vladimir putin armi chimiche

COME COMBATTERE UNA GUERRA CHIMICA SENZA USARE LE ARMI CHIMICHE - IN UCRAINA I RUSSI STANNO USANDO UN VECCHIO ESCAMOTAGE PER USARE MEZZI NON CONVENZIONALI E SFUGGIRE ALLE ACCUSE DI CRIMINI DI GUERRA: COLPISCONO GLI STABILIMENTI CHIMICI, CHE PRODUCONO FERTILIZZANTI E PRODOTTI TOSSICI. COSÌ SPRIGIONANO ACIDO NITRICO, CHE NEL MIGLIORE DEI CASI PROVOCA PROBLEMI RESPIRATORI E GRAVI USTIONI…

Nello Scavo per “Avvenire”

 

vladimir putin

Dalle paludi di Pinsk ai sobborghi di Kiev fino ai villaggi più remoti del Donbass si sta combattendo una guerra chimica senza adoperare armi chimiche. Un vecchio escamotage per sfuggire alla accuse di crimini di guerra, mascherandoli con azioni militari contro infrastrutture strategiche.

 

A Rubizhne, sulla strada che da Kharkiv conduce alla regione del Lugansk, da diversi giorni il governatore Serhiy Haidai chiede alla cittadinanza di asserragliarsi in casa e con le finestre chiuse.

 

UNA FABBRICA DEVASTATA DAI MISSILI A DNIPRO

Un attacco russo ha colpito uno stabilimento chimico che produce fertilizzanti. Sono stati fatti saltare in aria i silos contenenti acido nitrico, utilizzato per produrre nitrato di ammonio, ma all'occorrenza adoperato per la produzione di esplosivi come nitroglicerina e trinitrotoluene, il famigerato "Tnt".

 

ucraina, esplosione in un serbatoio di acido nitrico a rubizhne 4

La colonna di fumo ha avvolto la zona, dove non è stato possibile distribuire mascherine protettive. Se inalato, l'acido provoca forti problemi respiratori, oltre a gravi ustioni se viene a contatto con la pelle.

 

Nel frattempo i funzionari ucraini hanno informato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) che Kiev ha ripreso il controllo della centrale nucleare di Chernobyl. Al momento però gli specialisti dell'Agenzia non hanno accesso ai dati sulla salute dei soldati russi rimasti a lungo nella "zona d'esclusione", dove si dovrebbe permanere solo poche ore per non venire esposti al rischio della "Sindrome da radiazioni acute", una malattia causata dalla prolungata irradiazione dell'intero corpo, con conseguenze per il midollo osseo, il sistema gastrointestinale, il sistema nervoso centrale e quello cardiovascolare.

maschere anti gas nell equipaggiamento dei russi

 

Il livello delle radiazioni a Chernobyl continua ad essere monitorato con una certa preoccupazione. Poco distante, le paludi di Pinsk, al confine tra Bielorussia e Ucraina, per giorni sono state asfissiate dal denso fumo del carburante deliberatamente dato alle fiamme dai militari russi.

 

Intanto sui cieli dell'Ucraina si vedono sinistre nubi: acido nitrico, idrocarburi, esalazioni da fertilizzanti. Nell'Ucraina nordorientale, a Sumy, le truppe russe non mollano la presa. Da giorni viene segnalata una cospicua perdita di ammoniaca in un impianto chimico dell'azienda "Sumykhimprom". Il governatore Dmytro Zhyvytskyy non è stato in grado di precisare quali armi siano state utilizzate contro lo stabilimento.

ALZABANDIERA SOVIETICO A KHERSON, IN UCRAINA

 

L'amministrazione locale ha però dichiarato «pericolosa» tutta l'area entro un raggio di cinque chilometri. A tutti i residenti è stato chiesto di nascondersi negli scantinati o quantomeno nei piani bassi degli edifici.

«L'ammoniaca è più leggera dell'aria, quindi rifugi, scantinati e piani inferiori dovrebbero essere utilizzati per proteggersi», ha scritto Zhyvytsky in un avviso rilanciato sui canali Telegram. Con il sistema sanitario allo stremo, neanche in questo caso è stato possibile mappare le ricadute sulla salute pubblica.

 

ucraina, esplosione in un serbatoio di acido nitrico a rubizhne 6

Per affrontare i miasmi velenosi viene suggerito di respirare attraverso una benda umida imbevuta con acido acetico o citrico. Ovviamente, a causa del conflitto è pressoché impossibile procurarsi le soluzioni chimiche che dovrebbero contrastare i veleni. A Kharkiv un gasdotto è stato colpito provocando una violenta esplosione. Secondo le autorità di Kiev si è trattato di un'azione deliberata delle forze di Mosca.

 

Le perdite di gas, che hanno reso la zona potenzialmente esplosiva, hanno reso l'aria irrespirabile spingendo centinaia di persone, molte delle quali avevano scelto di non abbandonare le proprie abitazioni nonostante i bombardamenti, ad unirsi alle colonne di sfollati. A Vasylkiv, circa 40 chilometri a sud da Kiev, le fiamme sono durate giorni. Ogni volta che i vigili del fuoco si avvicinavano all'epicentro dell'incendio l'area veniva bersagliata dall'artiglieria di Mosca, per impedire lo spegnimento delle fiamme.

cappello di un soldato russo esplosione a leopoli ucraina 4ACCIAIERIA AZOVSTALucraina, esplosione in un serbatoio di acido nitrico a rubizhne 5acciaieria azovstal di mariupol 3esplosione a leopoli ucraina 5foto satellitari di manhush prima della costruzione della fossa comune foto satellitari di manhush dopo la costruzione della fossa comune BAMBINI DOPO L ATTACCO CON ARMI CHIMICHE IN SIRIA

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)