coronavirus xi jinping vladimir putin mohammed bin salman jair bolsonaro

COME MAI NEI REGIMI AUTORITARI MUOIONO POCHISSIME PERSONE DI CORONAVIRUS? SEMPLICE: LE NASCONDONO. CINA, RUSSIA, VENEZUELA, ARABIA SAUDITA HANNO POCHISSIMI DECESSI LEGATI AL COVID, A DIFFERENZA DELLE DEMOCRAZIE EUROPEE, PERCHÉ TAROCCANO I DATI. LO STRANO CASO TEDESCO, DOVE MUORE UN CONTAGIATO SU 20. TE CREDO: PRIMA DELL’EPIDEMIA AVEVANO 28MILA POSTI LETTO IN TERAPIA INTENSIVA. L’ITALIA 5MILA…

 

 

 

Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

jair bolsonaro

I casi sono due: o durante una pandemia la libertà fa male alla salute; oppure il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, nel cercare di nascondere la realtà dei morti da Covid nel proprio Paese, non fa che accodarsi a un trend diffuso fra decine di governi autoritari, dittatoriali, populisti e illiberali nel mondo.

 

putin visita ospedale pazienti covid19 2

Difficile spiegare altrimenti perché l'incidenza più alta di decessi da coronavirus si concentri oggi nelle democrazie liberali del pianeta, mentre i Paesi retti da regimi più chiusi e opachi sembrino meno colpiti. Sono passati tre mesi da quando Covid-19 è stata definita una pandemia dall'Organizzazione mondiale della sanità. Nel frattempo ha raggiunto 216 Paesi, con più di sette milioni di contagi registrati e ufficialmente oltre 400 mila morti. L'allarme internazionale è alto almeno dal 20 febbraio, quando divenne chiaro in Lombardia che il virus si stava diffondendo fuori dalla Cina attraverso canali che non erano stati compresi.

 

LA MORTALITA' DA CORONAVIRUS (UFFICIALE) E' PIU' BASSA NEI REGIMI AUTORITARI

Eppure questa attenzione non è bastata a rispondere a una domanda essenziale: quanti fra i contagiati perdono la vita? Per adesso il tasso di letalità registrato nel mondo è del 5,7%, dunque sembra morire in media una persona ogni diciassette di cui viene accertato il contagio. Ma in Belgio finora ha perso la vita una persona ogni sei, in Italia e in Gran Bretagna una ogni sette; in Venezuela, in Arabia Saudita, Qatar, Eritrea, Gabon, Capo Verde o Kazakistan meno di una ogni cento. Una possibile spiegazione, in teoria, è che i sistemi sanitari in questo secondo gruppo di Paesi funzionano meglio e salvano più malati di quanti ne sopravvivano in Europa o negli Stati Uniti.

 

xi jinping 2

Ma una breve ricerca sui decessi da coronavirus in più di cento Paesi ne porta alla luce un'altra: le informazioni su Covid-19 fornite da decine di Paesi retti da sistemi autoritari non sono veritiere. Governi poco o per niente democratici tendono a presentare un quadro sostanzialmente falso degli effetti dell'epidemia. Nel grafico abbiamo messo a confronto i dati forniti dalla Johns Hopkins University sulla letalità da Covid nei 101 Paesi con la valutazione del loro grado di libertà. La letalità è la percentuale di morti sul totale di coloro che risultano ufficialmente contagiati; la «libertà globale» viene valutata ogni anno da Freedom House, un think tank basato a Washington, ed è intesa come l'insieme dei diritti politici e civili.

SOTTO IL CAMICE NIENTE - INFERMIERA DESNUDA IN RUSSIA - CORONAVIRUS

 

Il risultato è che tutti i Paesi più autoritari hanno una percentuale di morti da Covid inferiore alla media mondiale; nessuno fra i Paesi meno liberi dichiara una letalità simile a quella dei Paesi liberi più colpiti; e tutti i Paesi nei quali la letalità ufficiale è più alta (Belgio, Gran Bretagna, Svezia, oltre all'Italia) hanno punteggi elevati anche per il grado di libertà. Dunque la libertà fa male, oppure molti Paesi che ne sono privi stanno nascondendo i dati. Bolsonaro sembra parte di un fenomeno più vasto.

 

coronavirus germania 2

È dunque probabile che i morti per coronavirus nel mondo oggi siano molti più di quelli che risultano dalle statistiche. E la censura sui dati della letalità potrebbe essere solo la punta dell'iceberg di un'opacità più estesa nei regimi autoritari sulla diffusione del contagio e sulle contromisure che si stanno prendendo. Le implicazioni sulla riapertura dei confini e sul commercio internazionale sono dietro l'angolo.

vladimir putin e mohammed bin salman 4

 

Alcuni casi di soppressione dell'informazione risultano evidenti nei Paesi del Golfo, catalogati molto in basso per libertà politica: l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti riconoscono una letalità di appena lo 0,7%, il Kuwait dello 0,8%. In Europa su livello simili si trova solo la Bielorussia del dittatore Alexander Lukashenko, presidente da 26 anni. Nel Maghreb colpisce la differenza fra la Tunisia, oggi ritenuta da Freedom House un sistema libero dopo la primavera araba del 2011, e il Marocco che viene valutato molto più chiuso. Oggi la Tunisia sta riconoscendo una letalità per Covid quasi doppia rispetto al Marocco.

angela merkel starnutisce 2

 

Fra i Paesi giudicati più liberi si profilano invece due gruppi diversi. Nel primo si trovano fra gli altri la Germania, la Danimarca, la Finlandia o la Svizzera, dove sembra morire di coronavirus circa un contagiato ogni venti. Il secondo gruppo è quello dei Paesi che stanno ufficialmente soffrendo della letalità più alta al mondo: Belgio (16,2%), Francia (15,3%), Italia (14,4%), Gran Bretagna (14,2%), Olanda (12,7%), Svezia (10,8%). È presto per capire perché i morti in Italia, Francia o Belgio siano il triplo di quelli stimati in Germania, a parità di contagi. Possibile però che i primi tre Paesi uniscano due fattori determinanti: sono democrazie, dove si è permesso al virus di entrare nelle case di riposo per anziani.

coronavirus russia 3

             

 

angela merkel starnutiscejair bolsonaroputin visita ospedale pazienti covid19 8coronavirus russiaputin visita ospedale pazienti covid19 9coronavirus russia 1bolsonaro

Ultimi Dagoreport

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" VIENE SEMPRE MAZZIATO DA "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"