francesca rizzi - miss hitler 2019 su vkontakte

COLITE SVASTICA – CHI È, CHI NON È E CHI SI CREDE DI ESSERE FRANCESCA RIZZI, IN ARTE “MISS HITLER”, LA 26ENNE MILANESE AL CENTRO DELLE INDAGINI SUI NEONAZISTI ITALIANI – AD AGOSTO AVEVA PARTECIPATO ALLA “CONFERENZA NAZIONALISTA” DI LISBONA DOVE SI ERA DISTINTA PER IL SUO DISCORSO ANTISEMITA - I POST SUL SOCIAL RUSSO VKONTAKTE, DOVE AVEVA VINTO IL CONCORSO DI BELLEZZA ARIANA E SI FACEVA CHIAMARE “FRA-FRA-FRA-FRA” - VIDEO

 

1 – MISS HITLER, SU ‘FAKE’ (NOVE) IL RITRATTO DELLA 26ENNE INDAGATA E CHE SCRIVEVA: “A MORTE I GIUDEI MALEDETTI”

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

miss hitler

Si chiama Francesca Rizzi, ha 26 anni ed è indagata insieme ad altre 18 persone pronte, secondo gli inquirenti, a “costituire un nuovo partito nazista” in Italia. La scorsa estate aveva partecipato a un concorso online vincendo il titolo di “miss Hitler”. La sua storia era stata raccontata 15 giorni fa dal programma condotto da Valentina Petrini, Fake, in onda ogni mercoledì sul Nove, nella puntata dedicata a razzismo ed estremismo.

 

francesca rizzi miss hitler 2019 6

Qui la puntata integrale di Fake andata in onda mercoledì 13 novembre con Luca Telese e Francesco Borgonovo.

 

inchiesta sul nuovo partito nazionalsocialista italiano dei lavoratori 1

2 – LA "MISS HITLER" TATUATA SUI SOCIAL PER INVOCARE "CASTRAZIONI E STERMINI"

Monica Serra per “la Stampa

 

Ce l' ha con tutti. Anche Matteo Salvini, nei suoi post farneticanti, diventa una "m sionista". Dietro ogni male del mondo per lei ci sono gli ebrei, contro i quali può arrivare a invocare la "castrazione di massa". Non si è fermata neppure ieri mattina, quando gli agenti della Digos milanese sono andati a notificarle l' avviso di garanzia. Se l' è presa pure con loro, colpevoli di difendere "i bastardi", di mettere a tacere le voci contrarie, di negare la verità.

 

francesca rizzi miss hitler 2019 7

La ventiseienne Francesca Rizzi ha parlato, inveito, non ha smesso per un istante, nell' appartamento in cui vive a Pozzo D' Adda, nel Milanese. Per la sua comunità, quella del social network russo VK, crocevia di estremisti, ripetutamente bannati da Facebook, Fra-Fra-Fra-Fra è solo "Miss Hitler 2019". Il titolo se l' è guadagnato partecipando a un contest internazionale, anche grazie ai numerosi tatuaggi ispirati alla simbologia nazista che mette in bella mostra nelle foto. A partire dall' enorme aquila e dalla croce uncinata impressa al centro delle sue spalle. Vive di piccoli espedienti e sembrerebbe avere un pessimo rapporto anche coi suoi familiari.

antonella pavin 1

 

Gli investigatori che l' hanno tenuta per un anno e mezzo sotto osservazione hanno accertato che, a dispetto di una vita sociale di fatto inesistente, la ventiseienne dai lunghi capelli biondi sempre raccolti in una coda alta, è super attiva sui social. Le sue invettive non hanno risparmiato neppure la senatrice Liliana Segre.

francesca rizzi miss hitler 2019 5

 

Anche alla "Conferenza Nazionalista" del 10 agosto scorso a Lisbona, si è distinta come relatrice per la sua accesa retorica antisemita. Intercettata dagli investigatori, ha pronunciato frasi di una violenza difficile da immaginare. A casa sua gli agenti hanno sequestrato manuali contro l' ebraismo e sono numerosi i suoi post sui social segnalati anche dall' Osservatorio antisemitismo.

