test salivari 3

COLPI DI TEST - ECCO QUALI ESAMI SONO INDICATI PER LA DIAGNOSI DI CASI SOSPETTI A SCUOLA E COME VIENE CERTIFICATO IL RIENTRO DELLO STUDENTE - CI SONO ALTERNATIVE AGLI ESAMI TRADIZIONALI? DAI TEST ANTIGENICI A QUELLI RAPIDI SALIVARI (MANCANO CONFERME SULLA LORO VALIDITA’) - LA SOLUZIONE CHIAMATA “A SAPONETTA”...

Margherita De Bac per il “Corriere della Sera”

 

1 Quali test sono indicati per la diagnosi di casi sospetti a scuola?

test salivari

Il test che dà i risultati più attendibili è il tampone molecolare tradizionale, specialmente per la capacità di identificare i casi positivi anche nelle primissime fasi dell'infezione. Le linee guida dell'Istituto superiore di sanità sulla gestione dei focolai in ambito scolastico e la circolare del ministero della Salute per la diagnosi di Covid-19 indicano l'effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l'uno dall'altro «con un contestuale doppio negativo».

 

2 Come viene certificato il rientro a scuola?

Dopo la fine dell'isolamento lo studente o l'operatore scolastico può essere «reinserito nella comunità» munito dell'attestazione di avvenuta guarigione e il nulla osta all'ingresso o rientro da parte di pediatra o medico di famiglia. Per patologie diverse dal Covid-19, con tampone negativo, dopo la guarigione clinica saranno sempre il medico o il pediatra a rilasciare l'attestazione di rientro a scuola.

TEST SALIVARI 9

 

3 I test antigenici sono un'alternativa?

Si tratta di test basati sulla ricerca dell'antigene del virus anziché del suo Rna (il nucleo). Garantiscono una risposta in pochi minuti, non richiedono macchinari da laboratorio però si basano sempre sul prelievo con campione oro-faringeo. Sono stati validati dal ministero della Salute e il loro impiego si è rivelato utile negli aeroporti.

 

Sono meno sensibili rispetto ai tamponi tradizionali nell'evidenziare la positività. Alcune Regioni stanno cominciando a prevedere di introdurli a scuola per snellire le procedure in caso di sospetto Covid-19. A livello nazionale non è stata però definita una strategia indicata su un documento degli organismi tecnici. Il ministro Roberto Speranza ha affermato che «i risultati sono incoraggianti e che si pensa di poter cominciare ad allargarne l'uso al di fuori degli aeroporti», quindi nelle scuole.

TEST SALIVARI 3

 

4 Sono pronti i test rapidi salivari che potrebbero accelerare le procedure per il rientro?

Non ancora. In effetti potrebbero garantire un'ulteriore semplificazione dell'esecuzione del test e di riduzione dei tempi di attesa. Sarebbero sicuramente più accettati dai bambini pur essendo in fondo dei mini-tamponi rapidi. Mancano però conferme sulla loro validità. Il laboratorio di microbiologia dell'Istituto Spallanzani ha valutato due soluzioni disponibili in Italia. La prima ha mostrato livelli di sensibilità simili a quelli dei tamponi antigenici rapidi, con lo svantaggio rispetto a questi che il test dovrebbe essere eseguito in laboratorio quindi non sarebbe riproducibile in contesti di screening rapido (ad esempio gli aeroporti e le scuole). Tra il prelievo del campione e la refertazione i risultati non sarebbero immediati.

 

5 E la soluzione chiamata «a saponetta»?

test salivari

È un test con lettura visiva (appunto la saponetta), non richiede strumentazioni di laboratorio, può essere utilizzato anche in ambienti non sanitari e assicura i risultati in pochi minuti. Applicata alla saliva questa metodica ha dimostrato di rilevare la presenza del virus in meno del 10% dei campioni che risultavano positivi al test molecolare standard, quindi è molto prematuro pensare a un'applicazione sul campo. Ma la tecnologia procede in modo spedito.

 

6 Quali altre soluzioni sono allo studio dei ricercatori?

Negli Usa sono stati autorizzati in situazioni di emergenza due test salivari, un terzo è in sperimentazione in Israele ed è ancora più semplice. Il paziente si sciacqua la bocca con una soluzione salina e deposita il liquido in una provetta che viene inserita in un apparecchio. In pochi secondi si può accertare la positività o meno del campione.

 

test salivari

7 Alcuni otorinolaringoiatri denunciano il rischio che troppi prelievi dal naso o dalla faringe potrebbero danneggiare i bambini. Ci sono evidenze in questo senso?

Sono esami definiti invasivi e fastidiosi, ma non sono considerati «rischiosi». In ogni caso non bisognerebbe esagerare soprattutto con i minori. Il secondo tampone, in caso di negatività del primo, è previsto solo se c'è un forte sospetto clinico e non per tutti. I test basati sulla saliva sarebbero meglio tollerati. (Hanno risposto alle domande l'Istituto Lazzaro Spallanzani e Paolo D'Ancona, ricercatore all'Istituto superiore di Sanità) .

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…