scarpe calzature antica roma

CI HANNO FATTO LE SCARPE - DAI SANDALI EGIZIANI AL TACCO ROCOCÒ, COSÌ LE CALZATURE HANNO SCRITTO LA STORIA - A FIRENZE UNA MOSTRA SULLE CALZATURE: IN GRECIA L'ALTEZZA DELLA SUOLA RIVELAVA LO STATUS SOCIALE, NELL'ANTICA ROMA SOLO I NOBILI SFOGGIAVANO I "CALCEI", NEL '900 LE SCARPE DIVENTANO CAPOLAVORI - L'ESEMPLARE PIÙ ANTICO RINVENUTO IN BUONO STATO DI CONSERVAZIONE (FU TROVATO IN UNA CAVERNA DELL' ATTUALE ARMENIA), PARE SIA STATO CONFEZIONATO INTORNO AL 3.500 A.C. SI TRATTA DI...

Alberto Fraja per “Libero Quotidiano”

 

Diceva Pietro Nenni che le idee camminano con le gambe degli uomini. Il vecchio leader socialista dimenticava di aggiungere che se ai piedi infili pure un paio di scarpe comode, è ragionevole prevedere che quelle idee arrivino a interessare un numero non trascurabile di potenziali adepti. Della storia, del ruolo sociale e della valenza simbolica assunta nei secoli della scarpa si discetta nella mostra che si apre oggi a Firenze al Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti (vi rimarrà fino al 19 aprile 2020) e il cui titolo è Ai piedi degli dei.

SCARPE CALZATURE ANTICA ROMA

 

Le calzature antiche e la loro fortuna nella cultura del Novecento. L' esposizione allinea i principali tipi di scarpe utilizzate nel periodo compreso fra il V secolo a.C. e il IV a.C, rinvenute in diversi contesti archeologici d' Europa. Ad essa affianca una sezione dedicata alla fortuna della calzatura antica nella cultura del Novecento, attraverso due punti di vista fra loro complementari: la moda e il cinema.

 

Scarpe dei maggiori stilisti italiani del secolo scorso sono esposte insieme ai modelli della più celebre manifattura italiana di calzature per il cinema, la Pompei Shoes, quella che sfornava calzari per gli attori dei film peplum divenuti veri e propri cult: da Cleopatra a Quo Vadis, da Ben Hur al Gladiatore.

 

CALZATURA SCOLPITA NEL MARMO

Le prime testimonianze grafiche di calzature risalgono a circa 15.000 anni fa anche se l' esemplare più antico rinvenuto in buono stato di conservazione (fu trovato in una caverna dell' attuale Armenia), pare sia stato confezionato intorno al 3.500 a.C. Si tratta secondo gli studiosi di una scarpa da donna, numero 37 e mezzo formata da un unico pezzo di pelle bovina, allacciata nella parte anteriore e in quella posteriore con una cordina di cuoio.

 

La scarpa smette di fungere da solo oggetto indispensabile ad evitare la scarnificazione dei piedi in epoca egizia. I sudditi del faraone cominciano, infatti, ad assegnarle un carattere simbolico elevandola a tratto distintivo del rango da essi rivestito nella società.

Un esempio: la carica onorifica di "portatore di sandali" spettava al seguito di faraoni e nobili.

 

SANDALO CONTEMPORANEO

È tuttavia con gli antichi greci che l' evoluzione della scarpa comincia ad assumere forme e modelli base poi tramandati nel tempo. L' Upodémata, il tipico sandalo con suola di cuoio o di legno legato al piede da strisce di pelle, l' Embàs, uno stivaletto allacciato da donna e l' Embàtes uno stivale di cuoio o stoffa per i cavalieri diventeranno motivo d' ispirazione, nei secoli avvenire, di legioni di calzolai. Si sappia inoltre che nel mondo greco, lo status e il ceto di appartenenza di una persona si distinguevano anche in base all' altezza delle suole.

 

TACCHI E STIVALI

Anche i romani adottano tecniche di concia delle pelli simili a quella dei greci, e anche nel loro caso la scarpa diventerà presto uno status symbol. I Calcei, per dire, erano suole senza tacco con tomaie in pelle che avvolgevano tutto il piede ed erano prerogativa di nobili e senatori. Curiosità: nella Venezia del quattrocento tra le donne della upper class cominciò a diffondersi la moda di calzare le cosiddette Cioppine, zeppe talmente vertiginose che il Maggior Consiglio della Serenissima si vide costretto addirittura a legiferare per stabilirne l'altezza massima (alcuni modelli raggiungevano addirittura il metro). Caracollare su trampoli del genere determinò un numero non precisato di distorsioni alle caviglie.

 

La moda delle scarpe si diffonde in Francia nel XVI secolo grazie a un' italiana: Caterina de' Medici. Le più ambite si chiamavano Souliers à pont. Nel XVII secolo le donne cinesi presero a infilarsi stravaganti calzari con un piedistallo al centro della suola. Erano talmente scomode e pericolose che per camminare le signore erano costrette a ricorrere al sostegno di qualche maschietto di buona volontà.

 

CALZATURE DA BAMBINO IN CUOIO E FERRO

Fu nel XVII secolo che presso l'aristocrazia e le classi più abbienti comincia a prendere piede, è proprio il caso di dirlo, la moda degli stivali. Dapprima alti fino al ginocchio, poi oltre e strombati. Nel secolo successivo spopolano tra le donne le scarpe a punta mentre più in generale la calzatura assume forme più moderne. Le scarpe del primo Novecento si ispirano nientemeno che all' Art Noveau francese, hanno la punta allungata e l' accollatura alta.

 

Prima della Grande Guerra la calzatura più diffusa è il tacco "Luigi", in stile rococò e dalla forma a rocchetto. Dopo il secondo conflitto mondiale è lo stile italiano a dettare il passo: sandali più audaci e décolleté danno la cifra delle nuove tendenze grazie a marchi e firme del made in Italy come Valentino, Versace, Ferrè e Armani. Per concludere: sapete chi sono i protettori dei calzolai? I santi Crispino e Crispiano. I due fratelli raggiunsero nel terzo secolo la Francia per predicarvi la fede cristiana. Facevano i ciabattini. Il resto del tempo lo dedicavano a risuolare le anime. Con successo a quanto pare.

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…