 

LE DONNE AL VERTICE DEI NAZISTI ITALIANI: «VIVA HITLER, NEI LAGER C'ERANO LE PISCINE»

P.F. per ''Il Messaggero''

miss hitler

 

inchiesta sul nuovo partito nazionalsocialista italiano dei lavoratori

«Possiamo avere a disposizione armi e esplosivi, sforneremo soldati pronti a tutto. Presto costituiremo il Partito Nazionalsocialista Italiano dei Lavoratori». Il nuovo aspirante fuhrer in salsa italiana ha il volto di una donna: di giovani ragazze o di quello di una madre di 45 anni che si definiva sergente di Hitler. Donne che con i loro suoi seguaci erano pronte ad irrompere in tutta Italia sulla scena dell'estremismo di destra con un proprio soggetto politico mentre sui social si arruolavano nuove leve: ad addestrarli c'era un ex pentito della ndrangheta.

inchiesta sul nuovo PARTITO NAZIONALSOCIALISTA ITALIANO DEI LAVORATORI

 

francesca rizzi miss hitler 2019 su vkontakte

Si avvicina molto ad un romanzo di fantapolitica la vicenda del gruppo di 19 estremisti indagati in tutta Italia, per costituzione e partecipazione ad associazione eversiva ed istigazione a delinquere. A rivelare il sottobosco filonazista, con un insolito vertice al femminile, sono state le indagini della Digos di Enna e del Servizio Antiterrorismo Interno che hanno portato a perquisizioni in tutta Italia. Il movimento, farcito di retorica antisemita e xenofoba, affascinava gli estremisti neri da Nord a Sud, dalla Sicilia al Veneto.

francesca rizzi miss hitler 2019 1

 

inchiesta sul nuovo PARTITO NAZIONALSOCIALISTA ITALIANO DEI LAVORATORI

 E tra loro c'erano diverse donne: dalla 26enne che avrebbe partecipato e vinto il titolo di Miss Hitler', all'impiegata di un'azienda, una mamma 45enne originaria di Curtarolo (Padova) che evidentemente conduceva una doppia vita. Nessuno avrebbe mai pensato che Antonella Pavin, incensurata, fosse talmente appassionata di Hitler da essere una dei leader del partito, taed essere soprannominata la sergente di Hitler. Sulla sua pagina Facebook la donna scriveva: «Il nazionalsocialismo trionferà in tutta Europa. Hitler è immortale». Poi sul social network russo VKontakt la 48enne si scatenava.

 

francesca rizzi miss hitler 2019

 «La gente mi critica perché sono nazista. Lo sarò fino alla morte perché quando morirò sarò contenta di aver ripulito il mondo. Sempre Heil Hitler e rogo per gli infami». La donna ha anche confermato di essere «una fan sfegatata di Hitler» e anche le sue idee («è tutto inventato dagli ebrei. Nei campi di concentramento c'erano cinema e piscine»).

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Le adepte del fuhrer spesso vestivano in modo da poter rendere visibili i simboli del loro fanatismo, con svastiche, marchi delle SS e croci celtiche. «Io sposerei un ebreo solo per torturarlo giorno dopo giorno», diceva una di loro.

 

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ADDESTRATI SULLA CHAT MILITIA

Tutti erano in contatto attraverso una chat chiusa denominata «Militia» e finalizzata all'addestramento dei militanti. In particolare, questo ruolo era affidato ad un pregiudicato calabrese, ex «legionario» ed esponente di spicco della ndrangheta, con un passato da collaboratore di giustizia e già referente di Forza Nuova per il ponente ligure. «Sono in grado di acquistare armi con un prezzo vantaggioso», diceva lo ndranghetista, alludendo con altri all'intenzione di «sfornare soldati pronti a tutto» mentre sui social si reclutavano nuovi adepti. Cercavano legami anche con gruppi neonazi all'estero.

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