cottura alla brace

IL CARO BOLLETTE CI PORTA DALLA PADELLA… ALLA BRACE - MOLTI CUOCHI ITALIANI HANNO CAMBIATO COTTURE E MENÙ PER FRONTEGGIARE L'AUMENTO DEI COSTI ENERGETICI, MENTRE ALTRI HANNO PRESO MISURE PIÙ DRASTICHE, COME "BANDIRE" LA LUCE ARTIFICIALE, GAS E TECNOLOGIA: "CERTO SI TRATTA DI UNA PROVOCAZIONE. NON È QUESTO CHE RISOLVERÀ IL PROBLEMA DEL CARO BOLLETTE, MA DI SICURO È UN ALTRO MODO PER COMUNICARE IL DISAGIO DELLA NOSTRA CATEGORIA..."

Eleonora Cozzella per “la Repubblica”

cottura alla brace

 

Un cuoco friulano sta coinvolgendo tutto il paese in cui vive e lavora per sensibilizzare la gente al problema del caro bollette per la ristorazione. Stefano Buttazzoni organizza ogni settimana All'osteria Al Grappolo d'Oro di Colle di Arba, in provincia di Pordenone, una cena "come una volta": tutti a tavola a lume di candela. Bandita luce artificiale, gas e tecnologia, ai fornelli, dove tutto viene preparato sullo spolert - la cucina a legna - come in sala, dove le candele sostituiscono i lampadari accesi e nessuno può utilizzare il cellulare.

 

cottura alla brace

«Certo si tratta di una provocazione. Non è questo che risolverà il problema del caro bollette, ma di sicuro è un altro modo per comunicare il disagio della nostra categoria». A parte la trovata del momento, Buttazzoni si sta impegnando nel risparmiare energia in molti modi concreti in cucina: «Le piccole attività come la mia - spiega - sono attente da sempre, ma adesso l'attenzione è al massimo. Per esempio, la fiamma pilota, che solitamente è sempre accesa, viene spenta quando non si cucina. E cerco di cuocere il più possibile sulla cucina a legna, in particolare per le cotture più lunghe come il minestrone».

 

cottura alla brace

E ha dovuto addirittura rinunciare a uno dei suoi piatti più famosi, lo sformato alle erbe di montagna. «Richiedeva circa 40 minuti di forno a porzione. L'ho tolto dal menu». Anche l'abbattitore, che è uno speciale freezer, consuma moltissima energia così ha rinunciato a usarlo per i suoi ravioli carnici: «Prima ne facevo un migliaio a inizio settimana - racconta - che poi conservavo in abbattitore, per usarne un po' al giorno. Ora li faccio al momento durante il servizio».

 

La vetrina del vino è stata archiviata. I clienti non la trovano più in sala e tutte le bottiglie sono solo in cantina. Da nord a sud molti colleghi sono in linea con lui. A Civitavecchia anche Gianluca Formichella, del ristorante Forma, demoralizzato per le ultime bollette, ha cercato strade alternative.

 

cottura alla brace

Con il suo staff ha studiato a tavolino un nuovo menu, che permettesse al locale di sopravvivere e continuare comunque a servire qualità: «Abbiamo cambiato il modo di fare i piatti, abbandonando quasi del tutto il forno. Il nostro vitello tonnato per esempio ora è cotto alla brace. Nel nostro braciere a chiusura ermetica adesso facciamo anche il pane. Evitiamo le cotture che richiedono energia elettrica: patate sotto la cenere, pesce alla brace, verdure molto idratate e poi passate sul braciere. Prepariamo in questo modo anche la torta al cioccolato. Questi metodi richiedono più tempo e impegno per avere risultati soddisfacenti, ma alla fine è un ritorno al passato che è anche uno stimolo creativo».

 

cottura alla brace

A Roma la chef stellata Cristina Bowerman di Glass, cerca di attaccare il caro bollette da diversi punti di vista. Tanto per cominciare, ha sostituito tutte le lampadine del ristorante con un modello a bassissimo consumo: «Costano un po' di più ma è un ottimo investimento nel tempo. Condizionatore e riscaldamento sono accesi in determinati orari, grazie alla domotica che aiuta nel risparmio. Poi è stato ridotto il numero dei piatti disponibili in menu, che vuol dire meno preparazioni, meno materia prima da trasformare.

 

Ma soprattutto cerco di ottimizzare il forno, combinando le cotture, con un forno professionale pensato per isolare gli odori, che mi permette di cuocere contemporaneamente per esempio carni, pani e dolci invece di cuocerli separatamente. Prima si prepara tutto e poi si cuoce tutto insieme. Più spazio al barbecue, al grill giapponese e alle non-cotture, come le fermentazioni per le verdure ».

 

cottura alla brace

Le cotture alternative sono il consiglio anche di Fabio Pisani del Luogo di Aimo e Nadia a Milano: «Tornare alla pentola in coccio per le cotture più lunghe, dagli stufati alle zuppe, è un ottimo espediente perché il materiale trattiene il calore più a lungo». Anche le pasticcerie vivono analoghi problemi, così Marco e Lavinia della pasticceria Marlà a Milano non hanno dubbi: «Basta forno acceso più volte al giorno. Al mattino tutte le preparazioni vengono cotte insieme, dai pezzi lievitati alle crostate». Ovunque la parola d'ordine è ottimizzare.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?