Estratto dell’articolo di www.lanazione.it
Sono da poco passate le 18 quando il selciato che costeggia l’edificio 3, ingresso A di Psichiatria universitaria, all’ospedale Santa Chiara, si tinge di rosso. E’ il colore del sangue della dottoressa Barbara Capovani, 55 anni, responsabile del "Sdpc - Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura" dell’ospedale. Del folle aggressore che l’ha attesa e massacrata – fra il silenzio dei padiglioni e il sole che volge verso il tramonto – non vi è traccia.
Sparito nel nulla: ricercato, eppure scomparso come un’ombra malefica. Scarne le informazioni a disposizione della polizia: un uomo, un cappellino con la visiera, una mascherina come quelle indossate nel corso della pandemia. […] Quando il medico ha recuperato la bicicletta, parcheggiata nella rastrelliera a fianco del portone della clinica, il folle assalitore è entrato in azione con un bastone o una spranga.
aggressione barbara capovani 2
Gli inquirenti stanno ascoltando tutti i colleghi della donna per capire se vi siano nessi con possibili pazienti o ex pazienti. Inoltre stanno visionando le telecamere della zona, anche se – nel luogo della mattanza – non vi sono occhi elettronici.
Capovani, in queste ore, sta lottando fra la vita e la morte: operata di urgenza nella tarda serata di ieri, le sue condizioni sono critiche. […]
ospedale santa chiara di pisa aggressione barbara capovani 1