giovani lavoro

CARI IMPRENDITORI, SE VOLETE CHE L'ITALIA ABBIA UN FUTURO, PAGATE DECENTEMENTE I GIOVANI -  IL NOSTRO PAESE È UNO DEI SEI PAESI DELL'UE SENZA SALARIO MINIMO: IN FRANCIA, GERMANIA E OLANDA SUPERA I 1.600 EURO! OVVIAMENTE I PIÙ PENALIZZATI SONO I GIOVANI, COSTRETTI A  LAVORARE COME SCHIAVI CON STIPENDI INFIMI, CON LA SCUSA DELLA "VOGLIA DI METTERTI IN GIOCO" – IL GOVERNO STA CERCANDO DI TROVARE LA QUADRA PER ELABORARE UN PACCHETTO DI MISURE PER RISPONDERE ALL'EMERGENZA (MA I PARTITI, TANTO PER CAMBIARE, HANNO LE IDEE CONFUSE)

GIOVANI LAVORO

Federico Capurso Luca Monticelli per "la Stampa"

 

Salario minimo, formazione e un restyling del reddito di cittadinanza. Su questi tavoli i tecnici del governo stanno elaborando un pacchetto di misure per rispondere all' emergenza lavoro che colpisce i giovani, come ha raccontato ieri La Stampa.

 

Per arginare le paghe da miseria, il ministro Andrea Orlando è favorevole all' istituzione del salario minimo.

 

GIOVANI LAVORO

L' Italia è tra i sei Paesi dell' Unione ancora senza questo strumento: nell' est Europa i sussidi ammontano tra i 330 e i 650 euro, mentre in Francia, Germania e Olanda superano i 1.600 euro. La Commissione europea ha annunciato una direttiva che potrebbe arrivare dopo l' estate, ma la sintesi tra gli Stati sembra lontana.

 

Dopo il Consiglio Ue dei ministri del Lavoro in Lussemburgo di qualche giorno fa, Orlando è uscito allo scoperto dicendo che il salario minimo non deve indebolire la contrattazione, ma rafforzarla.

 

offerte di lavoro ai giovani

L' idea dell' esecutivo è aspettare le linee guida della direttiva, definire i criteri dei soggetti autorizzati alla contrattazione e soprattutto coinvolgere le parti sociali. Secondo la Cgil bisogna dare validità di legge ai contratti nazionali, cancellando quelli pirata che pagano le persone tre euro l' ora. E poi implementare i controlli potenziando l' Ispettorato.

 

Nel Pd si è cominciato a parlare di salario minimo grazie a Enrico Letta, che ne ha fatto una questione identitaria, cercando di strapparla ai 5 stelle.

 

Il punto di caduta a sinistra lo illustra un ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano: «Non è utile una cifra minima uguale per tutti. Al contrario, sarebbe necessario il recepimento per legge dei minimi retributivi definiti dai singoli contratti nazionali di categoria. Questo renderebbe più forte la contrattazione, evitando il rischio di una fuga delle aziende dal sistema contrattuale».

giovani in cerca di lavoro

 

Nella proposta di legge depositata al Senato dai pentastellati, firmata da un' altra ex ministra, Nunzia Catalfo, viene stabilita una paga oraria non inferiore ai 9 euro, che però non si può applicare se il trattamento economico del contratto collettivo è maggiore.

 

giovani e lavoro

Al di là delle norme che verranno, il governo negli ultimi provvedimenti ha approvato la clausola che impone alle imprese che partecipano ai progetti del Recovery plan di offrire il 30% dei posti a donne e giovani. Con il Decreto Sostegni bis è arrivato un nuovo contratto di espansione per promuovere la staffetta generazionale e poi c' è la decontribuzione per chi assume gli under 36.

 

offerte ai giovani

Fabiana Dadone, ministra delle Politiche giovanili ed esponente dei 5 stelle, vede «una pericolosa narrazione di politici e imprenditori a vari livelli secondo cui l' Italia deve abbassare le pretese, i giovani italiani si devono accontentare e non si devono lamentare. Non capisco come aprire le porte a una forma di sfruttamento socialmente accettato, con buste paga da 600 euro, possa aiutare il Paese». Parlando proprio della decontribuzione, Dadone immagina per le aziende «la possibilità di ammortizzare il costo dei primi mesi di lavoro in cui spesso il nuovo assunto riceve una formazione, e al contempo permettere ai giovani di ricevere un' adeguata certificazione delle competenze acquisite».

GIOVANI LAVORO

 

Intanto, Orlando pensa a un piano straordinario per i Neet, i giovani che non studiano né lavorano, incentrato su formazione e reinserimento.

 

Il ministro annuncia anche una sua iniziativa sul reddito di cittadinanza: chi ne beneficia e non lavora deve acquisire un titolo di studio se non ce l' ha. Sulla formazione insiste la sottosegretaria leghista al ministero del Lavoro, Tiziana Nisini: «Deve essere centrale per le politiche attive».

Quanto al reddito aggiunge: «È una leva negativa per gli stagionali». Il ministro Massimo Garavaglia chiede per il comparto più flessibilità, magari i voucher.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?