alan turing

COME FECE UNO STUDENTE BULLIZZATO A FOTTERE HITLER? - LA STORIA DEL GENIALE ALAN TURING - IL MATEMATICO INGLESE, CHE SCOPRÌ IL MODO PER SCONFIGGERE I NAZISTI DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE, FU UN BAMBINO SOLITARIO E POCO AMATO DAI COMPAGNI, FORSE ANCHE PER LA SUA OMOSESSUALITÀ, CHE GLI PROVOCÒ GUAI CON LA GIUSTIZIA DELL'EPOCA CHE LO COSTRINSE DI FATTO AL SUICIDIO - GRAZIE ALLA SOLA ARMA DEL CERVELLO INVENTÒ L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE...

Livia Tan per “Libero Quotidiano

 

i grandissimi alan turing

Alan fin da bambino si faceva molte domande, una delle mie preferite è: «Come mai i gusci delle conchiglie sono disegnati a forma di spirale?». Così inizia il poetico libretto firmato da Maria Elisabetta Marelli e Angelo Mozzillo, per la fortunata collana per ragazzi di Einaudi: I Grandissimi.

 

Dentro alla domanda della conchiglia, risuona l'eco degli enigmi che Alan Turing risolverà nel corso della sua vita: breve, non facile, densa di intuizioni che cambieranno il mondo. L'inglese che si suicidò mordendo una mela avvelenata, il matematico che scoprì il modo per sconfiggere i nazisti durante la seconda guerra mondiale, fu un bambino che imparò da solo ad andare in bicicletta, lontano dai genitori che vivevano in India, un precoce genio che amava i numeri e la cartografia, e uno studente bullizzato ferocemente dai compagni che non lo capivano. Tranne uno, Christopher, il primo che amò, scoprendo forse allora la sua omosessualità, che all'epoca, in Gran Bretagna, era considerato un crimine.

 

alan turing

CROMOSOMI ECCEZIONALI

Originale, determinato, tenero e probabilmente dotato di cromosomi eccezionali, Alan Turing è sicuramente un Grandissimo, e oggi il suo volto è stampato sulla banconota da cinquanta sterline, ma la sua non fu una biografia facile, e gli autori dello Scienziato agente segreto hanno tradotto gli ostacoli che incontrò nella sua esistenza, per un pubblico di lettori giovani.

 

alan turing

Sono probabilmente loro i migliori in grado di accogliere il suo eroismo quando, in sella alla sua bici, percorre sessanta miglia per raggiungere la scuola. Nella classe che "puzza di matematica" inoltre, è soprattutto uno studente che può apprezzare l'ingegno del giovane Turing, quando sostituisce alla punta inzuppata nel calamaio una penna di sua fabbricazione, con il serbatoio dell'inchiostro incorporato.

 

Pazienza per il foglio macchiato, Alan stava inaugurando la penna stilografica! E fu soltanto una delle sue prime scoperte. Un qualsiasi adolescente, però, ci ricorderebbe quanto essere un genio non aiuti all'integrazione con la classe, soprattutto se non hai una spalla, un amico come Cristopher Morcom, per esempio, che aiutò il cervellotico Alan non soltanto a confrontarsi sulle teorie di Einstein ma anche a essere invitato ai parties del King's College di Cambridge, dove in giacca e cravatta, si riunivano le migliori menti dell'epoca.

 

ALAN TURING

Tutto ciò che Alan Turing viveva: un gioco vittoriano precursore di Indovina Chi?, un dolore gigante come l'improvvisa morte del suo unico amico, una volta stellata da ammirare cercando di contarne le stelle, servivano alla mente del ragazzo per riflettere, computare, calcolare, e infine accendergli una lampadina in testa.

 

LE STELLE E I PESCI

Fu forse quando era al College di Cambridge, dove fu ammesso al secondo tentativo, che ebbe la sua prima importante intuizione: se l'uomo, per quanto si sforzi, non può arrivare a contare né le stelle, né i pesci che nuotano in un laghetto, forse è necessario inventare qualcosa in grado di farlo. Ma chi poteva fare ciò che era "umanamente impossibile"? Una macchina! anzi, una Macchina Universale, in grado di calcolare più velocemente dell'uomo, e senza errori.

 

alan turing

Era il 1936, e l'embrione del computer si stava sviluppando nella mente di un giovane matematico inglese. L'intuizione fu così rivoluzionaria che l'università di Princeton volle approfondirla e promosse il ventiquattrenne Turing a brillante ricercatore, invitandolo negli Stati Uniti.

 

Alan si trovava in America quando Hitler cominciò a minacciare l'Europa, ma tornò in Gran Bretagna alla vigilia dell'entrata in guerra del suo Paese. Continuava a girare in bicicletta, e arrivò così, con le sue bretelle e un po' di supponenza acquisita da quando era professore, a Bletchley Park, una località segreta in cui il governo britannico aveva riunito le migliori menti del Paese per decriptare i messaggi in codice che decidevano le sorti della Seconda guerra mondiale.

 

alan turing 4

Il cervello di Alan Turing si mise al servizio di Sua Maestà, per affrontare la sfida delle sfide: come funzionava Enigma? Enigma era «l'inviolabile macchina tedesca con cui i nemici comunicavano tra loro, che riusciva a trasformare ogni messaggio in un'assurda sequenza di lettere».

 

alan turing 3

Quei messaggi stabilivano attacchi aerei, aggressioni a sorpresa, conflitti navali predisposti dai nazisti. Nessuno riusciva a decifrare Enigma, a trovare la chiave per capirla, a risolvere il rebus che avrebbe aiutato gli alleati a sconfiggere il nemico.

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Ogni giorno, allo scoccare della mezzanotte, i tedeschi cambiavano le impostazioni della macchina, e nessuno, neppure il cervellone chiamato "Bomba" che Alan aveva progettato e implementato per ridurre il più possibile i tempi di decriptazione, sembrava aiutarli. I nazisti bombardavano, uccidevano e conquistavano, e la chiave per risolvere Enigma non si trovava.

 

alan turing 2

Ci voleva un'intuizione, una ripetizione, un segnale, e Alan Turing, forse grazie al pedale scassato della sua bicicletta, lo trovò. «In ogni messaggio che i nemici si inviano, ci sono delle frasi che si ripetono. Sono sempre le stesse: la situazione meteorologica o il saluto Heil Hitler», così spiegò al suo team di cervelloni, e grazie a nuove impostazioni per la Bomba di computer che li aiutava a selezionare i messaggi lo stravagante Alan Turing anticipò la fine della guerra di almeno due anni, contribuì alla vittoria degli Alleati, e risparmiò la vita a quattordici milioni di civili.

 

alan turing 1

Tutto grazie alla sola arma del cervello. Finita la guerra la macchina di Turing progredì, trasformandosi in un computer in grado di imparare. Oggi la chiamiamo Intelligenza Artificiale, lui la chiamò "the imitation game" e, anche se la Regina Elisabetta, troppo tardi, gli ha riconosciuto meriti e onorificenze, non bisognerebbe mai smettere di amare, capire e a volte proteggere chi corre più veloce, chi guarda molto più avanti.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."