flavio carboni

CHI ERA FLAVIO CARBONI? - HA FREQUENTATO I PIANI ALTI DEL VATICANO E DEI SERVIZI SEGRETI E HA SOSTENUTO DI AVER FATTO PARTE DI FANTOMATICHE ORGANIZZAZIONI ANTICOMUNISTE: "ESISTE UN'INTELLIGENCE DEL MONDO CRISTIANO CHE SI CHIAMA ENTITÀ E CHE È LA PIÙ FORTE MAI ESISTITA" - DISSE DI AVER AVUTO RAPPORTI CON LA MAFIA E LA BANDA DELLA MAGLIANA - NEL 2010 È STATO SENTITO COME TESTE PER LA SCOMPARSA DI EMANUELA ORLANDI - ERA STATO UNO DEI PRINCIPALI IMPUTATI PER LA MORTE DEL BANCHIERE ROBERTO CALVI - IL CASO P3, BANCO AMBROSIANO E LE SUE AFFERMAZIONI SU BOSCHI E RENZI

flavio carboni

Giacomo Amadori per "la Verità"

 

Nonostante avesse compiuto da dieci giorni esatti 90 anni, la morte lo ha colto di sorpresa. Domenica il faccendiere sardo Flavio Carboni non aveva avuto avvisaglie, ma all'1 di ieri mattina, ha iniziato ad avere problemi di respirazione a causa di un infarto in corso.

 

Un suo storico amico, l'ex discusso collaboratore dei servizi segreti Francesco Pazienza, anche lui in passato coinvolto in diverse vicende giudiziarie, ricorda che pochi giorni fa lo aveva chiamato parlando «a mitraglietta, da par suo»: «Mi ha detto: "Scusami, ti dovevo venire a trovare, giuro che lo farò"».

 

Non gli sarà più possibile. «La sua compagna mi avvertito che era morto ieri mattina alle 5 con un messaggino». Carboni stava soggiornando in un'abitazione di Porto Rotondo.

 

flavio carboni

La fidanzata Antonella, 54 anni, sarda, ha chiamato i soccorsi, ma quando sono arrivati l'uomo dei misteri aveva già perso i sensi e non si è più ripreso. La camera ardente è stata allestita ieri in un padiglione vicino all'hub vaccinale di Olbia, dove domani alle 11 si terranno le esequie. Dopo il rito funebre la salma proseguirà per il cimitero di Torralba, paese natale di Carboni. Il personaggio è uno dei più indecifrabili protagonisti degli anni Settanta e Ottanta. Ha iniziato la sua carriera come funzionario ministeriale e militante dc.

 

flavio carboni

Legato a Francesco Cossiga e Giulio Andreotti, ha frequentato i piani alti del Vaticano e dei servizi segreti e ha sostenuto di aver fatto parte di fantomatiche organizzazioni anticomuniste. «Esiste un'intelligence del mondo cristiano che si chiama Entità e che è la più forte mai esistita», ci raccontò in un colloquio. Dagli anni Ottanta è accusato di essere custode di molti segreti italiani, di aver avuto rapporti con la mafia e la banda della Magliana e di essere stato coprotagonista di molti intrighi d'Oltretevere.

 

Nel 2010 è stato sentito come teste per la scomparsa di Emanuela Orlandi e nel luglio scorso avrebbero dovuto testimoniare nel processo per la strage di Bologna, ma non si presentò. Era stato uno dei principali imputati per la morte del banchiere Roberto Calvi e per la ricettazione della sua valigia, ma poi è stato prosciolto da queste accuse. Alla fine è stato condannato in via definitiva a otto anni e sei mesi «solo» per il crac del Banco Ambrosiano.Nel 2010 è stato arrestato con l'accusa di aver costituito un'associazione segreta vietata dalla legge: la P3.

flavio carboni

 

Per queste imputazioni nel 2018 ha incassato sei anni e sei mesi in primo grado. Il nome della presunta loggia scimmiottava quello della P2 di cui Carboni diceva di non aver mai fatto parte, sostenendo di non essere mai stato in buoni rapporti con Licio Gelli. Ha negato anche l'appartenenza alla massoneria. Il 18 gennaio il tribunale di Arezzo gli aveva dato l'ultimo dispiacere condannando a due anni e quattro mesi di reclusione lui e la settantaduenne moglie Maria Laura per la ricettazione di denaro proveniente da una frode fiscale fiscale.

 

Lo avevano però assolto da alti cinque capi di imputazione, a partire dall'associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio, perché «il fatto non sussiste». Il giorno del suo compleanno è stato assolto, insieme con la moglie e la compagna Antonella anche in un altro processo, a Cagliari: qui era accusato di associazione per delinquere e trasferimento fraudolento di valori. Ad Arezzo è stato, invece, condannato a tre anni e otto mesi per bancarotta e false fatture il braccio destro di Carboni, l'imprenditore Valeriano Mureddu (che però è stato assolto per altri dieci capi d'accusa e presenterà appello). È stato quest' ultimo il trait d'union tra Carboni e la famiglia dell'ex ministro Maria Elena Boschi.

 

flavio carboni

Chi scrive ha scoperto che nel 2014 Pier Luigi Boschi, allora vicepresidente dei Banca Etruria si recò nell'ufficio romano di Carboni per trovare un direttore generale capace di portare fuori dalle secche l'istituto di credito e scovare eventuali finanziatori esteri. Durante questo tentativo comparvero sulla scena alcuni personaggi degni di un film di Totò e fu aperto un conto alla Popolare su cui transitarono soldi diretti a Carboni. Ma per quei bonifici i giudici aretini non hanno riscontrato reati.

 

Carboni e Mureddu negli ultimi anni si muovevano per trovare finanziatori per un progetto legato al grafene, un super materiale per cui avevano cercato aiuti anche Oltretevere. Mureddu è originario di Rignano sull'Arno e conosce personalmente la famiglia Renzi, con cui ha realizzato anche un paio di affari immobiliari.

PIER LUIGI BOSCHI FLAVIO CARBONI

 

Per questo Carboni in un'intervista rilasciata a chi scrive aveva detto a proposito dei rapporti del fidato collaboratore con i genitori di Renzi e Boschi senior: «Mureddu ha nella sua mente fatti e misfatti [] ha avuto rapporti molto frequenti e molto affettuosi con tutti e due [] ha fatto grossissimi favori, si accontenti di questo, e a Boschi e a Renzi padre, ma grossissimi []. Comunque lui si è occupato più di me di dare una mano a Boschi, una mano proprio una mano forte».

 

Chiedemmo: «Lei, invece, non gliel'ha data alla fine?». Carboni rispose sornione: «Questo non me lo deve chiedere []. Quante volte ho visto Boschi? Tante volte, non le direi mai quante». Su Renzi politico aveva detto: «Ha dei lati che francamente sono positivi. Non lo aiuta la sua figura fisica».

 

flavio carboni

Per lui la storia di Banca Etruria era «una bomba atomica» che «se esplode è un casino e nientepopodimeno cadono tutti e due (Renzi e Boschi) e appresso a loro il governo». Ieri il suo storico legale Renato Borzone ha parlato di Carboni come di un uomo dalla personalità multiforme: «Non porterà con sé nessun segreto particolare».

FLAVIO CARBONI

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?