fabrizio piscitelli diabolik

CAPITALE CRIMINALE – IL SICARIO ALBANESE CHE DUE ANNI FA ASSASSINÒ FABRIZIO PISCITELLI, CONOSCIUTO COME "DIABOLIK", È STATO TORTURATO E UCCISO AL RIENTRO IN PATRIA: L'IMPIEGO DEL KILLER POI ELIMINATO, CONFERMA L'ESISTENZA DI UNA BATTERIA DI SOLDATI PRONTI ALL'USO A DISPOSIZIONE DELLE FAMIGLIE CHE SI FRONTEGGIANO SUL MERCATO DELLA CAPITALE. MICHELE SENESE, IL RE DI ROMA CHE GIOCA A FARSI PASSARE PER PAZZO, DISPONE DI UNA NUTRITA SQUADRA CHE RISPETTA QUESTO IDENTIKIT…

Enrico Bellavia per “La Repubblica”

 

diabolik

Un lampo nel buio che rischiara i contorni di un assassino da due anni rimasto nell'ombra. Così come il movente del delitto e le implicazioni. Non il contesto, quello era chiaro fin dall'inizio, tranne che ai riduzionisti ad ogni costo, inclini a considerare Roma estranea alle dinamiche mafiose. La rivelazione de L'Espresso che racconta la fine del killer di Fabrizio Piscitelli, torturato e ucciso a sua volta in Albania, aggiungono però molti elementi per decifrare un mistero troppo a lungo rimasto tale.

 

diabolik

Già ad aprile scorso il settimanale aveva dato notizia della nazionalità del killer, un albanese, assassino su commissione. Nella nuova ricostruzione di Francesca Fagnani c'è però un ulteriore elemento: prima di lasciare l'Italia, il sicario ha colpito ancora e con modalità identiche a Torvaianica, davanti allo stabilimento Bora Bora, uccidendo un ras locale della droga, Selavdi Shehaj, alias Tarzan, suo connazionale.

 

diabolik gianluca ius

Anche in quel caso un agguato in pieno giorno con l'assassino travestito da runner ad appena un anno dall'omicidio di Diablo al Parco degli Acquedotti. La droga come comune denominatore, il riassetto degli equilibri di potere criminale lungo la costa, l'altro elemento di coincidenza. Piscitelli aveva partecipato a un vertice per sancire il nuovo corso di Ostia dopo il tramonto per via giudiziaria del clan Spada. Anche lì la successione, conquistata da Marco Esposito detto Barboncino, è stata scandita dai colpi di pistola ma poi era stata siglata una tregua foriera di una ripresa degli affari. Il vertice con Salvatore Casamonica racconta un Piscitelli assurto a un rango che non era il suo.

 

FABRIZIO FABIETTI ALESSANDRO TELICH FABRIZIO PISCITELLI

Leader della curva tra gli ultras della Lazio, per strada era cresciuto da gregario, di spicco ma gregario, di quel Michele Senese, il re di Roma che gioca a farsi passare per pazzo, che ha impiantato la sua camorra nella capitale. I genitori di Piscitelli, nel marzo scorso, avevano ipotizzato che la fine del figlio fosse legata alla sua volontà di abdicare, di farsi da parte, di lasciare droga e altri impicci.

fabrizio piscitelli foto mezzelani gmt003

 

L'esatto opposto del ritratto di un capo in ascesa delineato nelle carte giudiziarie che hanno portato all'arresto del suo braccio destro Fabrizio Fabietti. Di sicuro Piscitelli aveva consolidato la propria posizione economica tanto da meditare una rispettabile vita da ristoratore.

 

 La verità, probabilmente, sta nel mezzo: quella scelta, interpretata come una resa deve essere suonata inaccettabile al suo mondo di riferimento. L'impiego del killer albanese poi eliminato, conferma l'esistenza di una batteria di soldati pronti all'uso a disposizione delle famiglie che si fronteggiano sul vasto mercato della capitale. Senese dispone di una nutrita squadra che rispetta questo identikit. Di certo, Piscitelli che pure girava con un guardaspalle, non sembrava impensierito né nervoso.

 

fabrizio piscitelli diabolik 4

La panchina di un parco gli era apparsa come il luogo più sicuro per l'ennesimo appuntamento d'affari. Intorno a lui però si è fatto il deserto all'improvviso in un torrido pomeriggio d'agosto. Scomparso l'uomo con cui aveva l'incontro, lontano ma nei pressi il socio di sempre Fabietti, il bodyguard girato dall'altra parte. L'unico visibile, eppure un fantasma, il killer, che, ed è un altro particolare della ricostruzione de L'Espresso, gli si è quasi parato di fianco, mostrandosi prima del buio.

funerali fabrizio piscitelli diabolik 52fabrizio piscitelli foto mezzelani gmt002derby lazio roma la moglie e le figlie di fabrizio piscitelli diabolik all'olimpico 3fabrizio piscitelli diabolik 8fabrizio piscitelli diabolik 10fabrizio piscitelli diabolik 9fiori per diabolik foto mezzelani gmt002fabrizio piscitelli diabolik 11FABRIZIO PISCITELLI DIABOLIKfunerali fabrizio piscitelli diabolik 46funerali fabrizio piscitelli diabolik 91

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."