ivanka trump christopher steele

CHE TIPO DI RAPPORTO C'ERA TRA IVANKA TRUMP E CHRISTOPHER STEELE? - TRA LE PIEGHE DEL DOSSIER DI HOROWITZ SUL RUSSIAGATE C’È UNA BOMBETTA MICA MALE: LA FIGLIA PREDILETTA DI DONALD HA AVUTO UN LUNGO RAPPORTO “PERSONALE” CON L’EX SPIA BRITANNICA CHE COMPILÒ IL DOSSIER (FINANZIATO DAL COMITATO NAZIONALE DEMOCRATICO) SU TRUMP E I RUSSI – SI SONO INCONTRATI A UNA CENA NEL 2007 E HANNO CONTINUATO A SENTIRSI. STEEL LE HA PURE REGALATO UN TARTAN DI FAMIGLIA  PORTATO DALLA SCOZIA E… – VIDEO

 

 

 

Da www.marieclaire.com

 

IVANKA TRUMP

Forse nessun mandato presidenziale ha avuto dei risvolti così apertamente controversi, quasi una sceneggiatura da film, come quello di Donald Trump e famiglia. L’ultima notizia che sta rimbalzando ovunque riguarda Ivanka Trump, che non è (per ora) diventata presidente della Banca Mondiale come si ipotizzava a inizio 2019, che non ha cambiato idea sulla sua linea di abbigliamento per business woman, dalle vendite crollate dopo un picco post elezione del padre (e quindi in liquidazione).

donald e ivanka trump

 

Non ha nemmeno indossato qualcosa di così particolare da far parlare di sé. Stavolta il binomio che sta occupando spazio sui quotidiani di tutto il mondo è Ivanka Trump Christopher Steele. E ora, chi è questo signore? A tutti gli effetti, James Bond in carne e ossa. Si tratta infatti di un ex membro del Secret Intelligence Service britannico, meglio conosciuto come M16, ed è l’autore del famoso dossier in cui si afferma che la Russia possiede informazioni compromettenti sul presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

 

CHRISTOPHER STEELE

Per aggiungere benzina su una vicenda già scottante è saltato fuori, però, che un membro della famiglia Trump avrebbe avuto una relazione "personale" con questa ex spia britannica. E questa persona sarebbe Ivanka Trump.

 

jared jushner ivanka trump a buckingham palace

Secondo un rapporto stilato da Michael Horowitz (l’ispettore generale del Dipartimento di Giustizia) pubblicato da ABC News, Christopher Steele, 55 anni e faccia insospettabile, avrebbe incontrato la figlia del presidente degli Stati Uniti (attualmente sotto impeachment) e della prima moglie Ivana Trump, nel 2007 a una cena, quando lui lavorava nella sede russa del M16 e lei era dirigente senior della Trump Organization.

 

IVANKA TRUMP CON GONNA PRADA NO REGGISENO

Nota bene: nel rapporto di Horowitz non viene fatto il nome di Ivanka. È stata la ABC a tirarla in ballo liberamente, senza margine di dubbi. Dopo quell’evento di 12 anni fa, Ivanka Trump e la spia sarebbero rimasti “in contatto” per qualche tempo. Che tipo di contatto? E perché dovrebbe interessare a qualcuno? Visto che lo 007 è stato sentito dire di essere "favorevolmente disposto" nei confronti della famiglia Trump a causa della sua relazione con quel membro della famiglia, si tratterebbe di qualcosa di sentimentale, ma che va in conflitto con tutta la vicenda.

michael horowitz

 

Nel 2009 Ivanka Trump ha sposato l’imprenditore Jared Kushner, con cui ha avuto tre figli, ma pare che il contatto fra lei e Christopher Steele, anche solo di amicizia, non si sia mai interrotto. Almeno, ufficiosamente. Se questa faccenda apre il capitolo "l'amante di Ivanka Trump", ancora non si sa.

ivanka trump

 

Steele ha dichiarato di aver fatto visita a Ivanka alla Trump Tower, di avere avuto un rapporto "amichevole" con lei per "alcuni anni", intendendo chiaramente una relazione "personale". Secondo il rapporto di Horowitz, l'ex spia britannica ha regalato alla Trump anche un tartan di famiglia portato dalla Scozia, in omaggio alle origini del presidente la cui madre, Mary Ann Macleod, era un’emigrata dall’isola scozzese di Tong.

 

MICHAEL HOROWITZ

Il problema è che il presidente stesso, su Twitter, dopo l’esito del dossier Steele e prima della pubblicazione del rapporto Horowitz, ha dichiarato tutto il contrario. Ovvero che Christopher Steele nutriva dei pregiudizi verso di lui. La fiducia della famiglia presidenziale verso questo ex agente inglese, invece, era tale che Ivanka Trump avrebbe discusso la possibilità di avvalersi dei servizi di Orbis Business Intelligence, la società di proprietà di Steele.

 

ivanka e melania trumpchristopher steele

Cosa comporterà tutto questo? Certamente, anche se i legali dello 007 sono già partiti a difenderne la professionalità, ora si reputa che l’FBI abbia posto troppa enfasi sul dossier di Christopher Steele, che a questo punto sarebbe viziato da una carenza di obiettività, visto il coinvolgimento personale. Poi, c’è un problema di credibilità. Su Twitter, come già detto, il presidente ha chiamato Steele “spia fallita” e “phony”, il termine con cui in inglese si intende, con libera traduzione, un "bugiardo cialtrone".

 

sundar pichai fa il piacione con ivanka trump

Ha finto di non avere confidenza con lui, mentre si trattava di una habitué del sua famoso grattacielo newyorchese. Nessuno, né The Donald, né la figlia, all’uscita del rapporto sulla Russia ha mai fatto menzione del legame con l’agente. Come mai? Saranno le indagini successive a fare chiarezza in questa ingarbugliata a faccenda, che avrebbe fornito quintali di spunti persino a Ian Fleming.

ivanka trump e harrydonald trump con ivanka e melaniamichael horowitz 2la casa di christopher steele Christopher Burrows PARTNER NELLA SOCIETA DI CHRISTOPHER STEELEchristopher steeleivanka trump 2melania e donaldivanka donald trump e steven mnuchinkanye west tra donald e ivanka trumptim cook donald trump ivankaivanka e donald trump al g20 di amburgodonald ivana ivanka trumpdonald ivana ivanka trumpivanka trump 1ivanka e melania trumpmelania e ivanka trump

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL COLLE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI, E A FRANCESCO GAROFANI C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA) - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? FORSE NON ESISTE. D'ALTRONDE SE CI FOSSE, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA?

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…