grecia pensionati

COME SONO ‘STE PENSIONI? SO’ GRECHE! ATENE PROVA A SEDURRE I PENSIONATI STRANIERI CON UN’ALIQUOTA UNICA SECCA AL 7% - IL PRECEDENTE PORTOGHESE (CHE FINO ALL’ANNO SCORSO GARANTIVA ZERO TASSE PER 10 ANNI SUI REDDITI PERCEPITI ALL’ESTERO) E LA SITUAZIONE IN ITALIA CON UNA FLAT TAX AL 7% PER 10 ANNI. MA CON MOLTI PALETTI…

Massimiliano Jattoni Dall’Asén per corriere.it

 

grecia pensionati

L’allarme l’aveva lanciato nei giorni scorsi la Cgia di Mestre. Il numero delle pensioni erogate in Italia ha superato quello degli occupati. A maggio coloro che avevano un impiego lavorativo sono scesi cioè a 22,77 milioni di unità, mentre dal 1° gennaio 2019 le pensioni erogate ammontano a 22,78 milioni.

 

Insomma, tenendo conto del normale flusso in uscita dal mercato del lavoro da parte di chi ha raggiunto il limite di età e l’impulso dato dall’introduzione di «quota 100», dopo il 1° gennaio 2019 il numero delle pensioni è salito in Italia di almeno 220 mila unità. Di questi, quasi 400 mila hanno però scelto di vivere all’estero. Alcuni Paesi del sud dell’Europa si stanno muovendo per intercettare questi pensionati, dando loro in cambio forti agevolazioni fiscali.

 

Il Portogallo: ai pensionati stranieri imposta secca del 10%

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Secondo l’Inps, di questa massa di pensionati italiani quasi 3 mila hanno scelto di trasferirsi in Portogallo. Perché? Semplicemente perché il Paese iberico aveva un programma che garantiva zero tasse per 10 anni sui redditi percepiti all’estero da parte dei residenti non regolari (che vivono in Portogallo 6 mesi e un giorno all’anno). Insomma, se ti trasferivi lì, non pagavi le tasse. E’ stato così fino all’ottobre scorso, quando dalle urne è uscito vincitore il partito socialista guidato da Antonio Costa che ha deciso di chiedere il conto a questi pensionati, introducendo un’imposta secca del 10% per i redditi dei “residenti non abituali” stranieri.

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La Grecia: ai pensionati stranieri imposta secca al 7% (proposta)

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Anche la Grecia ora guarda ai pensionati stranieri. Una norma inserita nella proposta di legge di bilancio presentata la settimana scorsa dal parlamento ellenico, prevede la tassazione secca al 7% dei redditi dei pensionati che trasferiranno nel paese per 10 anni la loro residenza fiscale. Il prelievo avverrà in un’unica soluzione e la scadenza per la richiesta di “trasloco fiscale” per quest’anno è prevista per il 30 settembre 2020.

 

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D’altro canto, la Grecia aveva salassato i suoi stessi pensionati durante il salvataggio internazionale da parte dell’Ue e del Fondo monetario internazionale. Ma ora, il Consiglio di Stato ha accolto le richieste dei pensionati che avevano intentato un’azione legale per chiedere il rimborso dei tagli effettuati alle loro pensioni. Il tribunale amministrativo ha infatti stabilito che i tagli imposti durante il biennio 2015-2016 sono avvenuti senza seguire la procedura legislativa adeguata e che i soldi dovrebbero essere restituiti. Parte di quei soldi potrebbero arrivare dai nuovi pensionati stranieri.

L’Italia: ai pensionati stranieri imposta zecca al 7% (con paletti)

INPS PENSIONI

A rincorrere l’esperienza del Portogallo però ci ha provato anche l’Italia. Il regime fiscale italiano introdotto dalla Legge di Bilancio 2019 prevede infatti per 10 anni una flat tax al 7% su tutti i redditi esteri recepiti da titolari di pensioni private che si trasferiscono da un Paese straniero.

 

Ma a differenza della proposta greca, noi abbiamo qualche condizione in più: la flat tax vale per le persone fisiche che sono state residente fuori dall’Italia per almeno cinque anni prima del trasferimento e che provengano da Paesi che abbiano trattati di scambio di informazioni con l’Italia; il beneficiario dell’agevolazione deve essere titolare di un reddito da pensione privata e trasferirsi sì in Italia, ma in una regione del Sud (Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia) e in un centro abitato con meno di 20 mila abitanti.

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