felpa

CHE TI SEI MESSO IN TESTA? STORIA DELLA FELPA CON CAPPUCCIO NATA PER PROTEGGERE GLI SPORTIVI, DIVENTATA SIMBOLO DI RIBELLIONE E DI MICROCRIMINALITÀ – ENTRATA NELLA CULTURA POP NEL 1976 CON ''ROCKY'' STALLONE IL CAPO HA ATTRAVERSATO DIVERSE VITE DIVENTANDO PEZZO CHIAVE DELL'HIP HOP E ARRIVANDO ANCHE NEGLI ARMADI DEI MAGNATI DELLA SILICON VALLEY - I BRAND DI LUSSO LO OSANNANO, È UN “MUST HAVE” PER LE INFUENCER, MA ANCORA OGGI… - VIDEO

 

Alba Solaro per “Il Venerdì”

 

catherine dorion

Una mattina dello scorso novembre, Catherine Dorion, 37enne parlamentare del partito democratico Québec Solidaire, si è presentata in aula con indosso una felpa arancione col cappuccio.

 

Se fosse arrivata in mutande probabilmente avrebbe scandalizzato di meno, ma era già da un po' che i parlamentari più conservatori sbuffavano di fronte alle sue t-shirt, i berretti di lana, le Doc Martens. L' hoodie (non esiste una parola italiana per indicare la felpa col cappuccio) però era diverso.

 

timothee chalamet

Non era semplicemente troppo informale. Rappresentava una sfida; e così sulla non proprio ignara Catherine è caduta una pioggia di accuse, l' invito a dimettersi in anticipo, il caso è finito sui giornali e ha fatto il giro del mondo. Tutto per una semplice felpa. Che tanto semplice non è, se si è pure meritata una mostra.

 

The Hoodie, inaugurata questo mese al Het Nieuwe Instituut di Rotterdam (fino al 12 aprile 2020), è un tour artistico-politico e multimediale nella storia dell' indumento più controverso e carico di simboli degli ultimi decenni.

 

Negli Usa non si entra in parlamento con le braccia nude; fino a tre anni fa in Inghilterra i deputati avevano l' obbligo della cravatta; in Italia lo scorso luglio si è polemizzato sulle parlamentari troppo scollate. Ma nel caso dell' hoodie il problema non è il dress code; è il significato che gli viene attribuito. Per questo Catherine Dorion è finita al centro di una rissa politica.

 

opera di devan shimoyana

«La mia non voleva essere una provocazione, stavo solo cercando di essere me stessa» si è difesa, ma intanto era già partita la campagna di sostegno militante sui social con un hashtag inneggiante all' autodeterminazione: #MonCotonOuateMonChoix (la mia felpa, la mia scelta).

 

timothee chalamet

Nei paradigmatici strati di questo pezzo di cotone c' è spazio per tutti. La felpa nera dei blackblockers è anche quella che indossa l' idraulico che viene a ripararti il rubinetto o il rider che ti porta la pizza a casa; quella che mette Kim Kardashian per andare a fare shopping, e che ha protetto battaglioni di graffitari in azione.

 

mostra 'the hoodie' 7

Ed è il modello glitterato con 3 mila cristalli neri Swarovski e 15 mila paillettes, griffato Vuitton, che Timothée Chalamet (l' attore di Chiamami col tuo nome) ha indossato alla première inglese di The King, portandone in primo piano anche l' aspetto gender fluid. È tutto cominciato con la Champion, che negli anni Trenta ha lanciato il modello universalmente noto - la felpa grigio chiaro - per proteggere operai e atleti dal freddo. In quasi un secolo di storia, il modello è rimasto praticamente identico.

 

È quella la sua forza: l' hoodie è quanto di più basico ci sia: una tela vuota sulla quale scrivere di volta in volta la storia che si vuole. Lo avevano adottato i giovani giocatori di baseball o football nelle università americane, che poi lo regalavano alla fidanzata, come ci hanno mostrato milioni di film.

sylvester stallone in rocky

 

L'anno zero del suo ingresso nella cultura pop è il 1976. Esce Rocky nelle sale ed entra nell' immaginario collettivo Sylvester Stallone che in tuta e felpa con cappuccio grigio prende a pugni dei bei quarti di bue per allenarsi alla sfida mondiale - si riannoda così anche il cordone ombelicale con le origini working class della felpa.

 

Ma il boom vero nasce da un' altra parte; nella wasteland del Bronx, tra i ragazzini figli di immigrati caraibici o ispanici che organizzano bloc parties fuori dai campetti di basket, improvvisano break dance sui marciapiedi, affrescano con le bombolette i vagoni della metropolitana.

