cozzi spinelli

CHE FINE HA FATTO LA NOTA DI COZZI PER SPINELLI? L’AFFAIRE TOTI SI INGROSSA: L’EX PROCURATORE CAPO DI GENOVA FRANCESCO COZZI CONVOCATO DAI PM PER CHIARIRE LA QUESTIONE RELATIVA AL PARERE LEGALE CHE HA DATO A ALDO SPINELLI (AI DOMICILIARI) NELL'AMBITO DELLA PARTITA PER IL RINNOVO TRENTENNALE DELLA CONCESSIONE DEL TERMINAL RINFUSE - IL DOCUMENTO CON CUI L'EX MAGISTRATO, SALITO ANCHE LUI SULLO YACHT DI SPINELLI, HA DEFINITO LA QUESTIONE CONCESSIONE NON SI TROVA E…

Marco Fagandini e Tommaso Fregatti per "Il Secolo XIX" - Estratti

 

IL PROCURATORE DI GENOVA FRANCESCO COZZI

Francesco Cozzi, ex procuratore di Genova oggi difensore civico, garante per l'Università e avvocato iscritto all'ordine di Piacenza -, sarà sentito dai magistrati che indagano sulla corruzione ai vertici della Regione Liguria e dell'Autorità portuale di Genova e Savona.

 

Gli inquirenti hanno deciso di chiedere conto direttamente all'ex capo dei pm (è stato in carica fino al 5 luglio del 2021) del parere legale che ha dato agli imprenditori Aldo e Roberto Spinelli, oggi entrambi indagati e il primo ai domiciliari, nell'ambito della partita per il rinnovo trentennale della concessione del Terminal Rinfuse.

 

Un parere al centro dell'interesse degli inquirenti perché il documento con cui l'ex magistrato ha definito per i suoi clienti, in veste di avvocato, la questione concessione non si trova. (...)

aldo spinelli a piazzapulita 5

 

Cozzi aveva detto, intervistato dal nostro giornale di aver mandato un sunto di quell'attività a Spinelli. Così come una parcella poi regolarmente saldata dall'imprenditore - di 15 mila euro. Questo riassunto però scritto proprio non si trova.

 

Non lo ha la Finanza, non lo hanno i pm. E anche per questo i magistrati hanno deciso di convocare Cozzi, così da avere chiarimenti. L'ex procuratore, è bene precisarlo, sarà sentito come testimone. E nei suoi confronti non viene mosso alcun addebito. Ma la sua testimonianza è importante, perché al suo parere ha fatto riferimento nel corso del proprio interrogatorio lo stesso presidente della Regione Liguria GiovanniToti.

 

francesco cozzi

«Al momento la Procura non mi ha chiesto nessun documento. Quel rendiconto l'avevo inviato a suo tempo all'azienda alla quale avevo fornito i pareri - ha spiegato ieri Cozzi al Secolo XIX - E tutto molto chiaro. I16 ottobre del 2022 ho ricevuto l'incarico. Ho iniziato a esaminare la documentazione e, terminata l'analisi, ho fornito alcuni pareri orali. A quel punto ho redatto un rendiconto scritto sull'attività svolta, spiegando di aver dato quei pareri.

 

Un documento riassuntivo che anticipava la fattura, per spiegare i motivi per cui chiedevo la mia parcella. Sodi averlo fornito all'azienda, così come la fattura, che credo di aver mandato nell'aprile del 2023. Ma il rendiconto potrebbe risalire a non più tardi di febbraio o marzo 2023. E su questa prestazione professionale ho pagato ogni imposta dovuta». Ha idea del motivo per cui Finanza e Procura non hanno trovato traccia, nella documentazione sequestrata agli Spinelli, del suo resoconto?

 

ALDO SPINELLI IN TRIBUNALE

«No, assolutamente. Possono saperlo solo gli Spinelli immagino». Sulla prossima convocazione come testimone, Cozzi preferisce non esprimersi: «Se è utile e serve per spiegare ciò che di improprio è stato detto in quella conversazione intercettata... ma non mi sembra corretto dire qui cosa potrò riferire ai magistrati». La telefonata era avvenuta il 27 ottobre 2022. Aldo, parlando con Rino Canavese, membro del Comitato di gestione del porto, aveva detto: «Te lo dico in amicizia.

 

aldo spinelli toti

Noi abbiamo preso un consulente adesso, il procuratore capo della Repubblica di Genova (in realtà già ex, ndr). Tienitelo per te». E ancora: «Cozzi ha visto il documento di Rossi (Alberto, legale di Msc, società che in quel momento è in conflitto con lo stesso Spinelli, ndr) per fare la separazione...

 

e appunto noi l'abbiamo preso come consulente». Aggiungendo: «Se succede il finimondo io mi paro il c... Qui non succede una bomba, di più, Hiroshima è niente in confronto». Cozzi, confermano le indagini, era salito in un'occasione sullo yacht "Leila" di Spinelli e aveva svolto alcuni incontri con lui anche negli uffici aziendali di Sampierdarena.

toti sullo yacht di aldo spinelliALDO E ROBERTO SPINELLI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…