CHI FERMERÀ LA MUSICA? - IL GOVERNO VUOLE CHIUDERE LE DISCOTECHE MA ALCUNE REGIONI SI OPPONGONO - IL PRESIDENTE DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO, AGOSTINO MIOZZO, INSISTE: “DEVONO RIMANERE CHIUSE PERCHÉ CON MIGLIAIA DI RAGAZZI AMMASSATI NON C'È NULLA DA FARE” - IL PRESIDENTE DELL'ABRUZZO, MARCO MARSILIO: “E’ UN ERRORE CHIUDERE TUTTO, FINO AD OGGI NON CI SONO STATI FOCOLAI LEGATI ALLE DISCOTECHE”

-

Condividi questo articolo


Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

DISCOTECA IN SARDEGNA DISCOTECA IN SARDEGNA

Il Governo esce allo scoperto: tenere le discoteche aperte «rappresenta un rischio serio per la diffusione del coronavirus». E per questo nell'ultimo Dpcm era stata confermata la chiusura. Il pressing sulle Regioni, che di loro iniziativa hanno autorizzato l'attività dei locali non al coperto, si fa sempre più forte e oggi si svolgerà un nuovo incontro. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha apprezzato la scelta della Calabria che ha annunciato lo stop alle discoteche. Soluzione mediana della Puglia: le lascia aperte, ma obbliga chi le frequenta a indossare le mascherine.

 

christian solinas christian solinas

Molte regioni però non vogliono fermare la musica: le Marche hanno confermato proprio ieri l'apertura delle discoteche con un'ordinanza del presidente Luca Ceriscioli; lo stesso aveva fatto il giorno prima il presidente della Sardegna, Christian Solinas. Speranza, nel vertice di mercoledì con le Regioni, ha insistito sulla stretta. E il presidente del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo, insiste: «Le discoteche devono rimanere chiuse perché, checché se ne dica, con migliaia di ragazzi ammassati non c'è nulla da fare».

 

fedriga fedriga

Ma al di là delle scelte della Calabria e, in parte, della Puglia, della linea della prudenza sostenuta dal Lazio, la maggior parte delle Regioni si oppone allo stop: è un muro trasversale, che mette insieme l'Emilia-Romagna governata dal centrosinistra e la Liguria guidata dal centrodestra. Il presidente dell'Abruzzo, Marco Marsilio (Fdi) ha spiegato che sarebbe un errore chiudere tutto, perché fino ad oggi non ci sono stati focolai legati alle discoteche.

 

Il leghista Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia: «Anche da noi i casi positivi sono soprattutto di importazione; realtà molto vivaci in estate, come Lignano, non hanno visto la diffusione del virus nei locali. Alla fine si troverà un punto di incontro, nell'interesse di tutti, anche nel Governo le sensibilità sono differenti. Si potrà andare verso maggiori controlli, verso l'inibizione per l'attività con la musica dei luoghi chiusi e una maggiore attenzione sulle distanze. Ma fermare tutto, secondo me, non avrebbe senso».

 

DISCOTECA IN SARDEGNA DISCOTECA IN SARDEGNA

TRATTATIVA

Per decidere sono state prese altre 24 ore e l'altro giorno il ministro delle Attività produttive, Stefano Patuanelli, ha incontrato i sindacati dei gestori di locali da ballo, preoccupati perché la chiusura rappresenterebbe il colpo finale al settore fermo, per la parte al coperto, dall'inizio del lockdown. Viene quasi da pensare che la partita di ping pong tra Governo e Regioni si stia prolungando quanto meno per consentire alle discoteche di funzionare a Ferragosto.

marsilio marsilio

 

Anche l'idea di obbligare le persone a restare a due metri di distanza appare poco applicabile, salvo che non si voglia ricorrere al metodo croato, proposto l'altro giorno dalle autorità locali che, a fronte del moltiplicarsi di casi, impongono di ballare solo attorno a un tavolino per mantenere - teoricamente - le distanze.

 

Chi non ha atteso il nuovo vertice con il governo è la presidente della Calabria, Iole Santelli: «La decisione di chiudere le discoteche è stata presa ai fini del contenimento della diffusione del virus Covid 19, in accordo con il Governo e dopo aver interloquito con i ministri Boccia e Speranza».

JOLE SANTELLI JOLE SANTELLI

 

E la Puglia? L'ordinanza del presidente Emiliano obbliga «all'uso delle mascherine protettive in luoghi all'aperto come discoteche, sale da ballo e locali assimilati in cui, a causa di particolari situazioni, anche collegate al maggiore afflusso di persone e turisti, non sia possibile garantire il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro». Maurizio Pasca, presidente nazionale del Silb, sindacato locali da ballo, è salentino e dice: «Noi lo abbiamo detto, se serve siamo anche disposti a chiudere, però ci dimostrino che ci sono focolai nelle discoteche: ad oggi in Italia non ne è stato segnalato neanche uno. Mascherine e distanze come chiede il governatore della Puglia? Così è impossibile lavorare, tanto vale chiudere, appunto».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…