 

ll cool j

Sull' altra costa, in California, lo adottano gli adolescenti delle gang di skaters come i mitici Z-Boys che setacciavano le ville dei sobborghi alla ricerca di piscine vuote dove esibirsi. Sono loro a strapparlo al mondo del puro sportswear per farne un protagonista delle sottoculture giovanili, metterlo sulle copertine dei dischi - come i Wu Tang Clan con l' album d' esordio - o nei video, come il rapper LL Cool J in Mama Said Knock You Out (1990).

 

«L' hoodie è entrato e uscito continuamente nella mia vita di adolescente e di adulta» racconta Lou Stoppard, la curatrice della mostra di Rotterdam.

 

david cameron e il ragazzino con la felpa

«In Inghilterra intorno alla metà degli anni 2000 c' era stata un' ondata di panico sociale, l' hoodie era diventato il nemico n.1, i ragazzini che lo indossavano facevano paura. Le istituzioni avevano risposto con l' Asbo (anti-social behaviour order) che vietava di indossare l' hoodie in certi luoghi pubblici e certi orari. Per esempio nei centri commerciali».

 

kim kardashian

È di quegli anni anche la campagna politica Hug a Hoodie (abbraccia un hoodie), che si rivelò un boomerang mediatico quando nel 2007 David Cameron andò a visitare uno slum di Manchester e finì fotografato con alle spalle il 17enne Ryan Florence che, felpa e cappuccio su, fa il gesto di sparargli alla testa.

 

lisbeth salander

«Lo sguardo dei media è sempre stato doppio. Da un lato l' hoodie messo all' indice come emblema di sovversione, microcriminalità.

Dall' altra le riviste di moda che lo indicavano come un capo chiave, il segno di quanto profonda fosse l' influenza dello streetwear sui brand di lusso».

 

L' evoluzione ulteriore è quella connessa alle nuove tecnologie: è diventato un classico della Silicon Valley da quando Mark Zuckerberg ha cominciato a metterlo ovunque per rimarcare la sua storia da ex studente; è diventato il capo cyberpunk per eccellenza, addosso a Mr Robot come all' eroina hacker di Millennium Lisbeth Salander; per i ribelli di Anonymous è l' arma di protezione contro l' invasione sociale della privacy e le telecamere di sorveglianza.

mark zuckerberg

 

In mostra questo dualismo si riproduce nelle creazioni di brand come Vetements e Rick Owens messe accanto a opere d' arte, i video, le foto di Lucy Orta, David Hammons, Cambell Addy.

Una delle installazioni realizzate appositamente è il video dell' artista serbo-olandese Bogomir Doringer; un collage di immagini forti per dissezionare il modo in cui gli stereotipi legati all' hoodie sono stati formati e alimentati dai media. «Un aspetto importante» spiega Soppard «include esempi di tweet pubblicati in risposta alla morte di Michael Brown nel 2014.

snoop dogg

 

Per evidenziare il ruolo dei media, i giovani di colore hanno iniziato a utilizzare l' hashtag IfTheyGunnedMeDown online, pubblicando coppie di loro immagini; alla cerimonia di laurea, al lavoro o ad un matrimonio, accanto alle foto che i media avrebbero probabilmente usato se fossero stati uccisi. In questi, indossano spesso catene d' oro e cappellini da baseball. Fumano o posano con l' alcol. In molti casi indossano una felpa con cappuccio».

 

Ne portava una anche Trayvon Martin, la sera del 26 febbraio 2012 a Sanford, in Florida. Trayvon, 17 anni, aveva accompagnato il padre a trovare la fidanzata in un quartiere residenziale.

 

trayvon martin

Robert Zimmerman, un vigilante, gli sparò sostenendo che il ragazzo aveva un atteggiamento sospetto. Al telefono con il 911 disse che indossava «un hoodie scuro», come se questo bastasse a spiegare tutto. Da quella tragedia la felpa emerse come un nuovo simbolo.

bogomir doringer

 

Ci furono cortei ribattezzati Million Hoodie March, copertine come quella di Ebony magazine con Spike Lee e altre celebrities in felpa. A Rotterdam c' è un' opera di Devan Shimoyama, forse la più bella; si chiama February II ed è un grande hoodie a braccia aperte, tutto fatto di fiori di seta. Per non dimenticare Trayvon.

spike lee con il figlio jacksonrami malekmostra 'the hoodie' 1mostra 'the hoodie' 10mostra 'the hoodie' 9mostra 'the hoodie' 8mostra 'the hoodie' 11mostra 'the hoodie' 12mostra 'the hoodie' 13mostra 'the hoodie' 14mostra 'the hoodie' 3mostra 'the hoodie' 4mostra 'the hoodie' 5mostra 'the hoodie' 6sienna miller con la felpa anti brexit

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”