della droga, spiegando come al Tufello il giro fosse gestito da Roberto Fittirillo, per tutti Robertino o Lo Zio, ex della Banda e ora - è l' accusa che ieri l' ha portato in carcere - fornitore di uno dei narcos più agguerriti della Capitale: Fabrizio Fabietti, che insieme al suo socio Fabrizio Piscitelli - il Diabolik ultrà della Lazio, ucciso con un colpo di pistola lo scorso anno - aveva messo in piedi un giro milionario.

 

Dai processi per omicidio legati ai tempi della Magliana e scaturiti dalla maxi-operazione Colosseo, Fittirillo era uscito indenne, ma, secondo gli inquirenti, in tutti questi anni non avrebbe mai abbandonato il giro, così come la carica di re del quartiere popolare nell' area Nord di Roma. Ieri, insieme a lui, sono finiti in carcere in 19, del gruppo di Robertino e di quello del Diablo. Lo Zio e i suoi soci si occupavano di fornitura e distribuzione di cocaina purissima, secondo l' accusa.

 

roberto fittirillo

Grazie all' aiuto di Fabietti riuscivano a fatturare cifre da capogiro: fino a 5 milioni al mese. A incastrare tutti quanti, le intercettazioni e i pedinamenti del Gico della Guardia di Finanza, nell' ambito dell' operazione Magliana Fenix. A gestire l' aspetto logistico delle operazioni erano il figlio di Robertino, Massimiliano, e i complici Enrico Gentilezza e Angelo Braccini, tutti quanti arrestati su richiesta della pm Nadia Plastina.

 

La distribuzione spettava, invece ad Alessio Marini, Stefano Rossetti, Massimiliano Raguli e, saltuariamente, Danilo Perni. Erano loro che tenevano i contatti con gli acquirenti «all' ingrosso», compreso Fabietti. Già in carcere per narcotraffico, il socio di Piscitelli gestiva il giro dai domiciliari e aveva l' ossessione di essere controllato dalle forze dell' ordine. Ordinava a un genio dell' informatica alle sue dipendenze, Alessandro Telich, di effettuare periodicamente la bonifica di auto e appartamento. E per telefonare utilizzava solamente cellulari criptati, con applicazioni speciali per evitare le intercettazioni.

 

roberto fittirillo arresto

IL COVO Fabietti, grazie alle innumerevoli precauzioni tecnologiche, pensava di essere al sicuro. Ne era talmente convinto da avere trasformato la sua casa nel covo della banda. Era lì che si studiavano progetti criminali, si spartivano soldi, si decideva dove nascondere la droga. E proprio lì, Fittirillo aveva sempre rifiutato di andare di persona, nonostante i continui inviti del padrone di casa. Come quando nel maggio 2018 Raguli esortava Fabietti a incontrare di persona il fornitore: «Io già ci ho parlato, il figlio ti conosce». Fabietti non vedeva l' ora e si vantava: «Portamelo... mi conosce tutta Roma».

 

fabietti

Ma Robertino non si è mai presentato. Fabietti rilanciava di continuo, un giorno aveva proposto di acquistare un ingentissimo quantitativo di stupefacente dando in garanzia orologi di lusso: «Digli a Zio se viene a parlare con me ha più di tremila garanzie, ho 40, 50 orologi, saranno un milione di euro».

 

Ma di nuovo nulla. Lo Zio voleva essere prudente: «Il problema è che stai agli arresti, magari fanno qualche foto», aveva detto a Fabietti un intermediario. Un mese dopo Fabietti aveva insistito di nuovo: in 10 giorni aveva piazzato droga per un milione e 360mila euro, pretendeva un incontro con il fornitore dopo l' arresto di uno dei loro uomini. «Questi non sono buoni a stare per strada, mi porti il proprietario? Gli ho tirato un milione e 4 In faccia in 15 giorni... guarda che io gli ho dato un milione tre e sessanta in 10 giorni».

 

L' impresa era difficile: «Parlo con lui, sono complicati, questi non vanno dentro le case», aveva risposto l' interlocutore.

 

diabolik

LO SCHEMA Il gip Angela Gerardi sottolinea che dalle indagini è emerso uno «spaccato delittuoso di elevato livello». La distribuzione della cocaina avveniva secondo uno schema collaudato: i grossisti parcheggiavano la macchina in un luogo concordato e lasciavano le chiavi ai fornitori che, dopo avere spostato il mezzo nei loro depositi, lo imbottivano di droga. Poi lo stupefacente veniva venduto a una velocità impressionante. In tutta la città: «Senza confini e limiti territoriali di quartiere o area di influenza», sottolinea il gip.

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...