gianluigi torzi

LA CASSAZIONE, NELLA DECISIONE SUL MANDATO DI CATTURA CONTRO IL BROKER GIANLUIGI TORZI, FA UN ASSIST AL VATICANO PER IL PROSEGUIMENTO DEL PROCESSO SULLA COMPRAVENDITA DELL'IMMOBILE A LONDRA DA PARTE DELLA SANTA SEDE - LA CORTE HA STABILITO CHE E' INFONDATA L'OBIEZIONE DI TUTTE LE DIFESE DEGLI IMPUTATI SULLA MANCANZA DI UN GIUSTO PROCESSO IN VATICANO...

Maria Antonietta Calabrò per https://www.justout.org

 

GIANLUIGI TORZI

Una sentenza, in particolare una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, va sempre letta direttamente, senza farsi influenzare dalla "l'interpretazione" delle parti interessate. Che naturalmente possono/debbono commentare il testo. Figuriamoci. Ma soprattutto va letta tutta.

 

Se nelle 9 pagine dei motivi della decisione relativa al mandato di cattura italiano contro il broker Gianluigi Torzi per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio solo 2 riguardano l'annullamento del provvedimento restrittivo contro il faccendiere (che sta aspettando con braccialetto elettronico a casa sua a Londra ,dopo aver versato una cauzione di un milione e mezzo di sterline l'estradizione in Italia), un motivo di sarà.

 

Per cui anche se il mandato di arresto dovesse essere non rinnovato (ma questo e' un problema tutto ITALIANO, perchè il Vaticano ha spedito su richiesta italiana tutta la documentazione a Roma, anche quella che potrebbe rivelarsi utile all'imputato), la sentenza della Cassazione si rivela un importante ASSIST per il Vaticano, e per il proseguimento del processo in corso davanti al Tribunale presieduto da Giuseppe Pignatone.

 

stabile di sloane avenue londra

Perchè è presto detto: stabilisce che "sono senza fondamento le censure del ricorrente (Torzi, ndA) che sostengono l'inutilizzabilità degli atti acquisiti da parte dell'autorità giudiziaria vaticana, il cui sistema processuale è considerato "obsoleto" e privo di garanzie difensive". Insomma l'obiezione di tutte le difese di mancanza di un giusto processo in Vaticano è dichiarata infondata dalla Suprema Corte di Cassazione italiana

 

Vediamole queste eccezioni- ritenute senza fondamento dalla Cassazione -  sollevate dai legali  di Torzi (protagonista della parte finale del brutto affare della compravendita del palazzo di Londra da parte della Segreteria di Stato vaticana) e perché quanto scritto dai Supremi giudici italiani avrà un forte riverbero sull'andamento delle udienze in Vaticano che riprenderanno il 25 gennaio 2022.

 

GIANLUIGI TORZI

I difensori del broker hanno sostenuto che il Vaticano è " un Paese extra Ue non vincolato da accordi internazionali in materia penale" ( pag 2 della sentenza 01396-22 depositata il 14 gennaio 2022 )  e hanno eccepito " l'inutizzabilità degli atti assunti mediante rogatoria attiva dello Stato italiano verso la Santa sede, per asserita incompatibilità con i principi fondamentali ( tra cui quelli del giusto processo, ndr) dell'ordinamento giuridico italiano" .

 

Ebbene, Secondo la Suprema Corte "il motivo è infondato"(pag. 15). In particolare "proprio in tema di valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'adozione di provvedimenti di cautela personale nella fase delle indagini preliminari", è stata già affermata dalla Cassazione nel 2016 - sostiene la sentenza su Torzi - "l'utilizzabilità della documentazione di atti compiuti autonomamente da autorità straniere, in un diverso procedimento penale all'estero ( nel cassoni specie in Vaticano, ndA).

stabile di sloane avenue londra

 

La Cassazione inoltre (pag. 16) afferma che per "quanto attiene ai rapporti di cooperazione giudiziaria penale tra Stato italiano e Città del Vaticano ", in base al nostro codice di procedura penale (art.696) prevalgono le convenzioni internazionali  anche bilaterali, e non il libro XI del codice di procedura penale invocato dai legali di Torzi.

 

Sempre secondo la Cassazione "le relazioni di cooperazione con la Santa Sede si sono sviluppate, da tempo, mediante rapporti bilaterali e, come e noto, nelle rogatorie attive vige ii principio del locus regit actum, espressione dell'obbligo dello Stato richiedente (l'Italia, NDA) di rispettare ii sistema giuridico di quello richiesto (Vaticano, NdA)".

 

GIANLUIGI TORZI PAPA BERGOGLIO

E ancora, per quanto attiene la legislazione vaticana, i Supremi giudici affermano che "non è vero quanto asserito dal ricorrente (cioè Torzi, NdA), ossia che lo Stato della Città del Vaticano non ha aderito ad alcuna convenzione internazionale in materia giudiziaria". Citiamo  a pag. 17 : "Valga, per tutti, la ratifica del 25 gennaio 2012 della Convenzione delle Nazioni Unite contro ii crimine organizzato transnazionale" ..." Tale Convenzione rappresenta lo strumento base di cooperazione giudiziaria tra gli Stati aderenti in tema di criminalita organizzata e prevede modalita di assistenza giudiziaria nel caso in cui i mezzi di prova pertinenti i reati di criminalita organizzata previsti dalla convenzione, tra i quali risulta incluso ii riciclaggio, possano essere forniti da un altro Stato".

 

fabrizio tirabassi enrico crasso gianluigi torzi

E a pag. 18 : "Va anche rammentato, per completezza, che in applicazione dell'impegno, previsto nella Convenzione monetaria del 2009 tra Unione europea e Stato Citta del Vaticano e l'inserimento del Vaticano all'interno del sistema finanziario internazionale, sono state emanate nell'ordinamento vaticano una serie di leggi in materia monetaria, sulla frode e contraffazione dell'euro ed in tema di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. II sistema delle relazioni internazionali dello Sato Citta del Vaticano è fortemente cambiato anche a seguito dell'istituzione dell'Autorita di Informazione Finanziaria a scopo antiriciclaggio e della stipula della Convenzione tra Italia e Santa Sede in materia fiscale del 2015, nella quale si da atto della consapevolezza che le dinamiche di contrasto nel campo delle attivita finanziarie, legate a fenomeni di elusione o evasione fiscale possono essere realizzate "esclusivamente attraverso un efficiente scambio di informazioni nell'ambito della cooperazione amministrativa tra Stati".

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)