ius scholae

COME DIVENTARE ITALIANI: DALLO IUS SOLI ALLO IUS SCHOLAE - LA PROPOSTA DEL M5S: I GIOVANI STRANIERI ARRIVATI ENTRO IL 12ESIMO ANNO DI ETÀ E CHE HANNO FREQUENTATO ALMENO 5 ANNI DI SCUOLA POTREBBERO OTTENERE LA CITTADINANZA ITALIANA - IN ITALIA, OLTRE 800MILA MINORI I VIVONO IN UN LIMBO BUROCRATICO - IL PD SPINGE PER L'INTRODUZIOE DELLA LEGGE, MA DA FORZA ITALIA E LEGA SONO ARRIVATI GIÀ I PRIMI SBARRAMENTI…

Flavia Amabile per “la Stampa”

ius scholae 1

 

Non ci sono stati toni trionfalistici né dichiarazioni entusiaste. È con una cauta speranza che gli italiani senza cittadinanza hanno accolto la proposta del presidente della commissione Affari costituzionali alla Camera, Giuseppe Brescia dei Cinque Stelle di introdurre lo ius scholae per legare il riconoscimento della cittadinanza ai minori stranieri al percorso scolastico. I requisiti necessari prevedono l'arrivo entro il 12esimo anno d'età e aver frequentato almeno cinque anni di scuola, oppure uno o più cicli scolastici.

 

ius scholae 2

È l'ultimo di numerosi tentativi per eliminare gli ostacoli presenti nelle vite di oltre 800 mila minori figli di genitori stranieri e di un numero ancora più elevato di stranieri che hanno più di 18 anni ma non hanno ancora ottenuto la cittadinanza nonostante abbiano frequentato le scuole in Italia La legge attuale prevede due requisiti: dieci anni di residenza continuativa e comprovata e un reddito di oltre 8 mila euro per chi presenta la domanda.

ius scholae 3

 

Sono criteri che possono diventare una gabbia per molte persone. Innanzitutto perché l'iter dura un numero imprecisato di anni anche se per legge era prima indicata la scadenza dei 4 anni, un'attesa che Matteo Salvini quando era ministro dell'Interno ha dimezzato. Sulla carta. Nella realtà chi è in attesa di cittadinanza vive sospeso in uno spazio diverso da quello riservato ai suoi compagni di scuola e di università, costretto a ricalcolare di continuo sogni, prospettive e priorità come in un navigatore impazzito.

 

ius scholae 4

Ada Ugo Abara è originaria della Nigeria ma ha frequentato le scuole in Italia dalle medie in poi. Ha presentato domanda, da quattro anni attende una risposta che non sa quando arriverà. «Nel frattempo la mia vita è in pausa e i miei sogni limitati al passaporto che possiedo. Aspetto di capire se l'Italia mi sbatterà l'ennesima porta in faccia». Ada Ugo Abara fa parte del direttivo del CoNNGI - Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane, e ha partecipato alle interlocuzioni con la commissione Affari Costituzionali che ha portato al testo dello ius scholae.

 

ius scholae 5

«Siamo soddisfatti, è una base di lavoro che rappresenta una buona sintesi rispetto alle proposte presentate in precedenza. Si può ancora migliorare cercando per esempio di capire quali saranno le norme transitorie che regoleranno i destini di chi è arrivato prima dell'entrata in vigore della legge e le norme che si applicheranno a chi cresce in Italia anche senza aver frequentato cinque anni di scuola nel Paese».

 

Problemi che si porranno più in là. Lo ius scholae per il momento è solo una proposta e questo è il suo più grande difetto secondo gli italiani delle seconde generazioni. Simohamed Kaabour, presidente del CoNNGI si tratta di un «primo passo che speriamo vada in fondo per dare un futuro a un'intera generazione. Mi lascia perplesso che la questione venga affrontata sempre a fine legislatura o in campagna elettorale».

ius scholae 6

 

Uno scetticismo che Giuseppe Brescia prova a respingere. «Se c'è volontà politica - assicura - l'approvazione definitiva si può ottenere senza cincischiare sul testo. Ritengo infatti lo ius scholae l'unico punto di caduta possibile per arrivare al traguardo anche in modo rapido». Nonostante il Senato dove i numeri della maggioranza sono molto più limitati e dove quindi negli ultimi anni si arenano tutte le battaglie civili.

 

ius scholae 7

«Credo che su questo tema si debba lavorare per una soluzione che vada a premiare la volontà di integrazione e quindi si debba convincere anche una parte del centrodestra, la più moderata. Se si riesce a far convergere su questo testo Coraggio Italia e Forza Italia i numeri per un'approvazione ci possono essere». Si dice fiduciosa anche la sottosegretaria all'Istruzione Barbara Floridia: «Confermo il mio sostegno alla proposta sullo ius scholae.

 

ius scholae 8

 È vero che in questa legislatura si sono registrate difficoltà per portare avanti le leggi di iniziativa parlamentare però sono fiduciosa perché quando una proposta parte con una volontà energica potrebbe sorprenderci». Per evitare sorprese - ma negative - Giuseppe Brescia ha preferito precisare nella sua relazione che «nel testo proposto non c'è lo ius soli». È un messaggio che dovrebbe tranquillizzare le forze politiche più conservatrici.

 

ius scholae 9

Tra le diverse anime della maggioranza, si va dal rifiuto del centrodestra a una spinta, invece, per la cittadinanza agli stranieri nati in Italia da parte del Pd di Enrico Letta. Ma da parte di Forza Italia e Lega sono arrivati già i primi sbarramenti. Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia: «Leggi demagogiche sulla cittadinanza non saranno mai approvate», ha avvertito.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."