andrei krukowski gazprom

CHE STRANO: GLI OLIGARCHI RUSSI TROPPO "OCCIDENTALIZZATI" FINISCONO STECCHITI COME MOSCHE - ANDREI KURKOSWKI, IL TOP MANAGER DEL RESORT SCIISTICO DI GAZPROM MORTO IERI DOPO ESSERE VOLATO DA UNA SCOGLIERA, È LA SETTIMA PERSONALITÀ LEGATA A GAZPROM DECEDUTA IN MANIERA MISTERIOSA IN DUE MESI - IACOBONI: “NON SI SA SE È UN CASO, CERTO MOLTI DEI MORTI ODORAVANO, AGLI OCCHI DI PUTIN, DI OCCIDENTE, E CHISSÀ SE NEL CELEBRE DISCORSO DEL 16 MARZO PUTIN STESSO NON ABBIA FORNITO UNA CHIAVE..."

Jacopo Iacoboni per “La Stampa”

 

Andrei Krukowski

Avanti il prossimo. Sette morti strane in due mesi sono tante, tutte di alti manager russi o di Gazprom, o collegati alla rivendita del gas russo, o miliardari che avevano fatto fortuna col gas. Non si sfugge al proprio destino, nella Russia oscura e ominosa di queste ore.

 

GAZPROM

L'ultima della serie - dopo quelle di Sergey Protosenya, Vladislav Avayev, Vasily Melnikov, Mikhail Watford, Alexander Tyulyakov e Leonid Shulman - è quella di Andrei Krukowski, neanche quarant' anni (classe 1984), top manager del resort sciistico di Gazprom non lontano da Sochi, Krasnaya Polyana, volato giù da una scogliera non si capisce assolutamente come.

 

Sergey Protosenya con la moglie

La comunicazione della Tass fa pensare a un romanzo di Gogol, per quant' è elusiva e enigmatica: «Il direttore generale del resort di Krasnaya Polyana, Andrei Alekseevich Krukovsky, è morto tragicamente. Amava le montagne e vi ha trovato la pace. La tragedia si è verificata lungo il percorso verso la fortezza di Achipsinskaya, a seguito della caduta ha ricevuto ferite mortali». Ma la pace è, ancora una volta nella Russia di Putin, la pace dei cimiteri. Morti sospette, suicidi-omicidi incredibili, o al limite defezioni, per i più fortunati che riescono a giocare d'anticipo, come Igor Volobuev, ex dirigente di Gazprombank, o Ruslan Dostovalov, già direttore esecutivo di Gazprombank.

 

gazprom

Krukowski era troppo giovane per aver partecipato alla sistematica spoliazione delle risorse energetiche russe compiuta negli anni del putinismo rampante dagli oligarchi più vicini a Putin, e non era un oligarca, ma neanche un manager qualunque. A 37 anni dirigeva il resort sciistico di Gazprom, il più importante della Russia, a quaranta chilometri da Sochi, praticamente casa di Putin, quello dove Putin stesso va a sciare o porta a sciare amici come il dittatore bielorusso Alexandr Lukashenko. Naturalmente un'indagine è in corso, ma nessuno ci punta mezzo rublo, ovviamente.

 

vladislav avayev

Sochi e Krasnaya Polyana non sono posti qualunque, nella storia del putinismo. Nel 2014 Krasnaya ospitò le competizioni principali delle Olimpiadi invernali russe, e ci furono lavori imponenti - appaltati per lo più al braccio di costruzioni di Gazprom, guidato dall'amico di judo di Putin, Arkady Rotenberg, oggi plurisanzionato da Stati Uniti e Unione europea.

 

Venne realizzata tra le altre cose una nuovissima ferrovia che in quaranta minuti portava i visitatori lì dal Parco Olimpico (prima, per andare da Sochi a Krasnaya ci volevano tre ore di strade in molti punti sterrate). Ci fu solo un piccolo problema, in tutta quella storia che veniva celebrata come l'apoteosi della capacità progettuale putiniana (assieme ai gasdotti, ovviamente): il rifacimento di Krasnaya Polyana costò, da solo, otto miliardi di dollari.

gazprombank 2

 

Russian Esquire scrisse che con quei soldi la strada avrebbe potuto essere ricoperta da uno strato di caviale di un centimetro. Tutto il pacchetto Sochi costò 50 miliardi di dollari: la Cina, per i Giochi estivi del 2008, che avevano un numero di eventi tre volte maggiore, osservò il Financial Times, aveva speso sei miliardi in meno. Furono, Sochi e il capitolo Krasnaya Polyana, un gigantesco caso di auto-corruzione del regime di Putin? Di sicuro chiunque studi la cleptocrazia putiniana ha dovuto toccare il buco nero-Sochi.

 

arkady rotenberg

Krukowski diventa direttore generale del resort sciistico nel 2015, a neanche trent' anni. Ma ci lavora da tre anni prima. È considerato uno dei manager più promettenti della Russia. Tenuto in palmo di mano dai Rotenberg. Una laurea in economia a Mosca, e poi la specializzazione alla London Business School, dove avrebbe mantenuto buoni contatti: non un ottimo biglietto da visita, nei giorni in cui sulle tv del Cremlino si spiega come i missili Sarmat potrebbero incenerire la Gran Bretagna in duecento secondi.

 

Non si sa se questo è un caso, certo molti dei morti odoravano, agli occhi di Putin, di occidente, e chissà se nel celebre discorso del 16 marzo Putin stesso non abbia fornito una chiave: «Non sto giudicando chi ha ville a Miami o in Costa Azzurra, i russi che non possono vivere senza foie gras e ostriche o i cosiddetti diritti di genere, perché pensano che questo li collochi in una casta superiore. Il problema sono quelle persone che vivono qui in Russia ma mentalmente sono distanti, vivono in Occidente».

gazprombank 1

 

La conclusione sembrò una cupa profezia («l'Occidente usa i nostri traditori per distruggere la Russia, ma il nostro popolo sarà sempre in grado di distinguere i patrioti dalla feccia e dai traditori, e sputarli fuori come una mosca che gli è volata accidentalmente in bocca») o forse era quello che già stava accadendo, e ancora non avevamo messo in fila i fatti.

vladimir putin arkady rotenbergFedor, il figlio di Sergey Protosenya 2GAZPROM GERMANIA arkady e boris rotenberg Sergey Protosenyagazprom uk Sergey Protosenya con la moglie e la figliaGAZPROM GERMANIA

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”