raid fascisti durante i convegni

CI MANCAVANO SOLO GLI HACKER FASCISTI - L’ANTITERRORISMO PREOCCUPATO DALL’AUMENTO DI RAID RAZZISTI VIA INTERNET: DURANTE WEBINAR, COMMEMORAZIONI O INCONTRI TELEMATICI SI VERIFICANO SEMPRE PIÙ SPESSO INTRUSIONI INFORMATICHE CHE BUTTANO NELLA MISCHIA IMMAGINI E AUDIO INNEGGIANTI A MUSSOLINI, HITLER E ALL’OLOCAUSTO, OLTRE A FOTO DI DONNE NUDE - SPESSO SONO GOLIARDATE DI BAMBOCCIONI, MA A VOLTE DIETRO SI NASCONDONO PROGETTI INQUIETANTI...

Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera

 

BENITO MUSSOLINI

Gli ultimi raid denunciati risalgono al mese scorso. Il 12 marzo a Vicenza, durante un webinar (seminario via Internet) dedicato alla memoria del deputato socialista Domenico Piccoli, ucciso in Calabria un secolo fa, agli albori del fascismo, un ignoto partecipante s'è intrufolato inneggiando a Mussolini, Hitler e all’Olocausto.

 

Una settimana prima a Milano, nel corso di una videoconferenza organizzata dal Comune dedicata alle «Storie della buonanotte», qualcuno s'è inserito trasmettendo audio offensivi, foto del Duce e di donne nude.

 

RAID FASCISTI DURANTE I CONVEGNI

Sono intrusioni informatiche di ispirazione neofascista dove però le connotazioni goliardiche sembrano superare quelle ideologiche, al punto che l'apposito Servizio per il contrasto dell'estremismo e del terrorismo interno della Polizia di prevenzione le cataloga tra quelle di «altra natura», rispetto alla categoria considerata più inquietante: le azioni di disturbo «a carattere antisemita»

 

Gli investigatori della Rete e dell'antiterrorismo ne hanno censite 24 tra novembre e marzo scorso, con un picco registratosi intorno al Giorno della Memoria delle vittime della Shoah, celebrato il 27 gennaio: in quel periodo sulle varie piattaforme si sono concentrati almeno una dozzina di assalti informatici per disturbare convegni e celebrazioni. Quasi sempre con slogan in omaggio a Hitler e al Terzo Reich, sulle note di «Faccetta nera» o altri inni nazi-fascisti.

 

mussolini

Il primo della serie risale al 3 novembre, a Venezia, quando una «lezione di ebraismo» organizzata dalla comunità israelitica locale è stata interrotta da un partecipante con nickname «Rambo», che ha diffuso insulti antisemiti mentre proiettava una svastica; le verifiche informatiche l'hanno trovato in provincia di Bergamo.

 

La regione che conta il maggior numero di episodi è proprio il Veneto, seguito da Lombardia e Piemonte; poi ci sono Toscana, Lazio, e qualche isolato episodio diviso tra Centro e Sud.

 

Ma la sorpresa maggiore è arrivata dalle indagini, prima telematiche attraverso i Dipartimenti della polizia postale, e poi sulle persone, con il lavoro delle Digos: nella grande maggioranza dei casi responsabili dei raid sono minorenni, ragazzini nati anche nel 2006, quindicenni o poco più.

 

shoah

Che quasi sempre agiscono da casa, all'insaputa dei genitori, e avendo poca o nessuna cognizione della gravità di ciò che fanno. A volte, dopo aver sperimentato le tecniche di intrusione per disturbare la didattica a distanza sono passati alle intromissioni negli incontri politici o di settore.

 

Come quello organizzato dal Consiglio comunale di Corchiano, in provincia di Viterbo, il 9 gennaio; si parlava di depositi di rifiuti radioattivi e da postazioni internet individuate a Torino e a Brescia sono partiti insulti e bestemmie, con il sottofondo della solita «Faccetta nera».

ADOLF HITLER

 

I successivi accertamenti hanno portato gli investigatori nelle case di un rumeno quarantenne e di una italiana di origini kuwaitiane, 50 anni, ma poi s'è scoperto che a usare i computer erano stati i figli minorenni, iscritti ai gruppi ZoomBombing e Telegram, che hanno ammesso le intrusioni.

 

La leggerezza con cui questi giovanissimi inneggiano al fascismo o al nazismo, senza organizzazioni alle spalle né supporto ideologico, è comunque preoccupante: considerare slogan razzisti e antisemiti al pari di insulti e provocazioni generiche o a sfondo sessuale significa essere pronti ad assorbire la propaganda che altri diffondono con ben altre convinzioni.

 

liliana segre si vaccina a milano

Come i due signori che in Sardegna e in provincia di Viterbo sono stati identificati e denunciati per le offese e le minacce alla senatrice a vita Liliana Segre. Neppure loro, denunciati per «propaganda e istigazione di discriminazione razziale etnica e religiosa», avevano strutture o gruppi di riferimento; a differenza del quarantenne sassarese fondatore di una formazione battezzata Ordine Ario Romano, che diffondeva messaggi nazisti ed elenchi di cognomi di origine ebraica «in modo da poterli facilmente individuare», per il quale è stato chiesto il rinvio a giudizio insieme ad altri sette imputati.

 

breivik

Il rischio di emulazione, esaltazione e potenziale aumento di pericolosità non viene sottovalutato dagli inquirenti. Lo dimostra la vicenda di Andrea Cavalleri, il ventiduenne di Savona arrestato nel gennaio scorso (ora agli arresti domiciliari) perché sempre via Internet incitava alla violenza contro «sionisti, liberali, marxisti e capitalisti».

 

Esaltava le stragi di Oslo e Utoya commesse dal terrorista norvegese Amders Breivik, e vagheggiava di seguirne le orme. La «condotta criminosa» di Cavalleri, con la contestazione di «apologia della Shoah e dei crimini di genocidio», è stata considerata potenzialmente eversiva, e il 18 marzo la Digos di Bologna ha perquisito quattro persone in contatto con la sua chat di matrice suprematista.

 

Ma all'origine di questa indagine ci sono le verifiche compiute sui proclami che esortavano alla «dissoluzione del giudeo» diffusi da un minorenne di Torino attraverso Telegram.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…